Nella seduta di giovedì 27 luglio 2017 il Consiglio Comunale di Viterbo ha definitivamente adottato il Piano Particolareggiato del Paliano. Come si ricorderà il Polo Termale in località Paliano, in zona F4, era previsto fin dal 1980, dal Piano Regolatore Generale, che non aveva trascurato questo importante volano per lo sviluppo dell’economia viterbese. Il progetto della Free Time, gode di una concessione mineraria regionale di 15-20 litri al secondo di acqua termale, e dispone di volumetrie che consentono l’edificazione di uno stabilimento termale, un albergo termale con annesso centro congressi e una zona residenziale.
Dobbiamo
dare atto al sindaco Leonardo Michelini, primo sindaco di Viterbo dal
dopoguerra ad oggi, ad avere condotto a termine tutto l’iter di
adozione dell’importante progetto che, amministrazioni precedenti
avevano completamente trascurato. Il primo a non credere in questo
progetto fu il sindaco Giancarlo Gabbianelli che per primo lo
ricevette il 5 agosto del 2002. Durante tutto il tempo del suo
mandato, più di otto anni, Gabbianelli si comportò come se il Piano
Particolareggiato non fosse mai stato presentato in Comune.
Dopo di lui alla carica più alta del Comune fu eletto Giulio Marini, che per cinque anni non fece nulla per avviare l’iter e si comportò esattamente come il suo predecessore. La Società Free Time sollecitò più volte la pratica, e il 30 agosto del 2012 inviò anche una raccomandata con ricevuta di ritorno al sindaco di Viterbo Giulio Marini, per sollecitare l’avvio delle procedure per l’approvazione del Piano Particolareggiato. Malgrado questa ulteriore richiesta fatta con lettera raccomandata dalla Free Time, Giulio Marini continuerà a comportarsi come se lo sviluppo termale di Viterbo, non facesse parte dei suoi progetti. Questo silenzio del sindaco Giulio Marini, incrementa i tempi di attesa per l’approvazione del nuovo Polo Termale, che partendo dalla data di presentazione del progetto, ammontano adesso a undici lunghi anni, durante i quali la Free Time ha sempre pagato le tasse regionali per la concessione mineraria e anche l’IMU sui terreni (Imposta Municipale Unica).
Le
prime luci dell’alba sul progetto Free Time, si incominciano ad
intravedere il 16 luglio 2014, quando dopo poco più di un anno dalla
sua elezione, la giunta guidata da Leonardo Michelini approva la
delibera a favore del Piano Particolareggiato. Michelini diventa così
il primo sindaco dal dopoguerra ad oggi ad avviare il vero sviluppo
termale del capoluogo, che non sarà più a regime monopolistico. Il
6 dicembre 2016 il Consiglio Comunale fa un altro passo in avanti
importante, adottando il Piano Particolareggiato, e il 27 luglio è
stato compiuto l’ultimo atto. Infatti, è stata recepita la
convenzione tra la Free Time e il Comune di Viterbo. Adesso la
pratica passa alla Regione Lazio per l’approvazione definitiva. In
conclusione dal 5 agosto 2002 al 27 luglio 2017, sono trascorsi
quindici lunghi anni, per fare adottare un provvedimento, che porta
lavoro e sviluppo a Viterbo.
Da sottolineare il comportamento di
alcuni consiglieri dell’opposizione, che lamentano come le pratiche
della Free Time abbiano in Comune una corsia preferenziale.
Raccomandiamo a questi consiglieri di controllare tutte le date, per
rendersi conto che non c’è mai stata una corsia preferenziale,
anzi ci sono state due amministrazioni (Gabbianelli e Marini) che
hanno sempre tirato il freno a mano. Questa approvazione è dovuta
principalmente al sindaco Leonardo Michelini e alla sua maggioranza,
che vedono nello sviluppo termale, il più importante volano di
sviluppo per Viterbo. Ricordiamo che un Polo Termale non è una
colata di cemento, ma uno strumento potente di sviluppo che
conferisce, tutti i giorni dell’anno, ricchezza all’economia di
Viterbo, creando opportunità di sviluppo e occupazione.
Giovanni
Faperdue - giovannifaperdue@libero.it
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