sabato 28 agosto 2010

Mantova - Storia di un salvataggio canino... raccontata da un cane

Questa volta vorrei parlare io, mi chiamo Duca.. e voglio ululare al Mondo che le "mie Zie" hanno vinto e ci hanno resi liberi, hanno salvato tutti noi..eravamo quasi 500! Uno dei tanti documenti di questa storia s'intitola proprio così "La Salvezza dei 500"..

Ecco l'antefatto:
Mantova luglio 2008 dopo tantissimi anni di battaglia, denunce, ordinanze di sgombero, segnalazioni ed interrogazioni parlamentari, su mandato della Procura della Repubblica di Mantova, è avvenuto il sequestro della struttura privata denominata "concentramento Platto" situato nella provincia. L’imputato era indagato con l'accusa di maltrattamento animale in base all'Art. 727, comma 2 c.p., per detenzione di cani in condizioni incompatibili con la loro natura e produttiva di gravi sofferenze psico-fisiche.

La storia
Qualche persona di buon cuore mette in circolazione un appello per salvarci e la mia zia, che è solo una delle tante nostre zie, si è fatta avanti per salvare 5 di noi.. davanti ai suoi occhi, cani ovunque senza acqua, con sottovasi al posto di ciotole, cucce fatiscenti, cani legati a catena fissa, lezzo nauseante e cani, cani ovunque..
In un caseggiato c'erano gruppi di 50 cuccioli divisi solo per razza Petit Bleu, Grand Bleu, Beagle Harrier, Spinoni Italiani e Segugi.

Arrivati a casa la macchina puzzava di tristezza, ansia e paura, come quel posto sperduto tra le campagne..
Tutti erano infestati da parassiti, alcuni cuccioli avevano sviluppato la gastro enterite, giardia, coccidi, gli anziani magri troppo deperiti per una nuova lunga Vita, alcuni giovani mostravano tumori, piaghe.. molti di noi non ci sono più..
Da lì il lavoro è interminabile, con le altre zie cerca casa a tutti noi, se non proprio una casa almeno un rifugio pulito, produce prove inconfutabili da portare in Tribunale per dimostrare il maltrattamento e infine accudisce i primi 5.. belle zuppe tiepide, giacigli comodi e poi la fantomatica socializzazione con altri cani, con altre persone, le passeggiate, i viaggi in auto.. il guinzaglio.
Dopo poche settimane alcune zie tornano con furgoni,la nostra custodia è gratuita ma sono disposte a mille sacrifici pur di portarci via da quel posto, e intanto sono nati nuovi cuccioli, tra loro ci sono io coi miei fratelli e la mia mamma. Avevo solo 6 giorni..

Il tempo passa ..
Il 4 marzo 2009 presso il Tribunale di Mantova è stata emessa la sentenza di primo grado. A seguito delle indagini svolte dal P.M. Marco Martani, il Giudice Latagliata ha condannando l'imputato ordinando la confisca di TUTTI i cani oggetto di sequestro.
L'epilogo ..

L'imputato fa mille ricorsi, e dopo aver temuto il peggio ecco la Cassazione:
Il 21 aprile 2010 in Cassazione si è tenuto l’ultimo grado di giudizio, La Corte ha rigettato per intero il ricorso dell’imputato, confermando così la condanna di primo grado. Pochi giorni fa l’ASL di competenza ha ufficialmente e definitivamente trasferito la proprietà di TUTTI i cani ai loro affidatari, togliendo così, per sempre, il nome della persona condannata.

Oggi, sono libero e con le mie sorelle gioco felice,le nostre zie ci hanno portati in ogni luogo d'Italia, hanno pagato le nostre spese di cura e mantenimento, hanno testimoniato ai processi, hanno viaggiato e speso mille energie, ma non hanno mai mollato , ogni tanto una lacrima solca il loro viso pensando a chi non c'è più, ma hanno vinto e noi, tutti noi, siamo i Testimoni Viventi di questa lunga e gloriosa battaglia. Potremo aiutare i nostri simili perché grazie a noi, abbiamo un precedente della Suprema Corte che traccia la strada sicura per eventuali casi analoghi in futuro.

Niente sacrifici, niente gloria.. con determinazione le nostre salvatrici continueranno a vegliare su di noi, continueranno ad essere sul campo, per ridare una vita dignitosa ai nostri simili e per assicurare i criminali alla giustizia!

Con stima, il cane liberato, Duca della Torbiera

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