Ante Scriptum
"Giano Bifronte è il mio Dio, Kurosawa il mio regista, il vento il mio simbolo, l'incongruità la mia miniera d'oro, l'avanzata e la ritirata le mie tattiche..." (Saul Arpino)
Tranquilli ragazzi se vi eravate spaventati dopo aver letto la lettera di Giovanna Canzano sulla "squallida" trasmissione del Santoro Michele
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2010/03/27/santoro-michele-chi-e-soffiata-da-gola-profonda-romana-sui-risultati-scontati-delle-amministrative-lazio-e-previsioni-sul-futuro-aeroporto-di-viterbo/
ecco a voi l'esatto contrario scritto da Claudio Martinotti.... e sappiate che per me i due pari sono, Paolo D'Arpini
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In base ad una ricerca effettuata la mattina successiva (di venerdì 26 marzo 2010) da Human Highway (società di indagini di mercato con sede a Milano http://www.humanhighway.it) l'esperimento di Santoro et Company di bucare la censura televisiva ricorrendo ad Internet, ha avuto un successo strepitoso per l'Italia, considerando che il nostro paese è il più arretrato a livello europeo per il collegamento in banda larga e per il ricorso ad Internet come mezzo di ricerca e comunicazione (meno della metà della popolazione vi ricorre occasionalmente e solo il 20% ne fa un uso costante e continuativo).
I risultati sono che oltre 1,7 milioni di utenti si sono collegati per vedere la trasmissione, intasando quasi tutti gli accessi, cui se ne sono aggiunti altri 2,3 milioni per il tramite delle tv private e satellitari collegate, in totale 4 milioni di italiani hanno seguito l'esperimento.
Negare che sia stato un successo oltre ogni aspettativa è da imbecilli e cortigiani, come purtroppo sono molti dell'entourage di Berlusconi, che preferisce circondarsi da adulatori ed incapaci yesman che di persone serie ed affidabili, che potrebbero metterlo in ombra e fargli notare i suoi innumerevoli limiti.
Non è questione di pensarla come Santoro et Company ma è questione di ribadire con coraggio, determinazione è perseveranza, che la LIBERTA' è un bene assoluto, primario e prioritario, che non si deve mai mettere in discussione e minacciare, mentre in Italia se ne è fatto scempio.
La libertà è sempre agognata, inconsciamente anche da una parte di quel 70% ed oltre di italiani "analfabeti di ritorno", come denunciato da Tullio De Mauro, che fanno fatica a capire, ragionare e comunicare, che ricorrono solo alla televisione per informarsi e non sanno documentarsi, ma in cuor loro desiderano la libertà, e se la si desidera per sé non la si può negare agli altri. Un concetto elementare ma che deve ancora essere digerito da molti.
Nella trasmissione di Santoro si percepiva questa libertà, si capiva che i partecipanti si sentivano liberi di dire quello che pensavano veramente, senza remore, infatti si sono sentite affermazione che mai avremmo potuto ascoltare in altre circostanze, durante una conduzione televisiva convenzionale.
Per concludere, si è sentito la flagranza della libertà di espressione e comunicazione come non avveniva da molto tempo in Italia, e dobbiamo fare in modo che possa proseguire, cacciando questi farabutti che stanno al governo per fare i loro interessi (sia di destra che di sinistra che di centro, che sono ormai solo indicazioni che differenziano i comitati d'affari) e non certo quelli dello stato, della società civile e delle persone più vulnerabili. Speriamo sia solo l'inizio.
Claudio Martinotti Doria
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