Presso la scuola “De
Amicis” (V. Emilio Bianchi) di Viterbo, giace una canna fumaria in
eternit (amianto) rotta ed abbandonata in un cortiletto interno sul quale
si affacciano finestre utilizzate dai giovanissimi frequentatori della stessa.
Ci sarebbe addirittura un lato divertente
della vicenda, se questa non fosse di per sé di una gravità estrema, poiché la
testata (che poi ha corretto l’articolo) in un primo momento aveva riportato la
storia mal interpretando il titolo dato al post della mamma Alessia Brunetti,
che ironicamente aveva scritto “finalmente messa in sicurezza la canna”
riferendosi al nastro biancorosso apposto responsabilmente dal corpo docente
alle finestre per evitare che qualcuno, affacciandosi, respirasse polveri di
amianto.
Eh si, perché purtroppo la canna non è
assolutamente stata messa in sicurezza, giace ancora lì, rotta, nel
cortiletto di una scuola al centro di Viterbo, frequentata da bimbi dai 3 anni
in su.
Chi avrebbe dovuto, già dal lontano 2013,
intervenire?
Non la scuola, ma, per quanto risulta,
il Comune.
La canna fumaria in questione era
infatti stata “mappata” dalla AUSL già nel 2013 nell’ambito di un apposito
programma di rilevamento manufatti in amianto e la scuola aveva
conseguentemente informato il Comune, che avrebbe dovuto attivare, come da
normativa vigente, dei periodici controlli (all’epoca il manufatto non era
rotto).
Nessun controllo è stato però fatto e la
scorsa estate la canna si è rotta a seguito di lavori effettuati, esponendo
all’aria la parte interna in amianto e divenendo pericolosa per la salute.
Ad oggi ci risulta che la scuola abbia
informato e sollecitato il comune con comunicazioni scritte per ben 6
volte.
Inoltre, come se non bastasse, anche un
consigliere ha fatto una interrogazione al riguardo il 13 Dicembre
ricevendo assicurazione che si sarebbe intervenuti immediatamente.
Come visto, però, nulla è accaduto.
Ci riproviamo dunque ora, come genitori
preoccupati e indignati, ad alzare nuovamente l’attenzione su questa gravissima
situazione, sperando che, laddove hanno fallito le vie previste da uno stato
civile, possa arrivare la potenza dei social e dei media.
Sollecitiamo con forza i nostri
amministratori a porre fine a questa vergogna e fare ciò che da tempo avrebbero dovuto fare,
preoccupandosi del benessere dei nostri bambini che già sono stati
colpevolmente esposti, ricordiamolo, a rischi per la propria salute derivanti
dall'inalazione di polveri di amianto.
Chiediamo inoltre al nostro primo
cittadino, vista la
gravità ed urgenza della situazione data dalla contingenza dell’anno scolastico
in corso di voler provvedere immediatamente in via d’urgenza onde evitare
gravi ripercussioni e ci rendiamo sinora disponibili ad un eventuale incontro
ritenuto necessario.
Emanuele Rinaldi
rappresentante sezione “A” in nome e per conto dei genitori
scuola “Centro Storico”
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