lunedì 30 dicembre 2024

Perché amo i russi ed anche il presidente Putin?

 

Grazie Putin!

Molti credono ancora alla favola  del "russo cattivo".   E la stampa italiana mainstream è costantemente impegnata a ricordare che la Russia è  nemica e Putin uno zar assetato di sangue.   Ma l'esagerazione non aiuta la causa  ed i russi, come pure  il presidente russo, riscuotono grande successo nel Belpaese. 

Anch'io sono un "contagiato" ed ho buone ragioni. Tanto per cominciare io sono nato per un gesto di umanità e solidarietà da parte di un russo.  Mio padre era uno dei disgraziati soldati italiani mandati a combattere contro la  Russia da Benito Mussolini. Durante la rotta dell'Armir del 1943 mio padre fece appena in tempo  a salvarsi grazie ad alcuni  contadini russi. Ma questa storia merita un piccolo chiarimento. Mio padre durante la ritirata restò indietro con i piedi congelati, i suoi lo avevano abbandonato. Sarebbe morto se alcuni russi “benevoli” non l’avessero preso, caricato su un carro e riconsegnato entro le linee italiane. Poi fu rimandato in Italia dove essendo invalido non continuò a svolgere servizio militare.  Così io nacqui poco dopo la liberazione di Roma, il 23 giugno del 1944. Quindi devo la vita a quei russi compassionevoli… oltre che a mio padre ed ovviamente a mia madre. Anzi soprattutto a lei che scelse di tenermi malgrado i tempi…

A proposito di amore materno rivolto a tutti, amici o nemici,  ricordo un brano di Mario Rigoni Stern,  militare e scrittore italiano, tratto dal suo romanzo "Il sergente nella neve" autobiografia della ritirata di Russia.

"Un soldato italiano solo ed affamato entra in una isba e trova dei soldati russi che mangiano con il cucchiaio di legno da una zuppiera comune. Tutti rimangono increduli, lui ha in mano il fucile, ma nessuno si muove. Chiede alla padrona di casa se può avere anche lui un po’ di minestra. La donna prende un piatto e lo riempie, così, con semplice grande gesto: “Mi metto il fucile in spalla e mangio. Il tempo non esiste più. I soldati russi mi guardano. Le donne mi guardano. I bambini mi guardano. Nessuno fiata. C’è solo il rumore del mio cucchiaio nel piatto”. Il soldato ringrazia la donna, che risponde con semplicità. Poi esce dalla casa. I soldati russi mi guardano uscire senza che si siano mossi. Dei giovani, costretti a essere nemici per forza in nome di interessi politici e di potere, hanno superato così quel confine. Per tutti loro la "patria" è diventata quella baita, quelle donne che offrono un piatto di minestra e i nemici sono la fame, il gelo, la stupidità umana".

Ed oggi perché i russi piacciono ancora  agli italiani?  Sono numerosi i tentativi dell’apparato politico e dei media governativi di creare zizzania fra l’Europa e la Russia, rea di “destabilizzare i Paesi europei e di influenzare le sorti di tutte le elezioni del mondo”. Ogni giorno i giornali americani, e quindi anche italiani, accusano la Russia di spargere le famose fake news per spaccare l’opinione pubblica europea.

"Ebbene, a forza di ricordare ogni giorno che la Russia è il male assoluto usando gli stessi giri di parole e sfiorando a volte il ridicolo -scriveva Tatiana Santi in un articolo oggi proibito in Italia-  evidentemente parte dell’opinione pubblica si è stancata del solito coro mediatico. Nonostante una forte russofobia onnipresente, infatti, la Russia e il presidente Putin hanno “conquistato” diversi ammiratori. Perché? Sputnik Italia ne aveva  parlato nel 2017 con Paolo Borgognone, saggista, autore di svariati libri fra cui “Capire la Russia.  Correnti politiche e dinamiche sociali nella Russia e nell’Ucraina post sovietica". 

Uno stralcio della summenzionata intervista: "Domanda: Paolo Borgognone, perché secondo lei i russi ed in particolare Putin ha molti ammiratori in Italia? Che cosa piace esattamente del presidente russo?  - Risposta:  A mio parere questa ammirazione è più che giustificata e comprensibile, perché Vladimir Putin rappresenta l’ultimo vero statista internazionale. In un periodo storico in cui, in Occidente soprattutto, la politica la fanno i banchieri, totalmente staccati dai bisogni delle classi popolari, è chiaro che per i ceti penalizzati dalle logiche di globalizzazione liberale, Putin risulta un politico non solo attraente dal punto di vista del carisma, ma anche credibile per quanto riguarda le politiche da lui portate avanti. La Russia, da un’economia sempre più prospera rispetto al caos degli anni ‘90, è un Paese che anche sull’arena internazionale ha recuperato il suo ruolo e la sua dignità in un mondo che sta diventando multipolare. Questo ovviamente non piace agli strateghi della NATO, che invece esigono un mondo unipolare a guida americana"... (l'intervista continua qui:  http://www.circolovegetarianocalcata.it/2017/12/29/vladimir-putin-piace-perche/)

Ma tornando alle mie ragioni personali per l'amore che ho verso i russi (come avrebbe detto il mio antenato l'Arpinate Cicerone: "Cicero pro domo sua"...), non solo sono nato grazie ad un russo che salvò mio padre ma sono stato reso nonno, di tre bellissimi nipoti, dalla mia nuora russa...  Debbo aggiungere altro?

Paolo D'Arpini (detto anche Saul Arpino)



2 commenti:

  1. Commento ricevuto via email: " ciao Paolo, detto fra noi, il popolo russo è una cosa, ma Putin è un'altra e non c'entra nulla nemmeno con la rivoluzione del 1917 che portò al rifiuto russo di continuare un'assurda guerra assassina.

    Con la guerra in Ucraina, invece di mostrarsi più saggio di quell'idiota burattino di Zelenski, Putin e il suo governo hanno mandato a morire appunto centinaia di migliaia di russi e di soldati di leva ucraini, e inquinare pesantemente con la guerra un intero paese.

    Tu dirai: non aveva alternative. Non è così. nel febbraio 2024 pensavano di riuscire a far cadere Zelesnki in due giorni. Sarebbe stato ottimo, MA siccome non è avvenuto per varie ragioni, AVREBBERO DOBUTO FARE COME LA RUSSIA RIVOLUZIONARIA DEL 1917: uscire dalla guerra, uscire dal macello.

    Mettere il Donbass (dove peraltro la stessa popolazione è divisa) nelle mani del mondo. Lavrov che fa lo sciopero della fame all'Onu.

    Invece a causa di tutti ma anche del governo russo, continuano a morire come mosche

    Anche in Siria, si è accordato di fatto e non da ieri con quel criminale di Erdogan neo-ottomano che spero venga detronizzato al più presto." (Marinella)

    Mia rispostina: "Cara Marinella, comprendo le tue ragioni, in verità io stesso allorché fu deciso l'avvio dell'Operazione Militare Speciale in Ucraina affermai che questa operazione sarebbe stata controproducente per la Russia, come pure per l'Ucraina, ma in corso d'opera le varie mosse dell'occidente hanno dimostrato che i veri manipolatori erano gli americani ed i loro vassalli europei e NATO. Per i russi e per i loro fratelli ucraini, invischiati nel conflitto, l'unica alternativa sarebbe stata "uscirne fuori senza cedere al disastro" - ma succede come per gli animali che cadono in una trappola, per liberarsi dalla tagliola dovrebbero sacrificare una o due zampe. Purtroppo sia per i russi che per gli ucraini ora non è possibile, potrebbero liberare le incaute prede solo quelli che hanno messo la tagliola (gli americani) ma lo faranno?" - (Paolo)

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  2. Il discorso continua...

    Scrive Marinella: "Paolo grazie e la tua risposta mi pare piena di saggezza e anche poetica.

    Riparliamone. Soprattutto su come aiutare questa svolta da parte di chi ha messo la tagliola..."
    (Marinella)

    Mia rispostina: "Cara Marinella, il nuovo presidente degli USA, Trump, ha già fatto intendere come liberare quegli animali che sono caduti nella trappola. Il suo motto è "America First", ovvero "Make America Great Again", questo significa che se volete la pace non dovete immischiarvi nei nostri affari, nei nostri fini concentrati nel rendere più Grande l'America. Questi fini sono stati dichiarati come accorpamenti territoriali in Canada, Groenlandia, Panama, Messico, ecc., da un lato, e dall'altro punizione della Cina e Persia, sovvertimento del Medio Oriente e creazione del Grande Israele. Con questo sarà garantita la dominanza americana, meglio definirla "sionista", sul pianeta.
    Purtroppo tutto ciò equivale ad una messa in sudditanza dell'intera umanità. Allora capirai perché mi sono schierato con Putin. Tra i due mali ho scelto il minore...
    E cosa possiamo fare noi? Sono anni che lo vado dicendo: possiamo mantenere un lumicino acceso, ovvero il mantenimento di coscienza ed intelligenza nella psiche collettiva, in attesa del capovolgimento che verrà. Quando lo Yin, il vuoto, ha raggiunto il culmine inevitabilmente sopraggiunge lo Yang a ristabilire il pieno... si chiama Teoria degli Pseudopodi: https://circolovegetarianotreia.wordpress.com/2014/09/05/successo-non-significa-riuscita-la-teoria-degli-pseudopodi-e-del-corpo-massa-nel-riciclaggio-della-memoria/ - Buon anno nuovo! (Paolo)

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