venerdì 10 luglio 2009

Ancora sul risparmio cartaceo e sull'esperimento di riciclo merce usata a Spilamberto di Modena

Caterina Regazzi ha scritto:

Caro Paolo o Saul (anche tu doppio nome!), ti ho seguito un po' meno in questi ultimi giorni, ho molto da fare (ma cosa concludo, poi?...... boh!). Mi è molto piaciuta la tua descrizione del "riciclo" della carta, beh, io a questo non ci arrivo, ma anch'io nel mio piccolo cerco di limitare i consumi e di favorire il riciclaggio. Forse se tutti facessimo qualche piccolo gesto la terra sarebbe meno inquinata e ci sarebbero più risorse per tutti. Ho idea però che a livello globale i consumi siano anche inconsapevolmente così "smodati" che i nostri piccoli gesti siano meno che un granello di sabbia nell'universo..........

Ieri sono rimasta molto ben impressionata da un'iniziativa intrapresa dal mio comune (Spilamberto di Modena) e che ti voglio descrivere (sicuramente ci sarà anche in altre realtà).

Da un paio di mesi è stata inaugurata la nuova "isola ecologica" e fin qui niente di nuovo. Avevo una stampante non più utilizzata anche se ancora funzionante eho pensato di portarla là dopo aver cercato inutilmente qualche canale per farla avere a qualcuno che poteva averne bisogno.... mentremi recavo all'isola ecologica pensavo che spesso capita di portare o di buttare delle cose che non ti servono più ma che possono servire a qualcun'altro e mi chiedevo se non si potesse creare uno spazio per accogliere questi "oggetti"......... manco mi avessero letto nel pensiero..... è proprio quello che ho trovato. Arrivi con la tua "merce", la depositi, poi questa viene controllata e prezzata. Una specie di negozio dell'usato. Il ricavato viene usato per programmi di aiuto allo Sri Lanka (in questo paese c'è una grossa comunità di cingalesi abbastanza ben integrati). Va be' scusa se mi sono dilungata, ti saluto affettuosamente.
Katia o Caterina

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Cara Caterina, che bello ricevere la tua letterina....
Sì, mi sono dato anch'io un doppio nome... anzi praticamente ne ho sempre avuti due... da ragazzo mi facevo chiamare Max e Paolo, da grandicello, Paolo e Roberto, da vecchio, Paolo e Saul.

La tua lettera è senz'alto utile per la causa e la pubblico qui sul blog in modo da ampliare il discorso. Per quanto riguarda il "granello di sabbia" nel deserto, ti invito a leggere sul blog di Saul Arpino la bellissima poesia di Li Kuang Su "Non dite che siamo pochi..." (http://saul-arpino.blogspot.com/2009/07/non-dite-che-siamo-pochi.html).

L'esempio di Spilamberto è un ottimo esempio... pensa che era proprio l'idea che venti anni fa abbiamo lanciato con Verdi Ambiente e Società di Stefano Zuppello e Guido Pollice in un incontro tenuto al cinema Florida di Campagnano di Roma, ho ancora le foto e c'era pure "Masaniello" Giovanni Hermanin di Legambiente Lazio... peccato che poi quando è diventato assessore alla Regione Lazio si sia convertito agli inceneritori... ne voleva fare uno proprio qui nella valle del Treja, di cui mi hai mandato la foto di quel variopinto campo fiorito....

Guarda che stiamo organizzandoci per la gita a Viterbo del 3 settembre, hai visto l'appuntamento?
http://www.circolovegetarianocalcata.it/2009/07/09/viterbo-proposta-per-la-costituzione-di-un-comitato-per-promuovere-la-cultura-laica-le-pari-opportunita-ed-i-diritti-civili-lettera-aperta-di-peter-boom-e-paolo-d%e2%80%99arpini/

Spero che tu ci sia....

Il 25 e 26 luglio sarò a Pratale in Umbria, vado a trovare la cara amica sciamana Etain Addey, credo ti farebbe piacere conoscerla...

Saluti a te, Paolo D'Arpini

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