mercoledì 31 marzo 2010

Elezioni Regionali 2010: "Chi ha vinto, chi ha perso?... e soprattutto chi paga...?"

"Lo stanco rito delle Elezioni Regionali si è concluso... oppure no?"

Ha vinto Berlusconi che ha perso per 6 regioni a 7 (nessuno più si ricorda che aveva pronosticato il cappotto di 13 regioni a zero a favore del centrodestra) e ha vinto la sinistra che pur perdendo 4 regioni importanti ha preso una regione in più del centrodestra.
Ha vinto anche l'astensione, mai così alta dal dopoguerra, che è oramai il primo partito nazionale.

L'unico che ha perso è il Popolo, quello che dovrà pagare tramite i "rimborsi elettorali" le spese della campagna elettorale dei partiti e, tramite le tasse, i "lauti stipendi" degli eletti vecchi o nuovi e, poi, se veramente la crisi sta passando, dovrà fare tutti i sacrifici necessari per far rientrare l'Italia in quei parametri europei che ci sono stati lasciati sforare alla grande, ma dietro l'impegno di un loro pronto rientro appena la crisi sarebbe passata.

Ha perso anche quella che, per semplicità, chiamiamo la "Area alternativa" la quale, ancora una volta, si è sbattuta per uno "zero virgola", perchè sa che le elezioni sono solo un momento della battaglia politica (e neanche il più importante) ma poi, appena c'è aria di elezioni, ci si butta a capofitto, senza preparazione, con superficialità, finendo quasi sempre stritolata nelle pastoie di leggi e regolamenti quasi sempre "porcata".

Adesso, archiviato il tutto, inizia la stagione delle Assemblee, dei Congressi e dei Congressini delle varie e frazionate realtà di quella che, sempre per semplicità, è considerata la "Area alternativa", dove si lanceranno gli allarmi "dell'ultimo treno", "dell'ultima spiaggia" e gli ennesimi appelli all'unità delle forze.
(....)

Perchè se si proclama di voler essere l'alternativa al sistema e, in particolare, alle due coalizioni del sistema che sgovernano l'Italia, bisogna dimostrarlo da subito, ogni giorno, rinunciando a facili compromessi o inciuci, anche quando ci sono le elezioni, qualunque esse siano.
Perchè l'alternativa si costruisce prima tra la gente, con la gente, perchè solo quando avremo dimostrato alla gente di batterci al loro fianco per i loro bisogni ed i loro problemi, solo allora potremo chiedere alla gente di battersi per le nostre idee e per le nostre liste e, allora, solo allora, potremo e dovremo partecipare alle elezioni.

Adriano Rebecchi

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