mercoledì 13 ottobre 2021

Il problema del governo Draghi: "Di fuffa in truffa.."

 


Alla luce della storia di Mario Draghi, quella che gli ha meritato l'incarico dalla Cupola, prima mondiale (Goldman Sachs), poi europeo, infine romano, difficilmente ci fermeremo allo sconquasso "fascista" della CGIL con relativa riabilitazione del più tenero e remissivo sindacato mai visto. E con parallelo discredito riservato alla manifestazione, l'11 ottobre 2021, dei sindacati di base, con un milione di scioperanti e dimostranti in tante città. I quali condividevano con i manifestanti di Piazza del Popolo, quelli veri, giusti sebbene ingenui rispetto a chi convocava, la lucida consapevolezza di cosa intendesse questo Green Pass (ahimè, non di quanto intendessero di identico virus e vaccino). Un'identità digitale a uso di controllo totale, verde come il veleno del cobra, nero come la feccia iperfascista che lo ha concepito in concorso con l'Europa, dove tutti i dati finiscono nel panopticum dell'oligarchia autocratica. Da noi c'è un parlamento che lascia fare, è voltato verso il muro, dato che la finestra non c'è. A Strasburgo c'è un parlamento più vivace, sa fare benissimo le standing ovation.

Non ci sono solo le turbe sparse di coloro che risalgono l'abisso in cui sono stati scaraventati dal dicembre 2020 in poi. C'è la classe lavoratrice scampata a Corso Italia 25 grazie a  USB, Cobas,  Cub che, per una volta, sono stati capaci di farsi sentire dal paese con voci unite. Unite contro il cappio verde e l'olocasuto del lavoro che ne discende. E gli facciamo grazia di aver capito poco della componente farmaceutica. Quello che fatalmente manca ai nostri portali e ai nostri gruppi di resistenza, per quanto validi, è l'unità che s'è vista in questo sciopero. Un'unità che ci auguriamo in crescita, grazie alle inenarrabili cazzate che fanno quelli là, nel loro delirio di onnipotenza e grazie anche ai fatti insopprimibili che, come spifferi, passano per le crepe e ci svelano una strategia che ci vuole morti, in un modo o nell'altro.

Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/




Commento di Jure Eler: "Come ha ben detto Giorgio Agamben (e tanti altri con lui e prima di lui, da Ugo Mattei a Diego Fusaro): il vaccino serve a introdurre il green pass, ovvero la schedatura elettronica. Nessuna funzione sanitaria. Quindi, dico io, vaccinatevi pure, fatevi un tampone se vi cola il naso o ve lo richiede il Padrone, ma rifiutate il GP, il QrCode, la schedatura neo-nazista: il nocciolo della questione, lì sta. E se con un tampone negativo, o vaccinati, non vi fanno lavorare perchè non esibite il lasciapassare, andate da un bravo avvocato. Resistenza sempre..."

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