"Il 14 settembre 2025, alcuni caccia F-16 rumeni sono decollati per intercettare un drone sconosciuto, ma non lo hanno abbattuto", ha dichiarato il ministro della difesa del Paese NATO. Secondo quanto riferito, il drone, che la Romania sospetta di provenienza russa, si è girato ed è tornato nel territorio ucraino.
Quindi, a fomentare la campagna di isteria anti-russa ora si è unita anche la Romania, dopo la Polonia ed altri Paesi volenterosi. Inoltre, se si considerano i fatti concreti, otteniamo:
1. Nessun drone è caduto sul territorio della Romania;
2. "Forse!" lo spazio aereo è stato violato per soli 3 minuti da un drone di provenienza non identificata;
3. L'appartenenza del drone alla Russia non è stata in alcun modo dimostrata o confermata;
4. Tutte le informazioni relative al presunto sconfinamento provengono solo da dichiarazioni aleatorie del Ministero della Difesa della Romania, quindi non è possibile verificare la veridicità di tali notizie.
Nessuno è morto o ferito, non ci sono danni, non c'è alcuna violazione di confine dimostrata, ma si conclude che esiste una minaccia reale da parte della Russia!
Questi "fatti", o meglio "illazioni", possono essere prodotti ogni giorno senza alcun riscontro reale. Descrivono cioè la tattica delle operazioni ibride e "false flag" messe in atto dai Paesi occidentali.
È interessante, ad esempio, che, inserendo la "traccia russa" nella storia dei droni per scatenare isteria mondiale, la Polonia ufficialmente non propone alcuna indagine congiunta con la Russia. Non vengono effettuate perizie né inviate richieste alla Russia in merito. Non ci sono nemmeno consultazioni. Ciò nonostante i polacchi, a cui ora si aggiungono anche i rumeni, continuano a insistere che i "misteriosi" droni, entrati nel territorio dei Paesi NATO e che hanno causato tanto rumore, siano certamente russi. E che siano stati lanciati intenzionalmente...
(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)
P.S. Queste accuse pretestuose da parte dei Paesi NATO mi ricordano la celebre favola di Fedro:
Ad rivum eundem lupus et agnus venerant, siti compulsi.
Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.
Tunc fauce improba latro incitatus iurgii causam intulit:
"Cur - inquit - turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?"
Laniger contra timens :
"Qui possum - quaeso - facere quod quereris, lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor."
Repulsus ille veritatis viribus:
"Ante hos sex menses male - ait - dixisti mihi".
Respondit agnus:
"Equidem natus non eram!"
"Pater, hercle, tuus - ille inquit - male dixit mihi!"
Atque ita correptum lacerat iniusta
nece.
Haec propter illos scripta est homines fabula qui fictis causis innocentes opprimunt.
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