martedì 10 luglio 2018

L'omeopatia, con obiettività....

"In primo luogo, è necessario che quello che crediamo di sapere lo sappiamo davvero, perché se invece di saperlo avessimo solo un'opinione e anche se questa risultasse vera, trasmetteremmo non un conoscenza ma qualcosa di meno."  (Marco Santambrogio)

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Omeopatia. Premesso che questa cultura terapeutica persiste e resiste fin dalla fine del settecento, proponendo quasi sempre le stesse terapie e gli stessi ingredienti terapeutici, al contrario dell'Industria del farmaco sintetico che cambia continuamente farmaco (e prezzo) ad esclssione, non a caso, della sola Aspirina (di cui si conosce l'origine quasi naturale), adducendo la scusa di un possibile miglioramento, ma anche dell'inefficacia dei farmaci precedentemente immessi sul mercato con grandi promesse, che è l'industria stessa a dichiarare di non aver mantenuto. 

L'Omeopatia nasce dalla intuizione di una sola persona, Christian Friedrich Samuel Hahnemann, ma è evidente che tutte le grandi trasformazioni della società sono frutto di un incontro fra elaborazioni concettuali apparentemente distanti tra loro, ma nella sostanza convergenti su alcuni punti essenziali.

Ciò detto non intendo inoltrarmi sul terreno minato dei "risultati", perché mi interessa qui sottolineare la SOSTANZA di ogni conoscenza, senza la percezione della quale nessun concetto, e men che meno una sperimentazione, è comprensibile. Il Paradigma. C'est à dire: Visione egemone del mondo, Credenza diffusa, Punto di vista comune in una specifica società, Coscienza collettiva.

Pertanto, se alla base di un Pardigma delimitato nel tempo, se la "comprensione" di un qualsiasi fenomeno è al tempo presente, mediata dallo "scientismo", intendendo l'accettazione passiva di una verità presunta attraverso esibizione di "presunte" PROVE sperimentali di natura razionale-deduttiva, allora ci troviamo nella stessa situazione di coloro che studiano e soprattutto giudicano le altre religioni utilizzando il metro della propria, considerata l'unica vera. In questo equivoco è caduto anche il programma televisivo quando ha cercato di avvalorare certi risultati della terapia omeopatica con il metro della medicina industriale farmaceutica. L'equivoco fondamentale della presente kultur, per dirla alla tedesca, è la presunzione. 

Presunzione di saperne più degli altri sulla base SEMPRE di informazioni imprecise e pertanto fuorvianti.  Fortunatamente anche da noi, sia pure con le difficoltà frapposte dal paradigna essenziale che è alla base dell'insegnamento religioso cattolico-razionalista, diretto e indiretto,  si sta facendo strada una nuova e più vitale concezione del mondo e della vita, come frutto indiretto, questa volta positivo, della mondializzazione e dell'allargamento delle conoscenze dovuto alle nuove possibilità di viaggi in paesi remoti, soprattutto asiatici.  Quelli ritenuti, fino a pochi decenni fa, meno "civili" di quelli occidentali.

In una  trasmissione su Rai 3, "Presa diretta",  del 7 luglio scorso  si vede come la caduta di "stile" si trova sempre, si è detto che le sperimentazioni sull'efficacia delle terapie omeopatiche sia stata finanziata dalle Aziende che producono prodotti omeopatici. cercando di indurre il dubbio sulla "regolarità" di queste sperimentazioni. Ma non si tratta di una una stranezza, è la realtà di tutte le sperimentazioni, che vengono eseguite in proprio per una serie infinita di ragioni, meno qualcuna che viene addebitata allo "Stato", ma quando è sicuro che lo Stato è destinato a "sbagliare". E' ciò che fa abitualmente l'industria farmaceutica, con tutti gli addentellati che conosciamo bene, come quello di falsificare i dati, di coinvolgere lo/gli sperimentatori donando graziosamente azioni della Ditta, e soprattutto pubblicando nelle Riviste specializzate i soli lavori che danno risultati positivi o apparentemente tali, per il prodotto esaminato. per non parlare di altri trucchi ampiamente documentati dalla letteratura o da NOI stessi. 

La cosa più interessante del momento che stiamo vivendo è  l'allargamento inconsueto delle conoscenze in relazione al comportamento umano, con la nascita di un gran numero di concetti nuovi, espressi con nuove parole come...  Qualità della Vita, principio di Precauzione, Timopsiche, Noopsiche, Tipologia/Bioontologia, Syziologia e soprattutto Costituzioni Umane. Concetto che unisce inscindibilmente l'Omeopatia e la cosiddetta medicina scientifica.  Ma che non compare in opere di divulgazione, anche quelle più recenti. 

Giorgio Vitali

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