domenica 2 luglio 2017

vaticano, tra prediche sociali di bergoglio e festini gay con droga


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Mentre Bergoglio continua con le sue ''prediche sociali'', in Vaticano si verificano fatti sempre più sconcertanti.
Il cardinale australiano Pell, accusato dalla giustizia del suo paese di numerosi episodi di pedofilia commessi direttamente da lui e di avere coperto altri episodi riconducibili a preti pedofili, ha dichiarato davanti alla commissione nazionale d' inchiesta sugli abusi sessuali su minori, che i preti pedofili sono come ''dei camionisti che molestano le autostoppiste''. ''Non sarebbe appropriato che i dirigenti della compagnia (dei camionisti) fossero considerati responsabili''.

Quindi, gli abusi dei preti pedofili non si possono imputare ai leaders della Chiesa cattolica.

L'analogia dei preti pedofili coi camionisti ''ha lasciato a bocca aperta per lo shock'', ha raccontato Nicky Davis, appartenente alla Rete dei sopravvissuti agli abusi dei preti.

''Dimostra solo di voler proteggere se stesso e di cercare scuse per comportamenti imperdonabili''.

Secondo Cathy Kezelman dell'associazione "Adulti sopravvissuti ad abusi ''       l'analogia oltraggiosa e scioccante può causare molti danni''.

Il ''ministro dell' economia'' di papa Francesco è accusato di violenze avvenute negli anni '70 e di avere coperto alcuni casi di pedofilia. E' stato accusato di non avere agito contro i preti pedofili sottoposti alla sua supervisione.

Inoltre due uomini, oggi quarantenni, hanno presentato accuse di abusi subiti da parte di Pell quando frequentavano la scuola primaria. Ma ci sono molti punti oscuri nella vicenda di questo cardinale.

Nel 2010 Benedetto XVI aveva pensato all'allora arcivescovo di Sidney per sostituire il cardinale Giovanni Battista Re nel ruolo di prefetto per la Congregazione dei vescovi. Ma lo scandalo era già alle porte e i consiglieri di Ratzinger lo convinsero a non procedere a questa nomina.

Il trasloco di Pell a Roma sembrava tramontato definitivamente ma 3 anni dopo Ratzinger si dimise e Pell divenne uno dei ''grandi elettori'' di Bergoglio.

E' possibile che Bergoglio fosse all'oscuro delle gravissime accuse contro Pell? Sta di fatto che gli affidò la segreteria per l' Economia, un super-ministero finanziario. Pell si fece notare subito a Roma per la sua vita ''poco sobria'' Mezzo milione di euro spesi in soli 6 mesi! (fra cui un sottolavello di 4.600 euro e 7.292 euro spesi per la tappezzeria, abiti ecclesiastici per 2.508 euro, voli in business class).

Bergoglio ha ricevuto Pell 48 ore prima che lo scandalo divenisse pubblico, gli ha concesso ''un periodo di congedo'' per potersi difendere, ma non risulta che lo abbia destituito dai suoi importanti incarichi.

Lo scandalo arriva proprio il giorno dopo che Bergoglio ha imposto la berretta rossa al cardinale arcivescovo di Barako, nel Mali, accusato da un' inchiesta di ''Le Monde'' di avere accesso a ben 12 milioni di euro in un conto svizzero.

Per completare il ''quadro'', un monsignore, segretario di un cardinale a capo di un dicastero della Curia romana, è stato fermato dalla Gendarmeria Vaticana dopo essere stato trovato nella sua abitazione, all'interno della Santa Sede, mentre era in corso un festino gay a base di droga.

Notizia diramata da Aldo Calcidese 

Foto di Gustavo Piccinini

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