Ecco, un mio commento sull'articolo che segue...
Vorrei raccontarvi come a titolo personale io abbia risolto il problema del riciclaggio cartaceo. L'amica Antonella Pedicelli mi ha inviato un articolo (vedi sotto) sul tema della "carta igienica" ed in effetti mi ero già occupato di questo argomento, allorché le raccontai di come risolvo il problema della "pulizia". In primis quando sono all'aperto il che capito spessissimo utilizzo alcune foglie secche (ma morbide) presenti sul terreno e successivamente un po' d'acqua per risciacquare la parte (come si usa in tutto l'oriente e l'Africa).
Se invece sono in casa, ho l'abitudine di conservare i fazzoletti di carta già usati (almeno per 10 volte) e poi infine utilizzati per quello scopo... oppure conservo i tovaglioli del bar quando vado a far colazione o di qualche pizzeria se vado a mangiare una pizza e li uso poi sempre allo scopo. In tal modo ho eliminato completamente l'acquisto di carta igienica. per quanto riguarda invece il riutilizzo dei giornali, che ancora raramente acquisto, non c'è problema... vanno benissimo per accendere il fuoco o per incartare qualcosa.
Per i libri, che a volte mi regalano, se dopo averli letti non ritengo utile conservarli, li passo a mia volta a chi ritengo possano piacere oppure li do a qualche biblioteca od al giro dei libri che vengono abbandonati nei luoghi pubblici per la lettura dei passanti.
Resta solo la carta inutile delle confezioni alimentari acquistate in negozio o simili, in quel caso se si tratta di bustine di carta riusabili (quelle del pane o simili) le conservo per il riuso, se si tratta di cartoni e scatole, che non posso proprio riutilizzare brucio tutto infine nel camino o nella stufa. Ovviamente faccio del mio meglio per evitare prodotti con molto imballaggio.... prevenendo a monte il problema.
Paolo D'Arpini
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