"Grandi speranze" ma pochi risultati pratici a Jeddah, e non poteva essere altrimenti: se i termini proposti da Stati Uniti e Ucraina sono quelli della dichiarazione congiunta (che riporto in fotoin calce) e non ce ne sono altri che non sono stati resi noti, ci sono poche speranze che possano essere accettati dalla Russia.
Prevedono in primo luogo un cessate il fuoco di 30 giorni rinnovabile secondo la volontà delle parti e, soprattutto, la ripresa dei rifornimenti statunitensi e della condivisione dell'intelligence, sembrerebbe di capire indipendentemente dal raggiungimento di un accordo tra Russia e Ucraina. Se a questo aggiungiamo che i rifornimenti e l'intelligence UE continuano e continueranno, non è possibile ipotizzare che la Russia possa accettare termini del genere che sarebbero, sostanzialmente, una specie di Minsk-3 che consentirebbe all'Ucraina una pausa per riorganizzarsi, rimettere in piedi linee logistiche e rete energetica, aumentare la produzione di droni in fabbriche che non potrebbero essere attaccate, organizzare nuove difese a ridosso del fronte, eccetera.
A meno che non ci siano altri accordi e garanzie già concordate tra le leadership statunitense, russa e ucraina (Trump ha parlato di un "major meeting" con i russi domani, forse ci saranno contatti già oggi e secondo alcuni rumors una conversazione tra Trump e Putin venerdì), che diano già per acquisite la neutralità futura dell'Ucraina, l'assenza di garanzie di sicurezza fornite dagli USA, la fine progressiva delle sanzioni, il riconoscimento dei territori conquistati e l'assenza di forze occidentali nel paese a qualunque titolo, non si vede come la Russia potrebbe essere d'accordo con quella che, a quanto si legge, è una manovra a esclusivo vantaggio dell'Ucraina - e questo al di là di una serie di questioni pratiche a partire da quella nient'affatto trascurabile di chi vigilerebbe sul rispetto del cessate il fuoco.
Francesco Dall'Aglio
Altro intervento:
Gedda: ennesima farsa a stelle e strisce!
A quanto pare Trump e Zelensky hanno raggiunto una specie di accordo. Sostanzialmente questo accordo prevede che l'Ucraina e tutte le sue risorse vadano in mano a Trump e soci mentre lui pressa Mosca per accettare un cessate il fuoco di 30 giorni.
Ora qua escono allo scoperto alcune cose, soprattutto da parte dell'amministrazione Trump. La prima è che l'Ucraina è troppo importante dal punto di vista strategico e al netto delle dichiarazioni di facciata o delle sceneggiate, non gli taglieranno la spina da un giorno all'altro. Infatti hanno appena ufficializzato che riprenderanno la fornitura di armi e di intelligence per Kiev. Le dichiarazioni di Trump si sono rivelate essere solo una pura propaganda per i suoi cittadini negli Stati Uniti. Questo perché la Russia non accetterà mai un cessate il fuoco provvisorio, specie di 30 giorni. Dovrebbero essere dei folli! Si sono già bruciati accettando gli accordi di Minsk a suo tempo, disattesi totalmente dall'Ucraina e da chi li doveva garantire dalla parte Europea.
La Russia vuole un accordo finale, che preveda l'allontanamento della Nato da Mosca e quindi dall'Ucraina e dalla Georgia e l'autonomia totale per il Donbass. Della Crimea non ne parliamo. Il fatto che questo accordo sia l'ennesimo accordo volto a sovrastare o sottomettere la Russia, lo dimostrano le dichiarazioni dei sottosviluppati dell'UE, a partire da Von der Leyen, Meloni, Macron, Costa e compagnia per finire con il primo ministro britannico, i quali addirittura fanno i complimenti a Trump per essersi accordato con Zelensky per un cessate il fuoco provvisorio. Fino a tre secondi fa dicevano che non ci poteva essere nessun cessate il fuoco, adesso esultano per un cessate il fuoco di 30 giorni e sghignazzano perché Trump riprende ad armare Zelensky.
Per concludere, Lavrov dice che questo accordo molto probabilmente serve per riarmare e riorganizzare Zelensky e il suo esercito. E credo abbia ragione da vendere semplicemente perché è la verità. Lo dimostrano i fatti. Altrimenti che senso avrebbe riarmare massicciamente Kiev se si vuole mettere fine alla guerra? Badate bene una cosa, adesso daranno la colpa alla Russia se non accetterà quest'altra badilata nei denti dopo aver vinto la guerra.
Ma la realtà è che l'Occidente non perde né il pelo tantomeno il vizio di cercare di imporre le sue politiche nonostante non abbia alcun diritto e nonostante abbia perso la guerra con la Russia. La storia si ripete sempre due volte, la prima volta in tragedia e la seconda in farsa. Solo che se questa farsa non si ferma in tempo, diventa una catastrofe e finisce male, male, male!
Giuseppe Salamone
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