venerdì 21 luglio 2017

Aumentano gli eremiti, anche a causa della Fornero... - Da Calcata a San Vittorino alle montagne pistoiesi


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L'eremita Mario Dumini di San Vittorino

“...ecco i primi benefici effetti della riforma Fornero? Aumenta il numero degli eremiti che tornano a vitalizzare le vecchie baite e ruderi in alta montagna, a stretto contatto con la natura, favorendo gli ecosistemi e la biodiversità, presidiando e manutenendo il territorio, esercitando meditazione e contemplazione, elevando la propria spiritualità e senza alcun onere per la collettività (essendo privi di assistenza sanitaria e sociale). Chissà quanti effetti positivi di questa preziosa ed ingiustamente vituperata riforma potremo ancora scoprire negli anni a venire …”  –  (Claudio Martinotti Doria) 

Dovrei raccontare anche la mia esperienza eremitica, vissuta  in diversi anni di ritiro nelle grotte e nelle capanne del Tempio della Spiritualità della Natura di Calcata.  Ricordo  a questo proposito  Mario Dumini, che conobbi a Roma nel 1974, quando  facevo vita eremitica in Via Emanuele Filiberto (vivendo senza luce elettrica né acqua corrente, un'esperienza durata un paio d'anni),  fu Mario stesso che mi indicò Calcata come luogo di ritiro stabile.  Successivamente Mario si stabilì in una grotta di San Vittorino, dove ancora risiede, facendo vita solitaria  (vedi:  http://marioduminieremita.weebly.com/chi-e-leremita.html)

Ricordo anche il caso di Marco, fuggito dalla società dei consumi, arrestato il 23 agosto dello scorso anno con l’accusa di coltivazione abusiva di canapa sui monti di Sambuca Pistoiese. E’ lì che da quasi quindici anni aveva scelto di vivere come eremita questo quarantatrenne originario della provincia di Varese. E’ un laureato alla Bocconi di Milano dove discusse la tesi “Metodologie di valutazione ambientale e sviluppo sostenibile”. Una mente brillante e una famiglia benestante alle spalle che lo hanno portato a diventare un product manager dell’Italaudio, storico distributore nazionale del gruppo Yamaha fino al 2001 quando, come lui stesso ha raccontato, mentre si trovava all’Holiday Inn di Manhattan  maturò la decisione di staccare la spina e a giugno dello stesso anno era in mezzo ai boschi delle montagne Pistoiesi, senza carta di credito in tasca, senza auto ma soprattutto senza il ritmo frenetico che imponeva il lavoro e l’azienda. Un ritmo e un lavoro che, racconta l’ex manager, servivano solo per soddisfare bisogni secondari, indotti dal sistema. Marco invece ha scoperto di voler vivere in mezzo alla natura seguendo i suoi tempi, quelli delle stagioni, e diventando un vegetariano…  

E questo sembra il destino di tutti gli eremiti, ovvero: diventare vegetariani. Ma è normale che sia così, poiché vivendo nella natura e rinunciando alla società dei consumi le erbe selvatiche sono il cibo più accessibile (a questo proposito segnalo un mio scritto storico sulla conoscenza erboristica fatta a Calcata: 

Paolo D'Arpini

    Nella capanna di Calcata


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