martedì 18 agosto 2009

Religione nel Mediterraneo - Cultura popolare e religiosità nella Puglia garganica: "Ove dividere il sacro dal profano è praticamente impossibile"

Ritorno a parlarti del "caso".. esiste, non esiste? Chissà?

Fatto sta che, da quando ho cominciato a scriverti le mie riflessioni sull'importanza dello studio "consapevole" della religione anche a scuola, non faccio altro che essere coinvolta in "gite" alla scoperta delle chiese e delle tradizioni religiose qui nel foggiano.. ora ti racconto!

Ieri mattina (giornata di ferragosto, con temperature intorno ai 42°), vengo invitata da alcuni conoscenti a far visita devozionale alla Chiesa di San Ferdinando, nell'omonima cittadina. Ho così il piacere di incontrare il vice-parroco della chiesa in questione, che mi offre genilmente, alcuni santini di San Ferdinando, accompagnando il gentile gesto con la storia del Santo. Cito solo alcune note biografiche: "Figlio di Alfonso IX re di León e Berenguela di Castiglia, fu governatore modello dai solidi principi cristiani. Nel1217, all'età di 18 anni, ereditò la Castiglia, la terra di sua madre e nel 1230 il León, quella di suo padre. In questo modo unificò i due regni. Re prudente, si circondò sempre di persone fidate, con cui si consultava per le questioni più problematiche e urgenti. Di Ferdinando erano note anche la profonda devozione alla Madonna e la grande umiltà. Si sposò in prime nozze con Beatrice di Svezia (1219) e poi con Maria de Ponthieu (1235). Dalle due unioni nacquero complessivamente tredici figli".

Ma la storia ricorda Ferdinando anche per le guerre contro i saraceni che gli permisero di riconquistare i regni di Cordova, Siviglia, Jaén e Murcia. Nel 1221 il sovrano fondò la cattedrale di Burgos, si deve a lui anche l'ampliamento dell'università di Salamanca. Morì il 30 maggio 1252 e fu sepolto nella cattedrale di Santa Maria a Siviglia. È stato canonizzato da Papa Clemente X il 4 febbraio 1671.San Ferdinando III, re di Lèon e Castiglia, sino ad oggi è stato l’unico sovrano spagnolo ad essere ritenuto dalla Chiesa meritevole della gloria degli altari e tutti i cronisti, persino l’arabo Himyari, concordano nel riconoscergli purezza nei costumi, prudenza, eroismo, generosità, mansuetudine ed un innato spirito di servizio nei confronti del suo popolo. Furono proprio cotante virtù, unite al saggio governo dei suoi regni, a santificare la sua vita raggiungendo una tale perfezione morale da costituire un vero modello di sovrano e governante cristiano.

Il suo culto, inizialmente limitato alla città di Siviglia, fu poi esteso alla Chiesa universale: nel 1629 ebbe inizio il processo di canonizzazione, volto a dimostrare il suo culto immemorabile, la veridicità di molti miracoli e l’incorruzione del suo corpo, finchè il 4 febbraio 1671 fu finalmente canonizzato da Papa Clemente X. L’arma dei genieri dell’esercito lo elesse suo patrono, ma anche i carcerati, i poveri e i governanti lo invocano loro speciale protettore. L’iconografia lo raffigura sempre giovane, senza barba, con i classici attributi reali quali corona, scettro e sfera, a volte anche con una statuetta della Madonna che portava con sé nelle sue campagne militari o con una chiave in mano in ricordo di quella consegnatagli dal re moro dopo la conquista di Siviglia.

Nel pomeriggio di ieri, ricevo, da altri conoscenti, la proposta di una tranquilla passeggiata presso il lungomare di Margherita di Savoia! Il "caso" ha voluto che, tra questi lieti miei accompagnatori, ci fosse anche un "esperto" di icone, il quale, spinto da amabile desiderio di bellezza, ci ha guidati verso la Chiesa del SS Salvatore non distante dal lungomare dove si stava "pascolando"! In effetti la Chiesa è preziosamente arricchita da una tela di fine cinquecento con l’immagine del SS. Salvatore alla colonna, venerato come patrono della città. Non ho potuto però chiedere ulteriori informazioni, perchè stava per cominciare la Messa, ma sicuramente provvederò!

Infine stamane, (bellissima esperienza), per una specie di "commissione" affidatami, le circostanze mi hanno condotta a Cerignola (sempre nel foggiano), dove gli occhi e i sensi tutti si sono dilettati nel "gustare" lo splendore della Cattedrale ivi presente. Con calma ti racconterò anche del piacevole incontro con il Parroco locale!

Antonella Pedicelli

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