giovedì 12 agosto 2010

“Monocultura e totalitarismo ambientale” di Danilo D’Antonio

Nessuna idea è talmente buona, ha un valore assoluto, da poter essere
affermata a forza, con il sostegno di gente armata (gli statali) sull'intero
territorio di un Paese, di una confederazione di Paesi, di un Pianeta.
Possiamo avere la più gran personale certezza che le nostre idee e conseguenti regole siano quanto di meglio da praticare, ma non abbiamo alcun diritto di forzare altri a seguire le nostre direttive nell'ambito delle loro sfere private.

Quante volte abbiamo, noi persone innamorate della natura, osteggiato la
monocoltura che così gran disastro opera sulla ricchezza espressiva della
vita biologica? Ebbene, se capiamo questo, per quale ragione, quando poi
siamo noi stessi ad agire politicamente, pretendiamo che altri accolgano le
nostre idee in massa rivolgendoci alla forza bruta della legge, agli
statali, per imporle ovunque?

Possiamo avere tutti, qui, a cuore l'ambiente naturale, quindi la nostra
stessa vita. E' più che giusto. Ma chi ci dà il diritto di intervenire sulla
sfera privata altrui istericamente dimenticando ogni regola democratica pur
di vedere praticati i nostri dettami e raggiunti i nostri obiettivi?

Gli ambientalisti hanno da prendere coscienza dei loro errori. Essi stanno
diffondendo a forza il loro verbo sull'intera superficie del Pianeta. Essi
hanno già calpestato le proprietà altrui, diminuendo su di esse la potestà
di tanta gente modesta, impoverendola ed a volte costringendola ad emigrare
altrove in cerca di democrazia. Ed hanno privato tutti del sacro diritto di
vivere sulla terra, intendendo continuare su questa linea d'azione.

Non si rendono minimamente conto che il TOTALITARISMO altro non è che
l'estensione di un potere sulla TOTALITÀ del TERRITORIO di un Paese o di
un'area geografica confederata o dell'intero pianeta, quindi non soltanto su
quella Res Publica di proprietà collettiva dove è più che giusto, logico e
funzionale, attuare una politica decisa collettivamente, ma anche su quella
Res Privata che sola può donare il necessario grado di indipendenza e
libertà ai singoli componenti della società e può perfino giungere a salvare
la società intera per la ricchezza di indipendenti punti di vista ed
espressioni che vi si possono cogliere e realizzare.

L'amore per la natura è, non occorre manco ripeterlo, oltremodo buona cosa,
poiché trattasi di amore per se stessi, poiché noi tutti non siamo altro che
natura. Ma un conto è l'amore per la natura ed un conto è l'ambientalismo,
il forzare altri a seguirci. Gli ambientalisti non possono diffondere la
loro visione delle cose, con le conseguenti regole, imposizioni, divieti,
coercizioni, controlli, repressioni, seguendo il tradizionale APPROCCIO
POLITICO AUTORITARIO sull'intera superficie del Paese e del Pianeta. Persone
che amino davvero la natura, facendone parte e vivendola, ne sanno leggere i
principi e capiscono che mai nessun TOTALITARISMO, venendo meno i due
fondamenti della vita: l'EQUILIBRIO e la MOLTITUDINE di punti di vista e
d'apporto, non conduce ad alcunché di buono ma solo SQUILIBRIO ed
ESTREMISMO, ambientale e sociale.

Gli ambientalisti non si rifugino dietro ad un "noi non obblighiamo nulla" o
qualche altra scusa perché è dal loro misero pensiero (e quanta ignoranza e
superficialità li ricopra si evidenzia dai loro stessi documenti) che
vengono poi ricavate le leggi che ormai opprimono l'intero genere umano.

Bisogna riconoscere che l'approccio specialistico e quello
isterico/superficiale è esattamente ciò che nuoce da tempo alla società.
Allo stato attuale delle cose oggi con i vostri interventi fate più danno
che altro. Perché non avete approfondito a sufficienza la materia sulla
quale intendete intervenire, perché non l'avete correlata ad ogni altro
aspetto della vita, cogliendo quella WHOLENESS, quella completezza, quella
interezza che solo permette azioni che fanno del bene senza aggiungere altro
male.

Specificatamente gli ambientalisti non disdegnino oltre i due principi della
Democrazia:

1) quanto di pertinenza e proprietà della Collettività va condiviso,
2) quanto di pertinenza e proprietà della Persona va rispettato.

Questi sono due cardini senza ruotare intorno ai quali ogni vostra azione
cadrà giù. Perché la natura è vissuta dall'essere umano, quindi è anch'essa
un fatto politico ed essendolo non può derogare dal soddisfare i due
principi della Democrazia. Sono proprio questi due principi che realizzano
EQUILIBRIO e MOLTITUDINE ESPRESSIVA. Le basi stesse dalla vita e di quella
natura che intendete difendere.


Ringrazio e saluto, Danilo D'Antonio

Vale de Mil Anos
Alentejo - Portugal
++351 964986219

1 commento:

  1. Gentile Paolo,

    scirvo qui dato che non trovo un tuo contatto email e non so se leggi i commenti sui vecchi post. Sono capitato qui cercando con Google "Paola de Paolis" che parla (tuo post del 27/2/2010) del libro dell'americana ritirata a Tiruvannamalai e cita una frase di Mère di cui vorrei sapere l'origine. C'è modo di contattarla? O altrimenti, potresti fornirmi i dati di quel libro e la citazione di Mére?

    Saluti, Marco Masi.

    PS: Puoi rispondermi anche a marco_ms65@yahoo.com

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