mercoledì 1 luglio 2009

Roma: La "democrazia altra", la "civicrazia" e la rotazione nel pubblico impiego - Commenti di Danilo D'Antonio

ROMA. "Nasce "Civicrazia", un movimento che spinge il cittadino ad essere
protagonista attivo della società. La rete civicratica, forte sostenitrice
della meritocrazia, è impegnata attualmente per l'istituzione dell'Autorità per la Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni".

E di seguito mi inserisco commentando:

Mi congratulerei volentieri per l'iniziativa. Se non fosse che state facendo il solito errore che fanno i progressisti retrogradi.
Il solito impegnarsi a CAMBIAR TUTTO per non CAMBIAR NULLA!

La Pubblica Amministrazione coincide esattamente con quel Bene Comune, quella Cosa Pubblica, quella Res Publica, che va periodicamente redistribuita affinché l'Italia possa essere una Repubblica di senso compiuto. Per la qual cosa istituire una "Autorità per la Trasparenza" è assolutamente controindicato in quanto avalla ancor più una PA anomala, scorretta, fuor di ogni logica e fuor del nostro tempo, che va invece riconsiderata nel suo stesso fondamento dell'assunzione a vita.

"Venti sono le associazioni guida: Adiconsum, Angels, Anida, Ass. Nazionale
Difensori Civici Italiani, Confindustria Servizi Innovativi, Dimensione
Europea, Exodus, Federazione Antiracket Italiana, Greenpeace, La Caramella
Buona, Lega Anti-Vivisezione, Lions, Movimento Consumatori, Movimento di
Volontariato Italiano, Organismo Unitario dell'Avvocatura, Telefono Amico,
Telefono Azzurro, Unione Coltivatori Italiani, Unione italiana Ciechi e
WWF".

Ed ancora:

"Fra gli organismi partecipanti si può contare, fra gli altri, sull'ordine
nazionale degli Psicologi, sull'ordine nazionale dei Giornalisti, sulla
Federazione Relazioni Pubbliche Italiane e sulla Conferenza Nazionale dei
Garanti dei Detenuti".

ATTENZIONE: siete così in tanti eppure così scarsi ad avvedervi di come stanno realmente le cose? Com'è 'sto fatto? Verrebbe quasi da pensare che non vogliate cambiare le cose più di tanto.

Perché, ebbene sì: redistribuendo le funzioni, i ruoli, i poteri, nonché i redditi della Pubblica Amministrazione, facendo quindi scomparire la mafia degli statali, la mafia dello statalismo, le cose cambierebbero profondamente anche per la maggior parte di voi. Innanzitutto con una gestione collettiva, che si rinnova regolarmente, della PA non nascerebbero più i problemi che hanno causato la nascita di tante associazioni italiane. E poi perché quelle funzioni che comunque rimarrebbero necessarie e di reale interesse collettivo, e che alcuni di voi vanno oggi a svolgere volontaristicamente, diverrebbero invece normali attività comprese all'interno della P.A. stessa, quindi regolarmente pagate, com'è giusto avvenga, e regolarmente redistribuite anch'esse, per evitare cricche e mafie associative.

Non serve inventare l'ennesimo nome, stavolta pure brutto: "civicrazia". C'è già il bel concetto e la bella parola Repubblica che va adeguatamente sviluppato per permettergli di soddisfare le nostre moderne esigenze.

«Gli appartenenti alla coalizione diffondono- si legge sul sito
www.civicrazia.org - i valori della Civicrazia intesa come "democrazia del
cittadino", ossia l'idea che democrazia non sia soltanto scegliere
liberamente il proprio governo, ma anzitutto vedere riconosciuti i propri
legittimi diritti di singolo cittadino, anzitutto nei confronti dello
Stato e della Pubblica Amministrazione».

"Ciò che muove l'adesione a Civicrazia- dicono dall'associazione- è lo
"spirito civicratico", l'attenzione al bene comune, e la condivisione del
valore fondamentale del cittadino protagonista. La Rete Civicratica è
costituita da 24 selezionati responsabili di tutte le realtà che
aderiscono per dialogare permanentemente con i parlamentari per conto
delle associazioni e di tutti i soggetti correlati. Sono molte le
iniziative che Civicrazia promuove anche attraverso un libro intitolato
La Svolta".


Eh no!
E' troppo vago e manca il punto focale, la questione prioritaria su tutte. Ma dove vivete? In quale epoca vivete? Prendete finalmente coscienza che lo Stato, sarebbe a dire l'accentramento di potere nelle mani di una elite, è defunto la bellezza di 63 anni fa! Con l'avvento della Repubblica si sarebbero dovuti redistribuire periodicamente non solo i poteri di governo ma anche i milioni di fondamentali ruoli pubblici! Questo non è accaduto solo perché coloro i quali ce ne avrebbero dovuto informare, i professori, le professoresse, i docenti, i ricercatori, gli emeriti, sarebbe a dire coloro che erano deputati all'avanzamento della cultura e della società, erano essi per primi degli statali. Così non hanno voluto rinunciare ai loro indebiti privilegi ottocenteschi e se ne sono rimasti zitti zitti sperando di farla franca!

Ma oggi questo sporco gioco è stato scoperto. Ed oggi le vostre tangenti, non centrali e nebulose, non focalizzate idee ed iniziative sono divenute vecchie, decrepite, arcaiche. Esse vanno immediatamente e totalmente sostituite con le moderne e pregne idee e finalità di una GESTIONE COLLETTIVA del BENE COMUNE, sarebbe a dire di una partecipazione popolare nella Pubblica Amministrazione.

«IL CITTADINO NON E' UN SUDDITO»

La trasparenza e la tutela dei diritti dei cittadini sono i principi
ispiratori dell'azione di Civicrazia. Tra le tante battaglie anche quella
per l'istituzione del difensore civico nazionale, figura prevista in molti
Stati ma non ancora in Italia. L'obiettivo attuale per il quale l'associazione è in prima linea è l'istituzione dell'Autorità per la Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni.

L'unico modo per un cittadino di non essere suddito, non solo in Italia ma in tutto il mondo, è quello di godere di una piena partecipazione ai milioni di importanti, primari ruoli della Pubblica Amministrazione del proprio Paese. Il miglior modo per controllare lo svolgimento delle funzioni di quest'ultima è quello di esserne parte. In questo modo non avremo più alcun bisogno di difensori, perché ci difenderemo da soli!

Basta con la nascita di organismi tangenti a quelli che dovrebbero invece essere buttati definitivamente giù e rifatti da capo.

REPUBBLICA DEMOCRATICA VUOL DIRE INNANZITUTTO PARTECIPAZIONE.
CON LA P.A. A VITA NON C'E' NE' REPUBBICA NE' DEMOCRAZIA!

Cercate di capirlo: la vostra civicrazia rallenta per l'ennesima volta l'evoluzione sociale.

Andiamo direttamente al punto focale, lì dove tutto s'ingarbuglia: lo statalismo, la casta e mafia statale, l'assunzione a vita nei ruoli della Repubblica, e provvediamo come ci viene richiesto da ogni logica e filosofia: http://Equo-Impiego-Pubblico-a-Rotazione.hyperlinker.org

In questo modo anche l'associazionismo, un fenomeno giudicato ben più positivo di quel che effettivamente è, potrà essere rivisto nel suo fondamento: l'associazione, gruppo o che altro che prende i soldi pubblici, della collettività, sia rigorosamente organizzato a rotazione. Chi vuol fare una associazione privata, con denaro privato, se la faccia come gli pare. Ma l'associazione che prende denaro pubblico, cinque per mille e quant'altro, sia rigorosamente a rotazione!

In modo che i cittadini, quei cittadini che vi stanno tanto a cuore, possano partecipare, essere parte di quelle attività che oggi sono invece al di fuori del pubblico dominio.


Danilo D'Antonio

(Membro della Rete Bioregionale Italiana)

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