La Patria, possesso di pochi, non è Patria di tutti, anzi questa nefandezza ne trasgredisce l’estensivo e vero pensiero di terra di tutti i natii.
La Patria non è casa solo per benestanti perché in questo modo essa è luogo di sofferenze per tanti, infatti, i ricchi, al fine di soddisfare le proprie ingordigie, specialmente oggi nell’epoca delle macchine tecnologicamente avanzate lasciano che il popolo muoia di guerre e d’inedia.
Però, attraverso la menzogna lanciata dalla complice stampa il Potere afferma per comodo: “Questa è la nostra Patria, la Patria di noi tutti qui natii", ma intanto tiene per sé ogni cosa, ogni produzione, e il popolo non ha lavoro e sostentamento economico pur producendo tutta la ricchezza della nazione.
Eppure il popolo ha sostenuto la Patria, l’ha nutrita più di quelli che se ne sono appropriati con leggi di favore da loro stessi create per tutelarsi nella propria frenesia di possesso, e questo ha distrutto il concetto di Patria ambiente di tutti i natii.
Così, se non hai niente, la razza padrona con le proprie leggi ti farà sentire estraneo nella tua Patria, e ti colpirà anche con altre leggi che ti costruiranno intorno per costringerti a credere la Patria casa “dell’homo homini lupus”.
Tutto questo non è Patria.
Per leggi inique, l’essere a casa per qualcuno non è più essere a casa per il popolo.
La Patria, deve capire il Potere, non è solo il luogo in cui si parla con la stessa lingua, o si schiamazza con gioia o dolore, o dove si cammina per via senza essere uccisi.
La patria è il luogo dove il popolo vive, è la casa dove esso può lavorare e guadagnarsi onestamente da vivere secondo necessità e giustizia.
La Patria è il luogo dove i cittadini non sono sfruttati, perché, se essi sono oppressi, vuol dire che qualcuno ruba, e se qualcuno ruba, la Patria non è di tutti in giusta misura.
L’Italia d’oggi non è più Patria degli italiani e non più è la loro casa, la migliore prova di questa verità sta nel fatto che decine di migliaia di famiglie con i loro bambini stanno male e devono spostarsi lontano per cercare lavoro, ma più spesso devono “aspettare Godot” perché migrare è una spesa non compensata da salari imposti da corrotti padroni che presto vorranno anche il ritorno alle gabbie salariali.
E tutto questo è vero, lo sanno i ladri che usano la Patria per i loro interessi, e lo sa il Popolo che alla fine si stancherà con corsa a forche e forconi.
Fate sapere al Berlusconi del malessere del popolo d’Italia, e ditegli che tutti quelli che in ogni tempo si sono sollevati, monarchici e anti monarchici, anarchici, fascisti, comunisti, nazionalsocialisti, neofascisti, post comunisti … hanno sempre avuto ragione nel farlo, proprio perché la Patria è di tutti i cittadini in maniera eguale… e il popolo non è bue!
E’ tempo che tutte le forze logiche del Paese, d’ogni Paese, con tutti i loro popoli si uniscano per creare un nuovo corso di pensiero in cui l’Uomo sia considerato con la dignità che gli spetta, senz’alcuna manipolazione per renderlo succube d’indimostrabili idee fideiste religiose che furono, e ancora sono, il primo baluardo dietro cui si schiera il Potere.
Kiriosomega & Lavinia
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