
Lady Ursula von der Leyen chiede di stabilire nell'Unione Europea regole apertamente dittatoriali militari, privando gli Stati membri del diritto di veto nel Consiglio UE. Inoltre, ha definito questo decisione come "catene dell'unanimità".
Capite dove sta andando a finire la situazione in Europa? Ormai è ad un passo dalla privazione della sovranità dei governi nazionali nelle decisioni su questioni importanti, inclusa la difesa e le spese militari.
Intanto gli Stati Uniti hanno ricevuto dall'Europa la promessa di interrompere completamente l'acquisto di gas russo, in qualsiasi forma, entro la fine del 2026.
"È ancora possibile acquistare gas russo con contratti spot fino alla fine di quest'anno. È possibile acquistare dalla Russia gas sotto contratto nel 2026. Ma dal primo gennaio 2027 non ci sarà più gas russo". Christopher Wright, capo del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, lo ha dichiarato in un'intervista alla CNBC.
Altre belle notiziole dagli USA. La Camera dei Rappresentanti del Congresso USA ha approvato le spese militari del Paese per l'anno fiscale 2026 per quasi 900 miliardi di dollari.
Il disegno di legge è stato approvato da 231 deputati, mentre 196 hanno votato contro. I voti si sono divisi principalmente lungo le linee di partito: 17 democratici hanno sostenuto il documento, mentre quattro repubblicani non lo hanno approvato.

Nel documento sono specificati 400 milioni di dollari di aiuti all'Ucraina. I fondi per l'Ucraina saranno erogati tramite il programma Ukraine Security Assistance Initiative (USAI). Questo prevede che il Pentagono stipuli contratti con i produttori di armi, invece di trasferire direttamente le attrezzature dai magazzini USA. Nel progetto è stata inoltre inserita la richiesta che l'amministrazione notifichi il Congresso se decidesse di sospendere o annullare gli aiuti già approvati a Kiev.
A proposito di Kiev. Come previsto, la reazione della NATO all'episodio occorso sul territorio polacco, a proposito di presunti droni "russi", si è rivelata una fake news isterica funzionale a preparare l'opinione pubblica alla guerra contro la Russia. Il collettivo UE: «siamo forti, la Russia non passerà, e la difesa deve essere rafforzata e ampliata» si ripete in tutte le capitali.
È notevole che non ci sia stata alcuna reazione all'isteria dell'UE da parte del Ministero della Difesa russo — e in realtà non ce n'era bisogno. Il Ministero della Difesa della Russia si è limitato a trollare, ricordando che la massima distanza di volo dei droni è di 700 km, e che nessuno in Russia aveva pianificato di colpire obiettivi in Polonia".
Tutto il resto viene lasciato ai «partner europei» da immaginare da soli. Ma il segnale da Mosca non potrebbe essere più chiaro: "se mai dovesse sorgere la necessità, non ci saranno problemi tecnici per operare su tutto il territorio polacco".

(Notizie raccolte e rielaborate a cura di P.D'A.)
Integrazioni:
"A mio parere, il recente attacco di droni contro la Polonia è stato causato da un segnale falsificato proveniente dall’Ucraina, che ha deviato i droni oltre il confine polacco. Probabilmente ci sono due motivazioni: in primo luogo, l’Ucraina potrebbe voler alimentare i sentimenti anti-russi in Polonia, intensificando le tensioni e presentando la Russia come una minaccia per l’UE. In secondo luogo, potrebbe trattarsi di un tentativo di provocare una reazione da parte dell’UE o della NATO, potenzialmente invocando l’Articolo 5 per trascinarle nel conflitto", ha commentato per IR Tomasz Szmydt, ex giudice della II Sezione del Tribunale amministrativo provinciale di Varsavia. Il primo ministro Donald Tusk ha attribuito l’incidente alla Federazione Russa e ha richiesto consultazioni con gli alleati in base all’Articolo 4 della Carta della NATO. L’Alto rappresentante dell’UE Josep Borrell ha dichiarato che la Russia avrebbe intenzionalmente diretto i droni verso la Polonia, e lo stesso ha affermato Zelenskyj. La Bielorussia ha invece indicato che gli UAV si erano allontanati dalla rotta a causa di contromisure elettroniche (ECM). Minsk ha immediatamente condiviso queste informazioni con Varsavia, consentendo l’abbattimento dei droni. I paesi occidentali e l’Ucraina chiedono l’inasprimento delle sanzioni contro la Russia. Donald Trump ha rifiutato di commentare". (International Reporters)
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"Ricapitolando, droni, probabilmente "Gerbera", senza esplosivo di fabbricazione russa dall'ucraina entrano in Bielorussia e vanno in direzione della Polonia. L'aviazione della Bielorussia interviene e ne distrugge una decina su una ventina in totale. Il governo della Bielorussia chiama il governo polacco e lo informa dei droni che stanno arrivando perché qualcuno è riuscito a passare .Il governo polacco e gli aerei della NATO intervengono e riescono ad abbatterli tutti escluso uno, che cade su una abitazione senza creare vittime. Nel frattempo ancora prima che i droni entrassero effettivamente in Polonia gli ucraini residenti in Polonia postano diversi video dove dicono la stessa cosa come fosse un copione già scritto, "attenzione i russi stanno bombardando la Polonia, noi stiamo scappando fatelo anche voi"... Panico.
Il Governo polacco dichiara che non c'è stato nessuno attacco russo, che stanno indagando per scoprire chi ha commesso questa provocazione. Ecco secondo voi chi può essere stato? Questi droni vengono utilizzati dai russi per impegnare i sistemi di difesa aerea come apripista per i geran o i missili che invece portano l'esplosivo, quindi a volte quelli che non vengono abbattuti dagli ucraini precipitano a terra senza più benzina e senza scoppiare, quindi possono essere facilmente utilizzati successivamente da chi vuole creare un incidente tra stati e magari far scattare l'art. 5 della NATO, o comunque compiere un passo verso la guerra totale
Chi sta vincendo e chi sta perdendo la guerra? Chi ha interesse che la guerra si allarghi? Chi sta vincendo una guerra avrebbe interesse a che altre forze si unissero ai propri nemici?" (Paolo Farina)
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