La scena si svolge davanti al negozio di parrucchiere dove si serve mia moglie. Stavo
parlando con un signore sulla sessantina, mentre anche lui aspettava la
moglie, quando a un certo punto se ne esce con questa perla di
buonsenso: «Giovanotto, mi sta chiedendo perché ho fatto il green pass?
Perché il green pass vuol dire libertà!»
Ecco,
dopo questa frase mi si è annebbiata la vista. Lui ha continuato a
parlarmi, ma io non ero più auto-cosciente, ero sceso al livello di
consapevolezza di un qualunque giornalista sportivo!
«Prima
mi sentivo uno schiavo» continua il nostro Martin Luther King «Qui non
posso andare... qui non so nemmeno se si può entrare... fra un po’ non
si potrà nemmeno viaggiare sui treni. Mi sono fatto due punture ed è
tutto finito! Io almeno torno alla vita di prima, gli altri facciano
quello che vogliono!»
«Il
green pass vuol dire libertà...» ripeto io lentamente, come se mi fossi
appena rialzato dopo essere stato investito da un camion. Capite che
quando le persone iniziano a ragionare in questo modo, il Sistema si è
già fatto strada nelle loro sinapsi e le ha conquistate.
Una volta che è avvenuta questa “inversione di pensiero”, non è più possibile compiere un’opera di convincimento, in quanto tutta la realtà comincia ad essere percepita al contrario.
Per esempio, chi vuole provare a restare libero... diventa automaticamente causa della tua schiavitù; chi vuole provare a restare sano, evitando di farsi iniettare sostanze sperimentali... diventa automaticamente causa della tua malattia!
Una volta che è avvenuta questa “inversione di pensiero”, non è più possibile compiere un’opera di convincimento, in quanto tutta la realtà comincia ad essere percepita al contrario.
Per esempio, chi vuole provare a restare libero... diventa automaticamente causa della tua schiavitù; chi vuole provare a restare sano, evitando di farsi iniettare sostanze sperimentali... diventa automaticamente causa della tua malattia!
Come
ho scritto in alcune lezioni private, la fine di un ciclo storico è
caratterizzata da un impoverimento generale dell’intelligenza, da un
decadimento della moralità e da un fenomeno detto “capovolgimento della
visione” o “inversione del pensiero”. Comincia cioè ad essere utilizzata
una “logica al contrario”, senza che le persone se ne rendano conto,
esattamente come è descritto in quel libro capolavoro che s’intitola:
1984. [...] Le eccezioni ci saranno sempre, ma per quanto concerne la
folla... non c’è modo di arrestare questo processo di decadimento, se
vogliamo poi giungere a una nuova Età dell’Oro. È una questione di
completamento dei cicli evolutivi.
Tratto da "1984", di George Orwell:
"Sapere
e non sapere; credere fermamente di dire verità sacrosante mentre si
pronunciavano le menzogne più artefatte; ritenere contemporaneamente
valide due opinioni che si annullano a vicenda; sapendole
contraddittorie fra di loro e tuttavia credendo in entrambe, fare uso
della logica contro la logica; rinnegare la morale proprio nell'atto di
rivendicarla; credere che la democrazia sia impossibile e nello stesso
tempo vedere nel Partito l'unico suo garante; dimenticare tutto ciò che
era necessario dimenticare ma, all'occorrenza, essere pronti a
richiamarlo alla memoria, per poi eventualmente dimenticarlo di nuovo. Soprattutto,
saper applicare il medesimo procedimento al procedimento stesso. Era
questa, la sottigliezza estrema: essere pienamente consapevoli
nell'indurre l'inconsapevolezza e diventare poi inconsapevoli della
pratica ipnotica che avevate appena posto in atto. Anche la sola
comprensione della parola "bipensiero" ne implicava l'utilizzazione."
«Lei
mi fa tanti discorsi sulla libertà» continua il nostro Gandhi davanti
all’ingresso del parrucchiere «ma di quale libertà stiamo parlando, se
poi non posso nemmeno entrare in un museo o in un cinema? Quando avremo
tutti la carta verde sarà una liberazione, perché potremo tornare tutti a
fare le cose di prima».
Vedete? Questa è l’INVERSIONE DEL PENSIERO di cui vi sto parlando: la schiavitù diventa libertà, la debolezza diventa potere, arrendersi diventa vincere.
A
questo punto l’aspetto sanitario non c’entra più nulla. Quelli che
accettano di fare la carta verde non sono interessati a combattere un
virus, bensì ad acquisire uno status sociale con minori limitazioni
della loro libertà. Sperano, in questo modo, di potersi comprare una
fetta di libertà, quando invece stanno inviando all’autorità un segnale
contrario, perché se il Sistema si accorge che funziona... lo rifà.
Ovviamente, quando parlo del Sistema, non mi sto riferendo ai nostri
quattro politici rintronati, ma a coloro che dispongono della finanza
internazionale... e quindi governano davvero, tenendo gli Stati per le
palle attraverso il debito pubblico.
Sto
parlando di coloro che hanno ideato e messo in atto un espediente
sanitario, per ottenere degli scopi che sono finanziari, sociali e
politici. [...]
"L'incapacità
di comprendere salvaguardava la loro integrità mentale. Ingoiavano
tutto, senza batter ciglio, e ciò che ingoiavano non le faceva soffrire
perché non lasciava traccia alcuna, allo stesso modo in cui un chicco di
grano passa indigerito attraverso il corpo di un uccello." (1984, di
George Orwell)
Salvatore Brizzi
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