Caro Paolo.
Ti ho raccontato cosa mi è capitato sabato al lavoro? Niente di eccezionale perchè è una cosa che capita spesso, ma, come in tutte le cose, se non ti fermi a guardare solo il particolare, ne puoi ricavare qualche insegnamento. Ha chiamato un allevatore per dire che aveva due bovine adulte morte in stalla e tre vitelli, sempre morti. Devi sapere che, da quando è venuta fuori la BSE o "malattia della mucca pazza", tutti gli animali morti in allevamento di più di una certa età (fino a poco tempo fa erano 24 mesi, ora sono stati portati a 48) devono essere esaminati per questa malattia. Anche al macello, sugli animali di più di una certa età (non ricordo lì quanto deve essere) fanno lo stesso esame.
Quindi sabato mattina me ne sono partita dall'ufficio con la mia attrezzatura per tagliare la testa della vacca che aveva più di quattro anni. Non è un lavoro che io personalmente faccio spesso, di solito i miei colleghi maschi lo fanno loro, ma sabato c'ero solo io.
Sono arrivata in stalla, questa è una delle "più belle stalle" del mio territorio, sono circa 800 animali, tra i più selezionati, a stabulazione libera con cuccette, e il personale che le accudisce è costituito da una famiglia di indiani sikk, con padre, madre e diversi figli, molto simpatici. Uno dei ragazzi è venuto ad aiutarmi e mi ha chiesto un po' di cose ed io a lui. Gli ho chiesto qual'era stato secondo lui il problema e lui mi ha risposto che, dato che era molto freddo, l'acqua era quasi gelata e le bovine non bevevano volentieri, ma continuavano a mangiare e quindi si erano "bloccate", cioè avevano smesso di ruminare. Io avevo avuto un'altra versione e cioè che nell'alimento che era stato somministrato e che era stato controllato aprendo l'addome ancora pieno, c'era della terra e che questo aveva provocato il blocco della ruminazione e poi la morte.
Tra le varie cose che si usano nell'alimentazione del bestiame (e le usano in questo allevamento) ci sono le polpe di barbabietola, cioè il residuo della lavorazione dello zucchero e, dato che attaccata alle barbabietola, specie se prima della raccolta ha piovuto, c'è della terra, questa poi finisce nelle polpe. Un amico che ha lavorato negli zuccherifici mi ha raccontato che quando un agricoltore porta le barbabietole allo zuccherificio su una piccola partita ci fanno una specie di controllo, spazzolando le barbabietole e vedendo quindi che percentuale di terra c'è, anche perchè vengono pagate di più o di meno secondo la qualità.... ma di certo anche quelle con molta terra alla fine vanno per l'alimentazione del bestiame.
Allora mi sono chiesta se dovevo o potevo fare qualcosa e il mio collega mi ha detto che non dovevo interessarmi, che sono "cose loro"....... Io comunque una telefonatina a quest'allevatore gliela farò e cercherò di capire, con lui, se si possono evitare questi episodi (anche nel suo interesse......). Come al solito se ci si pensa si viene toccati da qualcosa che ti porta a pensare se possiamo incidere in qualche modo per migliorare la condizione di esseri viventi che fanno quello che è nella loro natura (mangiare per produrre latte, in questo caso) e che di solito coincide anche con l'interesse dell'allevatore. Questi animali, pur stando male, avevano le mammelle gonfie di latte .......
Il ragazzo che mi aiutava mi ha chiesto qualche spiegazione, credo che loro, col loro credo religioso, vivano particolarmente male questi episodi, poi mi ha ringraziato......... ho detto e fatto quel che potevo.
Margherita De Vecchi
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