Sta a voi, adesso, care donne cattoliche e cari uomini di fede, attaccare, lottare con le unghie e con i denti, ricorrere al Tar, indignarvi, fare appelli e scrivere lettere a Signori e Monsignori, Ministre e Ministri di questo Libero e Democratico Paese. Mettetevi in Sicurezza e Protezione voi cari Giovani Benedetti: la Vita è una cosa seria. Accrescetevi e moltiplicatevi.
Fate tutto quello che potete, con tutti i mezzi e i Media in vostro possesso. Non vi mancano danari e proselitismo, ascolti e mondi globali: raschiate dal basso verso l´alto e viceversa.
Indecente! A scuola non potete essere neanche per un attimo padroni del futuro di chi va per imparare cosa è la libertà.
Ieri sera un amico giovane afghano, rimpiangeva di non esserci mai stato, i suoi primi dieci anni se li è fatti con la testa su e giù ad imparare il Corano, gli altri 15 a sbatterla contro un muro di indifferenza.
Sbatteteci voi: è la vostra ora. Provate per credere e tornate a sentirvi vittime, perseguitati, come ai tempi delle Crociate.
InCrociate le dita, brandite crocefissi e martiri, partite con papamobili e somari, pregate e aprite i dibattiti. I corsi e i ricorsi, si snodano alla luce di questo Evo , infame, come i precedenti, infiorati dal Catechismo.
Non bussiamo al Regno di Dio, rimaniamo fuori, come in tante e tanti dai Corsi di Religione.
Un consiglio per Ferragosto, non fatevi aprire solo i portoni delle carceri, bussate anche a quelli dei Centri di Identificazione, anticamera dell´Inferno, e chiedete se potete ospitare quante e quanti albergano là, nel Vostro Regno dei Cieli. Poi fateci sapere chi ha vinto la corona di reginetta Miss Padania e quanto avete volato e solidarizzato per la Famiglia e la Libertà in questo caldo week end.
Perchè giù giù, la luna bussò...
E allora giù
quasi per caso
più vicino ai marciapiedi
dove è vero quel che vedi
tra le ciglia di un bambino
per potersi addormentare
c´è bisogno della luna
giù giù giù
Doriana Goracci
sabato 15 agosto 2009
"Cari cattolici... adesso sta a voi scendere in piazza!" - Invito provocatorio di Doriana Goracci
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