Con buona Pace per Stoccolma...
Premio Nobel per la Pace. L'avevano già dato ad "uncle Tom" Obama. Allora in via preventiva, tanto per incoraggiarlo. Non servì.
Ora vengono attribuiti a due giornalisti. Una è statunitense/filippina, l'altro, russo. La prima, Ressa, giornalita dai trascorsi coraggiosi, ha subito nelle Filippine diversi processi e una breve detenzione. Il secondo, Muratov, noto per inchieste e attività politica di opposizione al Governo Russo, non ha avuto alcun danno per la sua attività.
Rimane da notare che a Stoccolma forse non hanno mai sentito parlare di Julian Assange, Edward Snowden, Chelsea Manning.
Eppure Assange è ricercato dagli Stati Uniti per rivelato notizie di enorme calibro concernenti i complotti mondiali orditi dai potentati occidentali. Per questo Assange giace in una prigione britannica a "carcere duro". Per le sue condizioni fisiche è in pericolo di vita.
Snowden, ex agente della CIA, ha rivelato i piani criminali messi in atto dal suo "datore di lavoro", ricercato dagli Stati Uniti, ha trovato rifugio in Russia dove ora abita.
Manning, militare statunitense, per aver rivelato i crimini commessi in Iraq dal "suo datore di lavoro" è stata per più di otto anni in carcere negli Stati Uniti in condizioni considerate lesive dei diritti umani.
Tutto questo con buona pace dei premiatori di Stoccolma.
Giorgio Stern
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