Caro Paolo,
sarà la mia "griglia" che in questo periodo ha fori solo per far passare queste cose, sarà stata la tua vicinanza, sarà il libro di Etain, sarà il mio essere cinghialessa, sarà che più mi guardo intorno e più vedo che non stiamo agendo per il verso giusto, per noi e per i nostri figli ma penso sempre........ alla terra.
Vedo la terra come l'"essere" che più ha bisogno di amore e che di più ce ne può dare, assieme al calore, al sostentamento, alla sicurezza anche emozionale..... Stamattina sono stata a trovare un'amica contadina nel suo campo e, se fuori da lì è già una persona serena, lì, tra somari, ricci (abbiamo salvato un piccolo dalle grinfie di un gatto che ci stava giocando), grappoli d'uva che mostra con lo stesso orgoglio che avrebbe se fossero dei figli, mele (domani raccoglie le renette), l'ho vista e l'ho "sentita" veramente felice. Grazie della "lezione", Maria.
Paolo, ti abbraccio piena di affetto, tua Caterina"
Rispostina: "Mia dolce Caterina, la tua lettera è così piena di belle sensazioni e di amore per la vita che la pubblico nel sito... come esempio di "buon auspicio e speranza".
Qui le cose procedono con forza emendatrice, l'energia di Diana è notevole, pur nella sua modestia estrema... Ieri mi ha tolto una spina dal piede che mi si era conficcata l'altro giorno mentre stavo per guadare il torrente. Una spinetta piccola piccola ma che mi stava procurando costante fastidio. Domani mattina metteremo mano alla "casupola" (dove abito) per fare una pulizia generale prima dell'inverno. Questa ragazza è veramente eccezionale, già mi sta dicendo che la prossima volta vuole venire con il suo fidanzato così possono approfittare assieme della bella dimensione che lei sente di vivere a Calcata. Figurati cosa ne penso io...
Sono un po' meravigliato eppure è così...
Ho scritto a Peter che probabilmente non sarò a Viterbo, come preventivato, per il 3 settembre... mi pare che non ci sia una buona occasione di viaggio e la cosa si è fermata all'intenzione".
....................
Seconda lettera.
Premessa non riesco a censurare Antonino Amato perché, malgrado l'improponibilità, è uno che canta fuori del coro... dicendo però una verità. Non che sia d'accordo con le sue posizioni ma apprezzo l'espressione fiorita e la critica a tutto campo, ove gli altri opinionisti non osano... (p.d'a.)
Per favore, non facciamo confusione.
Un antico proverbio siciliano afferma che “un pelo di femmina traina più di due buoi”. Solo che l’antico saggio non aveva calcolato quante montagne poteva spostare un pelo di gay. Ed invece.....
Ed invece ci tocca assistere al triste e tristo spettacolo di Berlusconi che viene pubblicamente svillaneggiato, in Italia e all’estero, per certe frequentazioni con femmine più o meno facili. Nel generale consenso dei tanti che inneggiavano alla “libera stampa” e al “libero giornalismo”. Poi “il Giornale” sparò la notizia che tale Dino Boffo, direttore di “Avvenire”, era coinvolto in rapporti omosessuali e tutti insorsero, denunciando “la sconcia irruzione nella vita privata altrui”.
Convengo che tra i due casi c’è tanta differenza. E, difatti, le femmine hanno le mestruazioni e, se ingravidate, figliano. Un omosessuale, invece, no. Pertanto nessun paragone è possibile tra uno sconcio rapporto eterosessuale (roba da trogloditi) e un fine rapporto omosessuale (che fa tanto chic). E, dunque, non facciamo confusione. E continuino pure a dare addosso a quello svergognato di Berlusconi.
Io ho sempre preso le distanze dalle accuse lanciate contro Berlusconi. E dichiaro la mia totale indifferenza per il fatto che “Silvio ama darlo” e “Boffo ama prenderlo”. E concludo che de gustibus......
Osservavo ed osservo che a questo fango ricorrono quei politici e quei giornalisti che non hanno altri argomenti che rimescolare il fango. Anche perché, essendo tutti “americani”, non avevano modo di spiegare perché osteggiassero tanto Berlusconi. Fino a quando si è scoperto che i “moralizzatori” erano più sporchi di Berlusconi. Con tanti saluti alle campagne per la moralità sessuale altrui.
Torno a ribadire che noi, con 113 basi americane in Italia e con 11.000 soldati italiani inviati all’estero a combattere le guerre americane, abbiamo da risolvere il problema della nostra “indipendenza e sovranità”. Se a questo aggiungete il fatto che le azioni della Banca d’Italia sono in mani private, il quadro si fa più complicato: sudditi degli USA e divorati dalle Banche.
Il resto, tutto il resto, sono distrazioni pecorecce. Agitate per farci scordare i problemi veri. Veri e terribilmente reali.
Antonino Amato
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