sabato 29 agosto 2009

Fantascienza o triste realtà? Scie chimiche...

Caro Paolo,

ho trascritto quella cosa sulle scie chimiche, dopo aver cercato sul sito del Circolo cosa ne avevate detto voi. Mi pare che riporti, in più, delle ipotesi e delle implicazioni fantascientifiche e, spero, non vere. non posso non mandartelo, ma prendilo con beneficio d'inventario. se sono cose vere mi sento a dir poco impotente........ non so perchè ma 'sta cosa mi ha sconvolto più del pensiero di una guerra nucleare. comunque, guarderò il cielo più spesso, d'ora in poi. spero di vederci solo il sole, la luna, le stelle, gli uccelli, l'arcobaleno e qualche nuvola "normale" e di pensare che magari nello stesso momento, anche tu stai facendo la stessa cosa...... te lo invio in fretta prima che mi venga da cancellare tutto... (C.R.)

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Cosa sono le scie chimiche?
Sono scie di polveri di bario, alluminio, ma anche di polimeri (filamenti di silicio) scaricate a migliaia (?) di tonnellate, in tutti i cieli del mondo da aeroplani appositamente attrezzati.
I governi, interpellati sull’argomento da singoli cittadini o da loro associazioni hanno:
- in generale, ignorato le domande (Italia, Francia);
- quando hanno risposto hanno fornito risposte vaghe quali:
fanno parte di studi per contrastare l’effetto serra,
fanno parte di studi per contrastare il terrorismo (Germania)
in realtà servono per studiare come controllare il clima a proprio piacimento.


Essere in grado di controllare il clima equivale a possedere un’arma di distruzione di massa infinitamente più potente ed efficiente delle armi nucleari.
Le armi nucleari distruggono e contaminano con le radiazioni tutto ciò che ricade nel loro raggio d’azione, una siccità, un’alluvione, un ciclone distruggono solo gli esseri viventi e le loro attività, ma lasciano intatte le risorse, a disposizione dei “signori del clima”.
Inoltre possono essere utilizzate senza il consenso dell’opinione pubblica (l’effetto dell’arma è indistinguibile da una catastrofe naturale; se ad esempio una siccità colpisce una regione le cause sarebbero attribuite alla natura e non ad una nazione che si vuole impossessare delle ricchezze in esso contenute).

Le nuvole artificiali hanno forma e consistenza diverse dalle consuete nuvole a seconda delle sostanze utilizzate per produrle e ai trattamenti cui sono state sottoposte.
I prodotti chimici per la produzione di nuvole artificiali possono essere liberamente acquistati su Internet.
Ovviamente queste polveri immesse nell’aria sono molto dannose per la salute.
Tutte provocano problemi all’apparato respiratorio.
I polimeri sono filamenti di silicio e respirare il silicio provoca la silicosi.
Le polveri di alluminio nel breve periodo hanno effetti negativi sulla memoria e sulla capacità di concentrazione, nel lungo periodo provocano sintomi simili a quelli dell’Alzheimer.
Le polveri di bario producono stati di spossatezza in quanto fanno contrarre i muscoli e provocano inibizione del sistema immunitario.
Per saperne di più puoi effettuare ricerche su Internet usando le parole chiave “scie chimiche” oppure “chemtrail”.
Oppure visitare direttamente i seguenti siti: in italiano www.sciechimiche.org/ e in inglese www.rence.com/politics6/chemdatapage.html

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Commento: ho visto che sul sito del Circolo (http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=scie+chimiche)

avevate già parlato delle scie chimiche e che alcune informazioni sono sovrapponibili a queste, ma qui mi sembra che ci siano delle ipotesi, che non posso che definire fantascientifiche e, spero, non vere. Possibile che l’uomo sia così perverso e incosciente? Non bastano le calamità naturali “naturali”? Non mi piace mettere in giro cose di cui non sono sicura e trovo che Internet, da questo punto di vista, possa essere una fonte inesauribile di bufale e spero proprio che questa lo sia. Hai presente quando parlando di risparmio enegetico, raccolta differenziata, minor consumo di territorio mi veniva da dire che mi sentivo tanto un granello di sabbia in un deserto? E c’è gente che osa solo immaginare queste forme di “snaturamento della natura”

Caterina Regazzi

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