martedì 28 giugno 2011

Carmelo R. Viola: "Fermare l'aggressione contro la Libia!"




Ante Scriptum
Condivido totalmente questo comunicato che segue. Io ho già scritto di assassinio su commissione e di gangsterismo mafioso. Vedo che c'è ancora qualche persona intelligente. io sono un sociologo tripolino e soffro nel vedere martellare la mia seconda patria del tutto gratuitamente e con un accanimento barbarico, che supera perfino gli Unni di Attila perché almeno quelli erano ancora più bestie che uomini. A 82 anni certe cose si sentono di più specie quando si ha il cuore esacerbato e ferito senza soluzione dalla perdita di una figlia. Sostengo in pieno la causa a favore di un Gheddafi, che guidava uno Stato tranquillo, molto sviluppato e con un tenore di vita certamente superiore al nostro.
Saluti fraterni.
Carmelo R. Viola

Altri articoli di e su Carmelo Viola:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=carmelo+viola

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Fermare l'aggressione!

La nostra guerra di Libia continua, nella piena illegalità con cui è cominciata.
L'abbiamo fatta sulla base di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che viola la Carta delle Nazioni Unite, perché la Libia non stava affatto minacciando la pace e la sicurezza internazionale.

L'abbiamo fatta sulla base di un'ondata di informazioni false che non sono state mai verificate: non c'erano i 10 mila morti, non c'erano le fosse comuni; non ci sono mai stati bombardamenti su manifestazioni civili.

Migliaia di missioni di bombardamento della Nato, cui noi partecipiamo, hanno già prodotto centinaia di morti di civili. Noi uccidiamo e non proteggiamo.
Siamo intervenuti in una guerra civile sostenendo una parte contro l'altra senza nemmeno sapere chi sono quelli che diciamo di sostenere.
E finanziamo la rivolta con decine di milioni di euro. Tutto questo non è nemmeno scritto nella risoluzione dell'Onu.

Senza nessuna legittimità noi puntiamo all'uccisione del capo di uno Stato sovrano. E questo assassinio, già eseguito contro uno dei suoi figli, viene pubblicamente auspicato e conclamato dai capi delle potenze occidentali di cui siamo alleati. Stiamo assistendo inerti a un ritorno alla barbarie.
La vergogna di questo atteggiamento infame deve essere distribuita equamente tra tutte le forze politiche italiane. Solo rare voci si levano a protestare. Il pacifismo è inerte e tace anch'esso.

Ma noi non possiamo accettare in silenzio tutto ciò. Non è in nostro nome che si uccide, violando ancora una volta la nostra Costituzione.

Noi non abbiamo voce, ma vogliamo parlare a chi è ancora in grado di ascoltare. Questa aggressione deve finire.

Primi firmatari:

Angelo Del Boca
Giulietto Chiesa
Massimo Fini
Maurizio Pallante
Fernando Rossi
Roberto Savio
Luigi Sertorio
Nicola Tranfaglia
Francesco Badalini
Marino Badiale
Monia Benini
Pier Paolo Dal Monte
Ermes Drigo
Carmelo R. Viola
Vittorio Amedeo Marinelli
Paolo D'Arpini

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