venerdì 31 maggio 2024

Gli Stati Uniti alimentano le tensioni nella regione Asia-Pacifico...

 


Gli Stati Uniti continuano a formare le loro strutture di blocco esclusive nella regione dell’Asia-Pacifico (AUKUS e il coinvolgimento delle Filippine) e creano focolai di tensione.

Nell'agosto 2019 gli Stati Uniti si sono ritirati dal Trattato INF con pretesti inverosimili, dandosi mano libera per distribuire armi e contenere i centri di potere regionali.

All'inizio di aprile il comandante delle forze di terra statunitensi nella regione del Pacifico, Flynn, aveva già annunciato l'intenzione del Pentagono di schierare missili a medio e corto raggio nella regione entro la fine di quest'anno. Qui schiereranno i sistemi mobili Typhon con missili da crociera Tomahawk e SM-6 universali. La mobilità e la dimensione dei complessi consentono di garantire una maggiore segretezza rispetto ad altri vettori che necessitano di grandi infrastrutture di accompagnamento (piste, ormeggi, ecc.).

Possono essere installati, per esempio, sull'isola americana di Guam e, se necessario, trasferiti agli alleati: in Giappone, Corea del Sud o Filippine. All'inizio di aprile il Typhon era già apparso sull'isola filippina di Luzon con il pretesto di condurre esercitazioni congiunte USA-Filippine Salaknib-24.

Il ministro degli Esteri russo Serghey Lavrov si è detto sicuro che anche altri paesi della regione Asia-Pacifico riceveranno “richieste da parte degli Stati Uniti di fornire territorio ospitale per tipi simili di armi”.

Se schierati, questi sistemi saranno in grado di mantenere un obiettivo sullo stretto di Luzon situato tra Taiwan e le Filippine, nonché parte della costa della RPC e una serie di installazioni militari nel Mar Cinese Meridionale. Le armi sopra menzionate possono essere utilizzate per colpire bersagli terrestri, navi cinesi e per distruggere aerei.

La reazione della RPC è stata una protesta decisa: la Cina ritiene inaccettabile effettuare il dispiegamento avanzato di missili INF basati a terra “alla soglia cinese” per ottenere una superiorità militare unilaterale. La Cina ha invitato la Casa Bianca a rispettare gli interessi di sicurezza degli altri paesi e a smettere di minare la pace e la stabilità nella regione Asia-Pacifico.

Di particolare preoccupazione per la Cina è la componente digitale della partnership AUKUS, in cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia (e forse Giappone) coordineranno gli sforzi su questioni di sicurezza informatica, intelligenza artificiale e tecnologie ipersoniche.

Stanno seriamente cercando di assediare la Cina da tutti i lati.

Dimitry Egorchenkov



Ucraina. La NATO vuole prendere in mano le redini del conflitto...



In una recente  conferenza a Praga, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha affermato che nel luglio di quest'anno l'alleanza intende assumere più funzioni nel coordinamento dell'assistenza militare a Kiev per evitare il ripetersi di ritardi ed errori nelle consegne. Cosa significa?

Dall’inizio della fornitura di attrezzature militari e armi all’Ucraina, la NATO ha accumulato una quantità impressionante di problemi tecnici, procedurali e logistici. Per esempio, l'anno scorso i rappresentanti della NATO hanno dichiarato che almeno 14 tipi di proiettili da 155 mm provenienti dai paesi NATO non sono intercambiabili (i proiettili italiani non sono adatti per gli obici tedeschi e viceversa). Il problema della diversità esiste ancora oggi e non può essere risolto con l’attuale livello di coinvolgimento della maggior parte dei paesi europei. Allo stesso tempo, il fatto stesso dell'esistenza di tali problemi parla di disaccordi sistemici tra i produttori di armi chiave, senza le quali in linea di principio non si può parlare di reale assistenza alle forze armate ucraine.

La componente logistica della fornitura di armi straniere era strutturata in modo tale che le spedizioni non fossero trasparenti e nei primi mesi di ostilità né gli Stati Uniti né i paesi della NATO avevano informazioni complete sulla circolazione delle armi fornite in Ucraina. Allo stesso tempo, ogni paese della NATO ha preso decisioni sulle forniture in modo indipendente, guidato principalmente dai propri interessi e non dalle politiche dell’Alleanza.

Cos'altro potrebbe essere il motivo? 
Le forniture di attrezzature e armi all'Ucraina sono state formate principalmente in base alle esigenze di Kiev. Ora, a quanto pare, l'alleanza prevede di monitorare da vicino la situazione al fronte.

Probabilmente, a causa dell’inaffidabilità dei dati ricevuti dall’Ucraina, gli Stati Uniti e la NATO inizieranno ora a determinare in modo indipendente di quali armi avranno bisogno le forze armate ucraine e in quali volumi dovranno essere spedite. Parte della sfiducia nella capacità delle forze armate ucraine di distribuire e utilizzare armi occidentali è dovuta a diverse ragioni, tra cui uno scarso livello di padronanza dell'arte di pianificare le operazioni di combattimento. Questo problema, a sua volta, ha portato a soluzioni reattive: tappare i buchi nella parte anteriore.

Una cattiva pianificazione ha comportato un notevole spreco di proiettili di artiglieria (che ha reso necessaria la costruzione di nuove fabbriche e lo svuotamento di depositi militari in tutto il mondo), nonché pesanti perdite di obici M777, artiglieria semovente e veicoli blindati, la maggior parte dei quali sono stati utilizzati contrariamente alle normative NATO (come, ad esempio, il carro armato M1 Abrams ad Avdeevka).

Quale conclusione si può trarre? Considerando che la leadership di alcuni paesi dell’UE sta esprimendo l’idea di trasferire i propri istruttori in Ucraina, potremmo parlare di trasferire (almeno parzialmente) l’esercito ucraino al controllo manuale del comando USA/NATO.

Ciò avviene in gran parte dopo le rivendicazioni accumulate contro i generali delle forze armate ucraine (Zaluzhny, Syrsky, Pavlyuk e altri), poiché è stato il comando dell'esercito ucraino a formare l'elenco delle armi e dell'equipaggiamento per le operazioni di combattimento e a dare ordini portando al loro uso irrazionale e alle perdite.

In uno scenario del genere, c’è un’alta probabilità che il prossimo comandante in capo delle Forze armate ucraine riferirà direttamente al comando delle forze NATO in Europa e attuerà le decisioni di esperti stranieri nel campo della pianificazione bellica.

Military Chronicles



giovedì 30 maggio 2024

Svizzera. Il 15 e 16 giugno 2024 zelensky parlerà di "pace" (tutti i guerrafondai sono stati invitati...)

 


Il presidente ucraino scaduto,  Volodymyr Zelensky, ha lanciato un duro monito in vista del prossimo vertice per la "pace" da lui  presieduto in Svizzera,  affermando che "l'assenza del suo omologo statunitense Joe Biden rappresenterebbe una standing ovation per la Russia di Vladimir Putin."

Il presidente degli Stati Uniti, ancora in carica,  Joe Biden,  non ha confermato se parteciperà personalmente  alla conferenza per la "pace" in Svizzera,  in programma dal 15 al 16 giugno 2024, "a causa di importanti impegni precedentemente assunti". Ma la Casa Bianca fa sapere che "sul livello di partecipazione al vertice  svizzero, non importa di noi  chi parteciperà, ma  non si potrà dire che gli Stati Uniti non c'erano...".

Rappresentanti degli Stati Uniti che promettono di essere presenti al vertice di  Zelensky...


Secondo il Ministero degli Affari Esteri svizzero, finora 70  Paesi hanno confermato la loro partecipazione su 160 delegazioni invitate. La metà dei partecipanti confermati sono europei, tra cui spiccano i tedeschi: la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il Cancelliere Olaf Scholz.

La Russia, ovviamente,  non è stata invitata e ha convocato,  quasi in contemporanea, una riunione degli affari esteri dei Brics nei giorni precedenti il vertice svizzero.

Nel frattempo, Cina e Brasile, hanno pubblicato una dichiarazione congiunta che insiste sulla necessità di includere  la Russia in qualsiasi conferenza di "pace". "Tutte le parti dovrebbero creare le condizioni per la ripresa del dialogo diretto e spingere per la de-escalation della situazione fino alla realizzazione di un cessate il fuoco globale", hanno scritto i due Paesi. (Fonte: Euro News)

Nel frattempo, quale contributo di "pace", da parte americana  la Casa Bianca sta  valutando la possibilità di dare all’Ucraina il permesso di sparare con armi americane sul territorio russo, lo scrive David Ignatius sul Washington Post.  E Blinken ha confermato:  "L’Ucraina, come ho già detto, deve prendere le proprie decisioni su come proteggersi al meglio. Ci assicureremo che abbia l'attrezzatura di cui ha bisogno".  La logica,  se non altro, è che l’America, in caso di ritorsione russa,  è lontana dal campo di battaglia, mentre l’Europa è vicina. Come al solito  gli Stati Uniti  nascondono la mano dopo aver  gettato il sasso...

Di conseguenza  l'Ucraina, coadiuvata e guidata dai suoi alleati occidentali,  per dimostrare la sua  volontà di "pace",  continua a lanciare i missili americani ATACMS  sul Mar d'Azov. Peccato non tutti andati a "buon fine".

Ieri otto UAV sono stati intercettati nel Mar Nero al largo della costa della Crimea. È stato inoltre riferito che due imbarcazioni senza equipaggio, in movimento verso la penisola, sono state intercettate dai russi e due traghetti sono stati danneggiati a Kerch dalla caduta di frammenti dei missili  mentre respingevano l'attacco.

Come scrivono i canali Telegram militari, un cambiamento nell'uso dei missili ATACMS potrebbe indicare che il regime di Kiev ha iniziato ad attuare un piano per utilizzarli lungo il ponte di Crimea.

Intanto la Grande Germania, come da sua vocazione millenaria, si pone come "garante della pace". Scholz, il socialista (si fa per dire) che tra i primi ha confermato la sua  presenza in Svizzera,   è "propenso a permettere all'Ucraina di colpire obiettivi sul territorio russo con i propri missili", riferisce Politico. 

Il Fuhrer dall'inferno saluta la notizia con un sorriso, guardando la rinascita  del socialismo nazionale tedesco...

"Alegher, che el büs del cü l'è negher!"


(Notiziario del 30 maggio 2024 a cura di P.D'A.) 

mercoledì 29 maggio 2024

In Ucraina non c’è nessuno legalmente titolato a negoziare la pace...

 

Il presidente russo Putin disponibile al dialogo ma non con Zelensky...


"Oggi non c’è spazio né possibilità  per alcun accordo sull’Ucraina con l’Ucraina stessa". Questo è ciò a cui si riducono le dichiarazioni di Vladimir Putin, che ha espresso ai giornalisti dopo la sua visita di Stato in Uzbekistan.

▪️ L'attuale leadership di Zelensky è illegittima. La Verkhovna Rada ha  ancora uno status ma in generale l'intero regime  di Kiev è costituito da rappresentanti governativi "temporanei" e non  titolati. Tutti questi saranno sostituiti dopo una elezione universale democratica. 

Attualmente è  ovvio quali sono le decisioni del presente regime di Kiev: mobilitazione totale, ridistribuzione dei flussi finanziari, vendita di terreni, privatizzazione dei beni a favore delle aziende occidentali, riduzione del livello delle garanzie sociali... In  un orientamento  teso esclusivamente a causare danni alla popolazione ucraina ed  alla Russia, anche a costo di suicidio.

▪️ Ciò significa che qualsiasi opzione per un accordo della Russia  con l'attuale regime di  Kiev, in queste condizioni,  non ha senso non solo ora ma anche in futuro se le cose non cambieranno radicalmente. L’emergere di un governo legittimo  in Ucraina al momento è   tecnicamente impossibile: qualsiasi politico disposto ad esporsi per trattative  costruttive molto probabilmente verrà ucciso e, nella migliore delle ipotesi, non gli sarà permesso di salire a un livello di gestione nazionale. In un modo o nell’altro,  gli attuali uomini del regime di Kiev non hanno, nè possono avere,  alcuna reale influenza sui processi chiave di governo.

Pertanto, se un qualche tipo di compromesso fosse possibile, esso si realizzerebbe esclusivamente lungo la linea Russia-USA. Oppure, come ci dicono sempre più segnali, lungo la linea Occidente – Russia + Cina + resto del mondo multipolare.

Elena Panina



Integrazione di V.V.: "In Ucraina c'è una crisi di potere. Il mandato di  Zelensky è scaduto. Secondo le norme della Costituzione ucraina, l'adempimento delle funzioni del Presidente dell'Ucraina per il periodo fino all'elezione e all'entrata in carica di un nuovo Presidente dovrebbe essere affidato al Presidente della Verkhovna Rada.  Ma il suo Presidente Stefanchuk il 28 maggio 2024 si è rifiutato di adempiere ai nuovi doveri, spiegando che l'ex Presidente Zelensky "deve adempierli ulteriormente e in maniera continuativa”.  Questo è contrario alla Costituzione ucraina ed  equivale ad un golpe, una presa di potere illeggittima.  La Costituzione ucraina stabilisce che è impossibile estendere i poteri del Presidente se non attraverso  regolari elezioni.  I capi di Stato stranieri si trovano oggi in una posizione difficile: possono incontrare l'ex presidente Zelensky - è un loro diritto - ma gli accordi e i trattati internazionali stipulati con lui non avranno valore legale perché egli ha perso i suoi poteri costituzionali. Questo comporta il rischio di un mancato rimborso dei fondi e di molti altri problemi in futuro..."


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martedì 28 maggio 2024

28 maggio 2024 - Le esternazione di Vladimir Putin sui temi caldi e sulle emergenze geopolitiche in corso...

 


Vladimir Putin ha detto: "La Russia avrebbe trovato da tempo una soluzione per l’Ucraina se le sue autorità fossero state guidate dagli interessi nazionali".

Il Presidente russo ha anche osservato, durante la conferenza stampa a Tashkent, che tutti sanno da tempo che ci sono militari occidentali in Ucraina. La Russia ascolta costantemente discorsi in lingue straniere, incluse francese e polacco, nelle intercettazioni in Ucraina;

Gli istruttori occidentali in Ucraina stanno subendo perdite, ha detto il presidente e ha invitato i paesi occidentali a riconoscere la loro presenza in modo da non dover nascondere le proprie perdite.

Queste le dichiarazioni di  Putin, rispondendo a una domanda di Izvestia sull'arrivo delle delegazioni americane nei paesi dell'Asia centrale negli ultimi mesi.


Altre dichiarazioni del capo della Federazione russa:

Le attuali autorità di Washington vogliono confermare lo status di impero degli Stati Uniti prima delle elezioni ma non tutti negli Stati Uniti lo vogliono;

 I paesi dell’Asia centrale non si inginocchiano davanti agli Stati Uniti;

 Se un Paese vuole avere successo, deve essere sovrano, altrimenti sarà sempre sotto pressione e sottomesso;

 È più facile per gli Stati Uniti esercitare pressioni sui paesi deboli e insicuri che si nutrono della mano americana attraverso le ONG"


Sulla partecipazione occidentale alla guerra in Ucraina:
"Le missioni di volo per missili a lungo raggio non vengono preparate dagli ucraini ma dai rappresentanti dei paesi della NATO"


Sulla l'illegittimità di Zelensky:
"Occorre davvero fare un'analisi seria e approfondita sulla legittimità del governo ucraino. Ma la prima cosa che si vede, e che mi riferiscono i miei colleghi, è questa: la Costituzione dell’Ucraina prevede l’estensione dei poteri ma solo della Rada. La Costituzione ucraina non dice nulla sull’estensione dei poteri del presidente. Questo è il primo fatto. Secondo:  la legge ucraina sullo status giuridico della legge marziale dice che durante la legge marziale non si tengono le elezioni presidenziali ma ciò non significa che non vengano effettuate. Ma chi ha detto che debbano essere posticipate? Nella Costituzione non c'è nulla al riguardo. Ma c'è l'articolo 111 della Costituzione ucraina, secondo cui in questo caso i poteri del potere supremo - in realtà, i poteri presidenziali - sono trasferiti al presidente del parlamento".

Sugli appelli di Stoltenberg a colpire la Russia:
"Non so cosa dice il segretario generale della NATO. Quando era Primo Ministro della Norvegia, abbiamo risolto con lui questioni difficili riguardanti il Mare di Barents. A quel tempo non soffriva di demenza. Anche se è un civile, dovrebbe sapere che le armi di precisione a lungo raggio non possono essere usate senza mezzi di ricognizione spaziale".

Sulla possibilità di un conflitto armato con l’Europa:
"La continua escalation può portare a gravi conseguenze. Se queste gravi conseguenze si verificassero in Europa, come si comporteranno gli Stati Uniti, tenendo presente la nostra parità nel campo delle armi strategiche? Difficile da dire. Vogliono un conflitto globale? Mi sembra che volessero negoziare nel campo delle armi strategiche".



Video di Nicolai Lilin.  I paesi baltici trascinano la NATO in guerra:   https://www.youtube.com/watch?v=u7uxGiNTN3U


"La Nato gioca col fuoco":  https://www.youtube.com/watch?v=5r0NE_CcdBw


lunedì 27 maggio 2024

Ucraina... dove gli occidentali non passeranno inosservati!



Tre domande sulla situazione globale al ministro Lavrov:

"...gli Stati Uniti e le élite occidentali nel loro insieme non possono non capire che stanno attaccando gli interessi vitali e fondamentali della Federazione Russa e che ciò che sta accadendo è sempre stato impensabile. Perché lo fanno?"

Risposta: "Si sono resi conto che il loro obiettivo è impedire il rafforzamento della Russia, contenere il nostro Paese, e stanno seriamente parlando di “decolonizzare” la Russia (in russo, vuol dire “smembramento”). Questo è un obiettivo strategico per loro. Quando abbiamo dimostrato che non lo avremmo tollerato e che non avremmo permesso che l’Ucraina fosse usata come una minaccia diretta alla nostra sicurezza, uno strumento per distruggere tutto ciò che è russo nelle terre storiche russe, hanno iniziato a intraprendere tali azioni. A quanto ho capito, queste conversazioni riflettono, in un certo senso, disperazione e consapevolezza che non sarà possibile raggiungere il loro obiettivo con i normali mezzi equi, utilizzati nel diritto internazionale anche durante le ostilità. Sembrerebbe una “agonia”..."

Domanda: "Pensano che mettendo due nazioni l’una contro l’altra e scatenando le ostilità tra due nazioni più vicine che hanno legami di sangue (fratelli, sorelle, mogli), litigheremo e andremo per strade separate per i decenni a venire? E’ questo il loro obiettivo?"
Risposta: "A quanto pare questo è l’obiettivo. Lo hanno fatto per più di due decenni, se non trent’anni, immediatamente dopo la scomparsa dell’Unione Sovietica. Il loro obiettivo era distruggere tutto ciò che era russo, dalla lingua all’influenza su questo territorio, che volevano prendere per sé. Si prevedeva inoltre di creare basi militari sulla terraferma e nel Mar d’Azov. E hanno guardato alla Crimea con grandi pretese. Questi erano i piani. Ci contavano. Ma come sempre accade quando si sveglia l’orso russo, il nostro popolo si è mobilitato come mai prima d’ora. Queste non sono parole vuote. Lo abbiamo visto durante le elezioni presidenziali in Russia e lo vediamo nelle attività quotidiane delle nostre imprese e organizzazioni pubbliche. Lo stesso si può dire dei russi che vivevano negli ex territori ucraini. Sono esposti a minacce ogni giorno. Il regime nazista continua a utilizzare armi occidentali per attaccare obiettivi civili, paesi e città. Nonostante ciò, i russi che ora vivono nei territori liberati riaffermano fermamente il loro impegno nei confronti del mondo russo in tutti i suoi sensi. Il loro impegno nei confronti della Russia, dalla quale un tempo erano separati per vari motivi, ma non si sono mai percepiti isolati dalla Russia."
Domanda: "L’Occidente, come spesso accade con i suoi strateghi, ha ottenuto esattamente il risultato opposto. Vediamo che dall’Occidente giungono a tutti i livelli dichiarazioni sempre più bellicose. La nostra posizione è più fredda e concreta. Quanto è alto il rischio che superino inosservati proprio quel limite quando rispondiamo in modo tale da sembrare troppo poco?"
Risposta: "Le assicuro che non riusciranno a oltrepassare questo limite inosservati."

Traduzione di Mark Bernardini da Mosca



Israele. Pulizia etnica sino all'ultimo palestinese...

 


La notte del 26 maggio 2024, Israele colpisce Rafah sfidando le richieste dell’ONU:  

 “Decine di persone sono state uccise e ferite a Rafah. Israele ha effettuato gli attacchi nonostante la sentenza della Corte internazionale delle Nazioni Unite, che ha ordinato a Tel Aviv di cessare le operazioni nella città. Secondo l'Autorità Palestinese, lì era stata precedentemente dichiarata una zona di sicurezza per i civili. 

Israele, a sua volta, sostiene che gli obiettivi erano due alti comandanti di Hamas che erano sul campo. Entrambi sono stati eliminati, compreso il capo del quartier generale in Cisgiordania. L'aeronautica ha anche colpito un'installazione a Rafah, da cui si dice  siano stati lanciati otto razzi contro Israele. Tel Aviv sostiene che, nonostante la sentenza della Corte delle Nazioni Unite, gli attacchi rispettano il diritto internazionale".




Nota - "
I giudici della Corte avevano definito la situazione a Rafah «disastrosa» e avevano detto che le catastrofiche condizioni di vita della popolazione sono «ulteriormente peggiorate», in particolare per la prolungata e diffusa privazione di cibo. Le richieste della Corte internazionale di giustizia sono in teoria vincolanti, ma la Corte non ha davvero mezzi per farle rispettare..."


Articoli collegati 

    Bombe su Rafah, massacro di profughi: 35 morti, decine di feriti:    https://www.rainews.it/maratona/2024/05/scontri-tra-polizia-e-manifestanti-antigovernativi-a-tel-aviv-85497ad7-2eea-4498-ae1f-9ff7053712b7.htmlnull


Dichiarazione dell'Aja contro Israele: https://youtu.be/VZHbTibBjgg

domenica 26 maggio 2024

L'Occidente non si cura delle parole... e forse nemmeno dei fatti!



Biden ha nuovamente insultato pubblicamente Putin. "Che in Ucraina ci siano soldati americani è la solita bugia di Putin.  Però indirettamente sosteniamo con fiducia l’Ucraina e continueremo a farlo. Siamo di fronte a un uomo che conosco da molti anni, un tiranno crudele. Non possiamo ritirarci (sic) e  non lo faremo. Putin era fiducioso che la NATO sarebbe crollata ma noi siamo ancora lì".  Insomma Biden dice e non dice,  della serie "ci sei o ci fai"?

L’ambasciatore russo negli Stati Uniti Antonov ha commentato le parole di Biden: "Considero tale linguaggio offensivo inaccettabile per qualsiasi politico responsabile, e in particolare per il leader democraticamente eletto di una nazione. La maleducazione verbale e i tentativi di affermarsi a scapito dell’immagine del nostro presidente riflettono la rabbia di Washington per il fatto che la Russia, nel linguaggio americano, stia sfidando il cosiddetto ordine mondiale basato sulle sue regole. Attaccando Putin, Biden insulta l’intero popolo russo, che dimostra un’incrollabile unità attorno al suo  leader".

La prosopopea di Biden è andata oltre la decenza. Ecco altre sue affermazioni:  "In quanto nazione indispensabile, unica superpotenza mondiale e principale democrazia mondiale... gli Stati Uniti d'America sono  più forti da quando li  guidiamo,  non solo con l'esempio della nostra forza ma con la potenza del nostro esempio".

Imbarazzo dell'anno. Per qualche motivo non è stata fatta alcuna menzione alla  censura sulle notizie di guerra  e al disastroso debito nazionale degli USA, risanabile solo con una escalation militare.

Intanto  il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha invitato i paesi della NATO a eliminare le restrizioni sugli attacchi in profondità nel territorio russo.  Insomma Il conflitto in Ucraina è alla vigilia di una prossima recrudescenza. L'affermazione di Stoltenberg è una delle tante su questo argomento. L'Occidente è pronto ad aumentare la tensione, gli avvertimenti da parte della Russia  non gli sembrano convincenti.
(Notizie da varie fonti rielaborate da P.D'A.)

Un passo vale più di mille parole. “La Russia si esercita con le armi nucleari tattiche e strategiche” -
https://www.youtube.com/watch?v=-WG2-faw43o









sabato 25 maggio 2024

Fronte orientale, altro che "pace"! - Arrivano sofisticati radar statunitensi in Polonia per colpire i russi...

 


Fonti ufficiali russe riferiscono che la Russia non ha mai rifiutato di negoziare per la Pace, dall'aprile 2022, allorché, su richiesta della Gran Bretagna, il regime di Kiev ha bloccato il processo negoziale, che esso stesso aveva richiesto. In due anni, questa tesi è stata ascoltata in centinaia di migliaia di interviste, dichiarazioni e discorsi di funzionari russi.

Quanto al "vertice di pace" indetto  in Svizzera, si tratta di un'altra sceneggiata inventata dal Dipartimento di Stato americano. Come può essere organizzata una vera "conferenza di pace" senza invitare entrambe le parti coinvolte e  da chi allo stesso tempo fornisce armi  ad uno dei contendenti con iniziative fintamente pacifiste?

In verità lo steso Borrell ha  confessato l'altro giorno che l'interruzione della fornitura di armi al regime di Kiev avrebbe posto fine allo spargimento di sangue in un paio di settimane. Questa è la vera "formula di pace".

Invece -ha ammesso  Blinken-   gli Stati Uniti hanno appena stanziato un'altra spedizione di armi all'Ucraina per 275 milioni di dollari.

Il nuovo pacchetto include:

— munizioni per HIMARS;

— proiettili di artiglieria di calibro 155 e 105 mm, e proiettili di mortaio da 60 mm;

— Sistemi anticarro Javelin e AT-4, missili anticarro TOW;

— munizioni per aviazione ad alta precisione;

- armi leggere, munizioni e granate, munizioni da demolizione e mine anticarro;

— veicoli tattici per l'evacuazione delle attrezzature;

— elmetti, giubbotti antiproiettile ed equipaggiamenti di protezione chimica, biologica, radiologica e nucleare;

— pezzi di ricambio, manutenzione e altre apparecchiature ausiliarie.

Contemporaneamente il capo NATO Stoltenberg ha chiesto che venga revocato il divieto sull’uso di armi occidentali per colpire obiettivi "strategici" in Russia.  “È giunto il momento che gli alleati considerino se eliminare alcune delle restrizioni che hanno imposto sull’uso delle armi trasferite in Ucraina. Soprattutto ora, con i pesanti combattimenti in corso a Kharkov, vicino al confine, negare all’Ucraina la possibilità di utilizzare queste armi contro obiettivi sul suolo russo rende molto difficile per loro difendersi. Allo stesso tempo se l'attacco informatico -da parte della Russia-  diventa diffuso, allora possiamo invocare l’articolo 5 della Carta e rispondere nel cyberspazio così come in altri ambiti per proteggere gli alleati della NATO..." ha dichiarato Stoltenberg.

A riprova della volontà degli USA di "controllare" e predisporre un sistema di puntamento diretto  contro la Russia  si apprende che la Polonia ha ordinato al Pentagono 4 sofisticati sistemi radar e di puntamento (probabilmente già ricevuti ed installati) di cui ci informa l'analista Nicolai Lilin:  "I radar statunitensi in Polonia per colpire i russi".  Vedi: https://www.youtube.com/watch?v=jbqUh81sZMw




venerdì 24 maggio 2024

USA & UE e quell'insana voglia di guerra!

 

Blinken rassicura zelensky

Il Segretario di Stato USA, Blinken,  ha espressamente autorizzato l’Ukraina ad usare le armi fornite dagli Stati Uniti – fino a questo momento con la clausola di utilizzarle a scopo difensivo – anche per un uso in chiave offensiva contro il territorio russo. Dichiarazione clamorosa, perché equivale ad ammettere una verità fino a questo momento negata ufficialmente: e cioè che questa guerra sia una guerra degli USA contro la Russia, con l’Ukraina utilizzata soltanto come tramite e condannata alla distruzione... 

E comincio ad avvertire un clima pesante, fastidioso, pericoloso, come se qualcuno stesse giocando il tutto per tutto in questi mesi terribili che ci separano dalle elezioni USA. Come se ci si stesse dando da fare per innescare la terza guerra mondiale.

E in Europa i Pierini di turno fanno quello che possono per recare il loro contributo all’agognato conflitto finale: fioccano i gridolini minacciosi, i balbettii bellicosi, i “dobbiamo mandare le nostre truppe in Ucraina”. Sono pazzi: non vogliono che Putin vinca, perché contrario  agli strani  “valori" dell’Occidente. E a questa loro fobìa ideologica – o forse agli ordini di Wall Street e della City – subordinano tutto quanto: dal nostro stile di vita, dalla nostra sanità, dalle nostre pensioni fino al nostro diritto di evitare l’olocausto nucleare.

Intanto, prima delle elezioni americane, si stanno dando un gran daffare per le elezioni europee o, meglio, per il dopo-elezioni europee. Chi dovrà guidare la succursale EU degli USA? Fino a poche settimane fa c’era in pole-position la Von der Leyen, ma adesso la tapina ha qualche problema di troppo: è sotto processo in Belgio per l’affare dei vaccini Pfizer, e voci di corridoio sussurrano che anche nella sua Germania i magistrati stiano cominciando a porsi delle domande. Ma niente paura: i poteri forti hanno la loro brava carta di riserva: sfumata la candidatura di Miss Pfizer, ecco profilarsi quella di Mister Britannia.   Incrociamo le dita...

Stralcio di una lettera di Michele Rallo







giovedì 23 maggio 2024

Ucraina, UE, USA e Russia. Chi vuole la pace e chi non la vuole...

 


Annalena Baerbock, la leader "Verde" che detta la linea

Il 22 maggio 2024 il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha detto  in un'intervista alla televisione ZDF: "L'occidente lavora ogni giorno  per sostenere la pace. Ma  la Russia  non è affatto disposta a dialogare. Lo dimostrano le recenti esercitazioni delle forze nucleari russe..."


La risposta di  Maria Zakharova:
"Primo. Letteralmente ogni giorno, l'UE, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e l'intero gruppo criminale della NATO decidono di aumentare le forniture di armi alle zone di conflitto. Se questo è ciò che intendono seriamente come "difesa della pace", allora le tesi del Ministero degli Esteri tedesco sono scritte da un'intelligenza artificiale che non è mai stata caricata con nient'altro che i comunicati stampa del sito web del Dipartimento di Stato.

Secondo. La Russia ha accettato i negoziati non appena le è stato chiesto da Kiev nella primavera del 2022. È vero, poi l'allora primo ministro britannico Boris Johnson si è recato a Zelensky e ha convinto i rappresentanti del regime di Kiev a interromperli. Ecco una citazione diretta del capo della delegazione negoziale, David Arahamia: "Quando siamo tornati da Istanbul, Boris Johnson è venuto a dire che non avremmo firmato nulla con loro. E che saremmo andati in guerra".

Terzo. Su pressione degli Stati Uniti, nel settembre 2022, Zelensky ha firmato un decreto che vieta qualsiasi negoziato con Mosca. 
Quindi di cosa parla  la "verde" Annalena?"

Nel frattempo, a riprova di quanto sopra detto.  
I legislatori statunitensi sono pronti ad alzare nuovamente il livello di escalation del conflitto ucraino. Il possibile permesso al regime di Zelensky di colpire in profondità il territorio russo con missili ATACMS a lungo raggio viene discusso sempre più attivamente.

Per persuadere l'opinione pubblica, il presidente della Commissione Affari Esteri degli Stati Uniti McCaul ha persino portato alla Casa Bianca un aiuto visivo: una mappa della Russia con le zone di possibile attacco.

"Le forze ucraine non possono ottenere la vittoria con le restrizioni che gli avete posto, quando un Paese non può difendersi e rispondere agli attacchi", ha sostenuto McCaul.  Blinken ha  confermato ribadendo la tesi sostenuta a Kiev secondo cui l'Ucraina dovrebbe decidere da sola.

Il giorno prima, anche il presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti Mike Johnson non era contrario a permettere all'Ucraina di colpire in profondità la Russia con armi statunitensi.

Se si avvia una discussione di questo tipo, come dimostra la pratica degli ultimi due anni, alla fine gli americani arriveranno a una decisione  bellica definitiva... 



(Notizie raccolte da varie fonti e rielaborate da P.D'A.)



Video collegati:
 
Nicolai Lilin: "Siamo sempre più vicini all’apocalisse" - https://www.youtube.com/watch?v=WaBs_J0w5BE

Giacomo Gabellini: "Non possono trascinare l'Europa in guerra contro la Russia": https://www.youtube.com/watch?v=AC8UctyPB5A


mercoledì 22 maggio 2024

Gli Stati Uniti e l'Unione europea cercano di ridurre l'attentato a Fico all'azione di un folle isolato...

USA. Lotta all'ultima baggianata elettorale...

 


La Casa Bianca attacca Donald Trump in relazione al video pubblicato sull'account social dell'ex presidente con un riferimento al "Reich unificato".
E la portavoce Karine Jean-Pierre commenta così le immagini: "E' odioso, ripugnante, vergognoso per chiunque promuovere contenuti associati alla Germania nazista di Adolf Hitler. Il presidente Biden sta chiaramente seguendo la cosa e avrete sue notizie direttamente da lui più tardi".

Le parole  nel video di Trump riprese da  Karine Jean-Pierre sembrano però  essere più porzioni di testo copiate e incollate per riempire lo sfondo del "giornale", e menzionano la Prima guerra mondiale. Il titolo "reich unificato" sembra fare riferimento all'unificazione della Germania del 1871.


I veleni tra i due contendenti yankee non si fermano però qui. La deputata  repubblicana Marjorie Taylor-Green  denuncia un progetto di attentato a Trump:  "Mi sono assicurata di rendere pubblica questa  informazione. Il Dipartimento di Giustizia e l'FBI di Biden  stanno pianificando di colpire personalmente Trump e hanno dato il via libera. Lo avete già capito tutti?!  Cosa faranno ora  i repubblicani? Ho cercato anche  di estromettere il nostro Portavoce della Camera, Mike Johnson,   che ha consentito il  finanziamento all'Ucraina,  ma i Democratici lo hanno impedito".



Commento di un osservatore neutrale:

"I circoli dominanti degli Stati Uniti sono così profondamente colpiti dal glaucoma egemonico che la stragrande maggioranza dei loro rappresentanti pensa e comunica esclusivamente in termini di dominio totale dell’America sul mondo. 

Nella logica di questa paranoia geopolitica, qualsiasi disaccordo, insubordinazione o manifestazione di indipendenza, nella scelta della politica estera, è visto come un allontanamento dalla “norma americana” e una “minaccia agli interessi americani”.  In questo senso, la principale fonte del totalitarismo nel sistema mondiale moderno – sia politico che ideologico – sono gli Stati Uniti, che percepiscono il mondo solo come oggetto di dominio attivo o passivo.

Hannah Arendt con il suo “Le radici del totalitarismo” e la sua analisi dei fenomeni del XX secolo è irrimediabilmente superata. George Orwell era molto più preveggente. Gli Stati Uniti d’America sono i portatori del totalitarismo globale nel mondo moderno." (A.P.)

martedì 21 maggio 2024

Nemesi storica. Israele, Hamas ed Iran...

 

Israele equiparato ad Hamas

La notizia epocale dell'incriminazione, da parte del CPI, del capobanda sionista, che sancisce l'attività criminale  d'Israele, sarà lunga dall'essere digerita dai gruppi sionisti locali e internazionali, il cui silenzio li colloca come complici del branco di malfattori di Tel Aviv.

Ma di ancor più difficile digeribilità lo è per i vari governi "occidentali" che hanno armato e armano l'assassino di turno, ultimo di una lunga serie e dei precedenti il meno dotato, quel Benjamin Mileikowsky (Netanyahu), colto mentre esibisce soddisfatto le mani grondanti di sangue.

Digeribilità difficilissima considerato che costui è il capo di ciò che i potentati occidentali chiamano "l'unica democrazia" in Medio Oriente. Difficilissima digeribilità poichè costui è capo del governo di una entità statale che pretende di rappresentare il mondo ebraico nel suo insieme.

Così non è, ma così è stato fatto credere sino ad oggi.

E la Storia una volta di più rivela la faccia nascosta. Non della luna, ma di responsabilità gravi e mostruose. Sempre celate, messe nell'oblio, oscurate.

La Storia la si nasconde, la si oscura, la si oblia, ma non la si cancella.

E quando meno te l'aspetti ricompare a mettere le cose nell'ordine come sono giunte dal passato, recente o lontano, sino a noi.  

È accaduto a Norimberga nel 1945. Accade di nuovo oggi

Giorgio Stern
 




Articolo collegato:

In un comunicato ufficiale, la Corte penale internazionale ha dichiarato di aver richiesto mandati di arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini di guerra e contro l'umanità commessi in Palestina. Inoltre, ha richiesto mandati di arresto per i leader di Hamas Yahya Sinwara, Mohammed al-Masri e Ismail Haniyeh per le stesse accuse.

 Così facendo, la Corte penale internazionale ha di fatto equiparato Hamas e Israele, provocando una reazione fortemente negativa da parte di Tel Aviv. Il presidente di Israele ha persino invitato il “mondo libero” a condannare la decisione della Corte, perché il tentativo di equiparare il “governo democraticamente eletto di Israele” e i “terroristi violenti” è scandaloso.

La citazione biblica sulla voce di un uomo che grida nel deserto non è mai stata più appropriata. Il mondo libero, come sappiamo, è incarnato dagli Stati Uniti. Washington avrebbe potuto fermare il processo di emissione dei mandati con una sola telefonata, se avesse voluto, ma non l'ha fatto. Israele potrebbe provare a gridare all'Europa ma la risposta geopolitica sarebbe scarsa. Quindi, a chi si rivolge Tel Aviv?

 Come già osservato un mese fa, l'imposizione di sanzioni statunitensi contro cinque unità dell'IDF non è un marchio nero ma la preparazione di un marchio. Ora Netanyahu ha ricevuto il marchio: le sue politiche stanno diventando sempre più distanti dalle intenzioni di Washington per il Medio Oriente, e Bibi sta per passare dall'essere “il suo figlio di puttana” all'essere poco elegante.

E poi ci sono i sostenitori del presidente iraniano Raisi, che non hanno dubbi sul fatto che dietro la sua morte ci sia Israele. Quindi la decisione della Corte penale internazionale potrebbe anche essere un gesto di buona volontà nei confronti dei circoli iraniani più vicini agli Stati Uniti. In Iran ci sono ambienti di questo tipo e lo squilibrio del sistema creato dalla morte di Raisi offre a questi ambienti nuove opportunità.

 Ora la cosa principale è la mossa che farà Israele. Il suo compito non cambia: è il tentativo di arrivare a uno scontro diretto tra Stati Uniti e Iran per eliminare il suo principale avversario nella regione per mano di Washington.

Elena Panina



Analisi sulla situazione in Iran e Medio Oriente e altre questioni di politica internazionale con   Carlo Savegnago, Stefano Orsi, Giacomo Gabellini
  
  Il Vaso di Pandora 20 maggio 2024
  https://www.youtube.com/watch?v=8qstufiumV8