L'eremita Mario Dumini di San Vittorino
“...ecco i
primi benefici effetti della riforma Fornero? Aumenta il numero degli
eremiti che tornano a vitalizzare le vecchie baite e ruderi in alta
montagna, a stretto contatto con la natura, favorendo gli ecosistemi
e la biodiversità, presidiando e manutenendo il territorio,
esercitando meditazione e contemplazione, elevando la propria
spiritualità e senza alcun onere per la collettività (essendo
privi di assistenza sanitaria e sociale). Chissà quanti effetti
positivi di questa preziosa ed ingiustamente vituperata riforma
potremo ancora scoprire negli anni a venire …” – (Claudio Martinotti Doria)
Dovrei raccontare anche la mia esperienza eremitica, vissuta in diversi anni di ritiro nelle grotte e nelle capanne del Tempio della Spiritualità della Natura di Calcata. Ricordo a questo proposito Mario Dumini, che conobbi a Roma nel 1974, quando facevo vita eremitica in Via Emanuele Filiberto (vivendo senza luce elettrica né acqua corrente, un'esperienza durata un paio d'anni), fu Mario stesso che mi indicò Calcata come luogo di ritiro stabile. Successivamente Mario si stabilì in una grotta di San Vittorino, dove ancora risiede, facendo vita solitaria (vedi: http://marioduminieremita.weebly.com/chi-e-leremita.html)
Ricordo anche il caso
di Marco, fuggito dalla società dei consumi, arrestato il 23 agosto
dello scorso anno con l’accusa di coltivazione abusiva di canapa
sui monti di Sambuca Pistoiese. E’ lì che da quasi quindici anni
aveva scelto di vivere come eremita questo quarantatrenne originario
della provincia di Varese. E’ un laureato alla Bocconi di Milano
dove discusse la tesi “Metodologie di valutazione ambientale e
sviluppo sostenibile”. Una mente brillante e una famiglia
benestante alle spalle che lo hanno portato a diventare un product
manager dell’Italaudio, storico distributore nazionale del gruppo
Yamaha fino al 2001 quando, come lui stesso ha raccontato, mentre si
trovava all’Holiday Inn di Manhattan maturò la decisione
di staccare la spina e a giugno dello stesso anno era in mezzo ai
boschi delle montagne Pistoiesi, senza carta di credito in tasca,
senza auto ma soprattutto senza il ritmo frenetico che imponeva il
lavoro e l’azienda. Un ritmo e un lavoro che, racconta l’ex
manager, servivano solo per soddisfare bisogni secondari, indotti dal
sistema. Marco invece ha scoperto di voler vivere in mezzo alla
natura seguendo i suoi tempi, quelli delle stagioni, e diventando un
vegetariano…
E questo sembra il destino di tutti gli eremiti, ovvero: diventare vegetariani. Ma è normale che sia così, poiché vivendo nella natura e rinunciando alla società dei consumi le erbe selvatiche sono il cibo più accessibile (a questo proposito segnalo un mio scritto storico sulla conoscenza erboristica fatta a Calcata:
Paolo D'Arpini
Nella capanna di Calcata
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