martedì 9 marzo 2010

"Franza o Spagna, purché se magna..." - Luoghi comuni sugli italiani dal medioevo ad oggi

Caro Paolo. Come già ti ho scritto, il mio computer non ha funzionato per vari giorni. Ora sembra che sia tutto a posto. Ti riporto qui di seguito un messaggio che ti ho inviato alcuni giorni or sono nel dubbio che non ti sia arrivato. Colgo l’occasione per precisarti che, come avrai notato, talvolta ti arrivano i miei messaggi a firma di Massimo Sega e altre volte a firma di Massimo Ages. Questo, sia per evitare equivoci, come a suo tempo avvenuto in occasione di una corrispondenza intercorsa in sede di european consumers sia per il fatto che recentemente e’ stato pubblicato, con quest’ultimo nome, un mio libro dal titolo, RI….LEGGIAMO INSIEME LA BIBBIA – CONSIDERAZIONI DI UN LAICO EUROPEO.

Permettimi ora di riportarti alcuni giudizi che da secoli vengono espressi nei confronti degli Italiani. (scusami, ma certi argomenti e’ difficile sintetizzarli, in quanto, per essere creduti, bisogna portare infinite prove)...

Nel lontano 900 d.c. Roma veniva definita la citta’ dei delitti e dei veleni. Dante, tre secoli dopo, cosi’ recitava: ITALIA, DONNA NON DI PROVINCIE, MA BORDELLO e poi cosi’ scriveva: LE LEGGI SON, MA CHI PON MANO AD ESSE ?; Guicciardini parlava del “ particulare”; nel 1700, un milord inglese, e precisamente John Hervey, cosi riferiva a Voltaire, circa una sua permanenza in Italia: COSA HO VISTO DUNQUE IN ITALIA ? ORGOGLIO, ASTUZIA E POVERTA’, GRANDI COMPLIMENTI E POCA BONTA’ E MOLTE CERIMONIE…………..QUANTO AI PICCOLI, PRIVI DI LIBERTA’, MARETIRI DEL GIOGO CHE LI DOMINA, HANNO FATTO VOTO DI POVERTA’, PREGANDO DIO PER OZIO, E SEMPRE A DIGIUNO PER MISERIA. QUEI BEI LUOGI DAL PAPA BENEDETTI, PAIONO ABITATI DAI DIVAOLI, E I MISERABILI ABITANTI, SONO DANNATI IN PARADISO.

Per secoli il motto degli Italiani e’ stato FRANZA O SPAGNA PURCHE’ SE MAGNA, motto che, mutatis mutandis, e’ ancora pienamente vigente.

Shelley, ai primi dell’800, diceva che gli Italiani lo FACEVANO PENSARE AD UNA TRIBU’ DI SCIAMANNATI DAI CUI NON SPRIZZAVA UN MINIMO DI INTELLIGENZA. Poco dopo il nostro Leopardi scriveva CHE IL POPOLO ITALIANO ERA IL PIU’ CINICO DEI POPOLI EUROPEI,

Nella meta’ di detto secolo, il critico e sociologo inglese Ruskin cosi’ scrisse: L’ITALIA MI FA PENSARE AD UN TESCHIO DI YORICK PULLULANTE DI VERMI IN CUI DELL’UMANO C’E’ RIMASTIO SOLO IL FETORE. Schopenhauer, che oltretutto amava l’Italia, in uno dei suoi aforismi, ebbe a porre il nostro Paese, che, richiamando Goethe, indico’ come la terra dei limoni in fiore, come termine negativo di paragone in relazione ai comportamenti truffaldini. La fine del secolo XIX a sua volta vede un Zola’ che definisce il nostro popolo come estremamente immorale. Per quanto riguarda il XX secolo, ricordo, senza nulla riportare per brevita’, Prezzolini e Flaiano, i cui I giudizi tu certamente conosci. Passiamo ora la nuovo millennio e ricordiamo quanto ha scritto, poco prima di morire, Oriana Fallaci: “ L’ITALIA GODERECCIA, FURBETTA, VOLGARE, DEGLI ITALIANI CHE PENSANO SOLO AD ANDARE IN PENSIONE PRIMA DEI CINQUANT’ANNI, E CHE SI APPASSIONANO SOLO PER LE VACANZE ALL’ESTERO O PER LE PARTITE DI CALCIO,. L’ITALIA CATTIVA, STUPIDA, VIGLIACCA, ……L’ITALIA SQUALLIDA, IMBELLE, SENZ’ANIMA, DEI PARTITI PRESUNTUOSI E INCAPACI CHE NON SANNO NE’ VINCERE NE’ PERDERE MA SANNO INCOLLARE I GRASSI POSTERIORI DEI LORO RAPPRESENTANTI ALLA POLTRONCINA DI DEPUTATO O DI MINISTRO O DI SINDACO…….. IN ITALIA SI PARLA SEMPRE DI DIRITTI, MAI DI DOVERI. …..L’ITALIA POVERA NELL’ONORE, NELL’ ORGOGLIO, NELLA CONOSCENZA, E PERFINO NELLA GRAMMATICA. Questa e’ una Italia che mentre dice di essere cristiana circa al 90%, poi si scopre che il relativo popolo nella stragrande maggioranza, cioe’ l’86 % non ha mai letto la Bibbia. E forse fa bene, perche’ io che l’ho letta all’avvicinarsi della terza eta’, mi sono fatto cancellare dal registro della relativa comunita’. Recentemente, l’Ufficio Stampa dell’allora Presidente Bush, cioe’ di un politico amico di Berlusconi, emano’ un comunicato in cui il nostro Paese fu definito come CORROTTO E VIZIOSO. Pochi mesi fa una rivista tedesca ha definito la nostra penisola, come UNO STIVALE PUZZOLENTE.

Che dire, o meglio CHE FARE, per riprendere i titoli di due libri russi ?

L’amico Danilo, poi, ritorna sugli statali. Sono certo che la proposta che lui avanza debba essere presa come un mezzo di provocazione, altrimenti mi farebbe pensare al Shelley. Inoltre egli contrappone gli statali al popolo, come se gli statali non facessero parte di questo popolo La verita’ e’ che io incontro le stesse gravissime disfunzioni non solo nei servizi pubblici, ma anche in quelli privati. Come gia’ ti ho riferito, nelle mie battaglie contro le illegalita’ e contro ogni forma di corruzione e di inefficienza, che mi hanno causato infiniti trasferimenti, infinite denunce e alla fine il licenziamento, non ho travato un solo cittadino che mi abbia appoggiato, neppure moralmente e psicologicamente. Da tutti mi e’ stato detto di farmi gli affari miei, perche’ siamo tutti peccatori. E cio’ da persone di centro, di destra e di sinistra, religiose e laiche, istituzionali e privati cittadini, ecc.ecc, E cio’ anche dopo ben 17 sentenza a mio favore e benche’ in piu’ di una sentenza sia stato scritto che io avevo operato per tutelare i diritti dei cittadini che erano stati violati e con il fine di perseguire interessi generali di chiara rilevanza sociale e che le mie argomentazioni erano state nitide e lucide. Nelle stesse addirittura si afferma che le illegalita’ da me denunciate erano state ammesse, in giudizio, dagli stessi denuncianti. Ebbene, io non ho trovato un sostegno ufficiale neppure dai cittadini per i cui interessi mi ero battuto, e tanto meno da quelle associazioni che a parole strillano tanto. Tutti hanno seguito le indicazioni delle famose tre scimmiette: IO NON VEDO, IO NON SENTO, IO NON PARLO. .

Saluti, Massimo Sega

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