venerdì 19 marzo 2010

"In ricordo di Luigi Cascioli" - di Giorgio Vitali

Theodore Dreiser


Paul Kurtz


Marjory Stoneman Douglas

Luigi Cascioli si è battuto contro una menzogna. Io sono il primo a riconoscere significato storico alla religione in quanto tale. A tutte le religioni che rispetto come forme, a volte primordiali, di pensiero. Ed il pensiero è sempre la forma più elevata della vita umana.

Non accetto invece che ci siano persone che, avendo inventato un mito, e quello di Gesù è palesemente un mito ( come quello di Mithra, per fare un esempio), pretendano di comandare sugli altri imponendo loro di credere in palesi menzogne. Anzi, è proprio l´imposizione della credenza ad una palese menzogna che determina la sottomissione mentale e morale.

In particolare, il cristianesimo è un frutto elevato della filosofia latinellenistica, elaborata in quel grande crogiolo di culture che è stata Alessandria, e la nascita e lo sviluppo della sua dottrina, frutto di scontri puramente filosofici durati secoli, ( come oggi sono i grandi congressi scientifici internazionali), documentano proprio la struttura filosofica del suo procedere.

Scrive Marco Vannini [ Prego Dio che mi liberi da Dio, ed. Bompiani ] : Se vogliamo parlare di religione all´interno del cristianesimo, nel quale Dio è Spirito, dobbiamo partire dalla filosofia, che è la "scienza della verità", perché è a essa che dobbiamo la sua scoperta e la sua elaborazione. ( Da notare che è solo con Gioacchino da Fiore che nasce e si sviluppa quel pensiero religioso che intende realizzare sulla Terra il supposto Regno di Dio. In precedenza ritenuto coesistente con l´uomo, anzi elemento strutturante la sua mente.)

Per comprendere appieno cosa significa la percezione dello "spirito" occorre giungere a Rudolf Steiner, il quale nella sua principale opera: Filosofia della libertà, ci suggerisce che <... il pensare può essere direttamente contemplato, come un´entità in sé compiuta....Chi osserva il pensare vive, durante l´osservazione, direttamente in un contesto di essenza spirituale...si può dire perfino che chi vuol cogliere l´entità dello spirituale nella forma in cui, a tutta prima, essa si presenta all´uomo, può farlo nel pensare poggiante su se stesso.>

Data l´importanza che è stata data a quest´opera dello Steiner, penso che sia ormai un dato acquisito che il vero spirito consiste nel pensare il pensiero nel momento in cui esso sorge nella mente umana.

E ciò spiega, in maniera chiarissima, il significato filosofico del concetto di Spirito Santo, persona della Trinità, concetto elaborato sotto l´influenza della Trimurti indiana, giunta alla cultura alessandrina per le vie certamente non segrete che dall´India, attraverso l´Egitto, portano alla grande sintesi tardo imperiale del Neo-Platonismo.

Ma non è tutto. Al punto in cui siamo arrivati della speculazione filosofica, occorre aggiungere un altro elemento della riflessione. Il filosofo Ludwig Wittgenstein una volta affermò che..." si potrebbe scrivere un buon trattato di filosofia che consista esclusivamente in battute di spirito."

Ed in effetti lo Spirito si può esprimere, cioè può essere percepito proprio sulla base di "battute".

E quindi, come diceva Groucho Marx....< Questo indizio m´ induce ad indugiare! >

Quindi m´affretto ad affrontare il fenomeno del pensare induttivo, figlio del razionalismo cartesiano che uccide la vita in una concezione macchinistica dell´esistenza ( macchina= tecnica= asservimento dell´uomo e negazione della vita in sè). Scrive Klages, < con quella singolare coerenza che lo contraddistingue, Cartesio non esita a trarre le conseguenze: l´universo intero diventa una connessione calcolabile di forze, gli animali macchine prive d´anima, i moti dell´animo, che pure ci sono propri, una specie di malattia dello spirito, "perturbationes animi"! >

E pensare che molti secoli prima dell´era volgare, come scrive Sesto Empirico, < Pitagora ed Empedocle e tutti gli altri filosofi italiani dicono che noi costituiamo una comunità non solo tra noi e con gli dei, ma anche con gli animali; poiché non vi è che un solo pneuma diffuso in tutto l´universo come sua anima e che ci fa essere uno, con loro. Così, uccidendoli e mangiando la loro carne commettiamo ingiustizia ed empietà, come se facessimo morire nostri congiunti.>

Dobbiamo pertanto uscire dalla logica cartesiana per cercare di ritrovare la vita in noi stessi.

Esempio 1: Kant va alla ditta di legnami per ordinare una tavola atta a rinforzare la sua scrivania. Volendo scherzare, chiede una tavola che soddisfi i primi quattro assiomi della geometria euclidea. La ditta gli fornisce un pezzo di legno a forma di sella.

Esempio 2: Due aborigeni vengono portati in riva al mare dove poer la prima volta vedono uno che fa lo sci nautico. Il primo chiede all´altro: perché la barca corre così veloce? E l´altro risponde: perché è inseguita da un matto su un pezzo di legno!

Esempio 3: Secondo una logica post-cartesiana di cui è improntato l´insegnamento razionalistico del clero cristiano, tutto deve essere inserito in una spiegazione a posteriori che è all´origine anche dello "scientismo" nella sua espressione più dogmatica. Infatti, il discorso si inserisce in una teleologia costruita per giungere in via di (pseudo)logica a conclusioni tipo "novissimi." ( Morte, resurrezione della carne, paradiso, inferno e purgatorio...)

Secondo questo modo di ragionare, che è proprio della fase più positivista del pensiero scientifico, i conigli avrebbero la coda per essere più facilmente cacciabili, i nasi hanno il setto per appoggiare comodamente gli occhiali e, secondo un noto fisiologo di fine ottocento, l´odore sgradevole prodotto dalle scorregge sarebbe a favore dei sordi...

Nella vita le incongruenze sono costanti. Robert Benchley sostenne : < Si può dire che al mondo esistono due categorie di persone. Quelli che dividono costantemente le persone din due categorie e quelli che non lo fanno.>

Ci avviciniamo rapidamente alla fine, sperando di avere dimostrato, molto indirettamente, per quale ragione il gesuita Bellarmino condannò Giordano Bruno e si mise d´accordo con Galileo.

Altri esempi:

1) Martin Minsky, insigne scienziato informatico, ha scritto: " Quando costruiremo le macchine intelligenti non dovremo stupirci se saranno confuse e testarde quanto gli uomini nelle loro convinzioni rispetto a fatti mentali,coscienza,libero arbitrio o simili."

2) Ludwig Wittgenstein: " Sorge quindi il problema: Che cosa rimane se sottraggo il fatto che il mio braccio si è alzato al fatto che io ho alzato il mio braccio? "

3) Una conclusione poco probabile non significa necessariamente una cattiva spiegazione.

CONGEDO.

Soren Kiekegaard:

Johannes Kepler:

Martin Gardner:

Giorgio Vitali

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