Lago di Vico, errore imperdonabile non intervenire con urgenza
Lo afferma Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera
“Il Lago di Vico sta vivendo una grave emergenza ambientale e sanitaria”.
Lo afferma Oreste Pastorelli, deputato del Psi e componente della commissione Ambiente della Camera.
“E’ già stata emessa un’ordinanza di divieto di balneazione da parte dei comuni competenti e non si può ignorare l’allarme lanciato dagli abitanti del luogo. Per questo ho presentato un’interrogazione ai ministeri dell’Ambiente e della Salute per chiedere iniziative urgenti per la complicata situazione che si è verificata al fine di tutelare l’ambiente ed i cittadini”.
L’Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente, ha rivelato una presenza di cianobatteri superiore ai limiti consentiti dalla legge nel bacino. Ai ministri Galletti e Lorenzin, il parlamentare socialista ha chiesto quindi di sapere “quali intenzioni abbiano intenzione di assumere, per quanto di competenza, al fine di far fronte a questa grave emergenza ambientale e sanitaria per tutelare non solo l’habitat naturale, ma anche la salute degli abitanti del territorio nel rispetto delle norme nazionali ed europee”.
“Il lago di Vico la fonte primaria di approvvigionamento idrico dei comuni della zona – prosegue Pastorelli – ed è collocato in un’area designata a livello europeo alla protezione degli habitat delle specie. Sarebbe quindi un errore imperdonabile non intervenire con urgenza, abbandonando a se stesso un bene ambientale del genere”.
14 giugno, 2017
AC ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16920
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 812 del 13/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PASTORELLI ORESTE
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) – LIBERALI PER L’ITALIA (PLI)
Data firma: 13/06/2017
Gruppo: MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) – LIBERALI PER L’ITALIA (PLI)
Data firma: 13/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell’atto
LOCATELLI PIA ELDA e LO MONTE CARMELO
LOCATELLI PIA ELDA e LO MONTE CARMELO
Destinatari
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 13/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-16920
presentato da
PASTORELLI Oreste
testo di
Martedì 13 giugno 2017, seduta n. 812
PASTORELLI, LOCATELLI e LO MONTE. — Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
ancora una volta si deve parlare dell’inquinamento e dei rischi per la salute e l’ambiente presenti nel lago di Vico, in provincia di Viterbo: è stata emessa un’ordinanza di divieto di balneazione dai comuni di Ronciglione e di Caprarola. L’Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente, ha rivelato una presenza di cianobatteri superiore ai limiti consentiti dalla legge nel bacino;
si ricorda che il lago, oltre a dover rispettare gli standard ordinari di qualità delle acque superficiali (obbligatori dal 31 dicembre 2008), è un’area protetta per specifiche destinazioni ai sensi della direttiva 2000/60/CE (come specificato nell’allegato 9 al decreto legislativo n. 152 del 2006), in quanto è acqua destinata al consumo umano, acqua destinata a specie acquatiche economicamente significative per la pesca ed è un corpo idrico utilizzato a scopo ricreativo (acque di balneazione);
ma il rischio non è solo per la stagione turistica: in uno studio dell’Istituto superiore di sanità sui cianobatteri nelle acque destinate al consumo umano si legge: «L’eccessiva fertilizzazione dei bacini idrici ha portato allo sviluppo massiccio di alcuni organismi, quali cianobatteri e alghe, che nella fase massima della loro crescita causano le fioriture algali o algal bloom. La componente algale che incide maggiormente sulla frequenza di queste fioriture in acque dolci è costituita dai cianobatteri, tra cui le diverse specie produttrici di cianotossine rappresentano un serio pericolo, sia per l’uomo sia per gli animali»;
il lago rappresenta la fonte primaria di approvvigionamento idrico dei comuni limitrofi, inoltre è collocato in un’area designata a livello europeo alla protezione degli habitat delle specie (direttiva 79/409/CE), è anche zona di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici, nonché ai sensi della direttiva 92/43/CE, che è relativa alla conservazione degli habitat, è Sito di importanza comunitaria IT6010024, ed infine è una riserva naturale regionale istituita con legge regionale al fine di «preservare l’equilibrio biologico del lago e l’effettiva potabilità delle sue acque»;
sulla vicenda ha indagato anche la magistratura ed attualmente si sta svolgendo un procedimento nei confronti degli ex sindaci dei comuni sopra citati i cui capi di imputazione sono disastro colposo, omissione in atti di ufficio e somministrazione di acqua nociva –:
quali iniziative i Ministri interrogati abbiano intenzione di assumere, per quanto di competenza, al fine di far fronte a questa grave emergenza ambientale e sanitaria per tutelare non solo l’habitatnaturale, ma anche la salute dei cittadini nel rispetto delle norme nazionali ed europee. (4-16920)
ancora una volta si deve parlare dell’inquinamento e dei rischi per la salute e l’ambiente presenti nel lago di Vico, in provincia di Viterbo: è stata emessa un’ordinanza di divieto di balneazione dai comuni di Ronciglione e di Caprarola. L’Arpa, Agenzia regionale per l’ambiente, ha rivelato una presenza di cianobatteri superiore ai limiti consentiti dalla legge nel bacino;
si ricorda che il lago, oltre a dover rispettare gli standard ordinari di qualità delle acque superficiali (obbligatori dal 31 dicembre 2008), è un’area protetta per specifiche destinazioni ai sensi della direttiva 2000/60/CE (come specificato nell’allegato 9 al decreto legislativo n. 152 del 2006), in quanto è acqua destinata al consumo umano, acqua destinata a specie acquatiche economicamente significative per la pesca ed è un corpo idrico utilizzato a scopo ricreativo (acque di balneazione);
ma il rischio non è solo per la stagione turistica: in uno studio dell’Istituto superiore di sanità sui cianobatteri nelle acque destinate al consumo umano si legge: «L’eccessiva fertilizzazione dei bacini idrici ha portato allo sviluppo massiccio di alcuni organismi, quali cianobatteri e alghe, che nella fase massima della loro crescita causano le fioriture algali o algal bloom. La componente algale che incide maggiormente sulla frequenza di queste fioriture in acque dolci è costituita dai cianobatteri, tra cui le diverse specie produttrici di cianotossine rappresentano un serio pericolo, sia per l’uomo sia per gli animali»;
il lago rappresenta la fonte primaria di approvvigionamento idrico dei comuni limitrofi, inoltre è collocato in un’area designata a livello europeo alla protezione degli habitat delle specie (direttiva 79/409/CE), è anche zona di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici, nonché ai sensi della direttiva 92/43/CE, che è relativa alla conservazione degli habitat, è Sito di importanza comunitaria IT6010024, ed infine è una riserva naturale regionale istituita con legge regionale al fine di «preservare l’equilibrio biologico del lago e l’effettiva potabilità delle sue acque»;
sulla vicenda ha indagato anche la magistratura ed attualmente si sta svolgendo un procedimento nei confronti degli ex sindaci dei comuni sopra citati i cui capi di imputazione sono disastro colposo, omissione in atti di ufficio e somministrazione di acqua nociva –:
quali iniziative i Ministri interrogati abbiano intenzione di assumere, per quanto di competenza, al fine di far fronte a questa grave emergenza ambientale e sanitaria per tutelare non solo l’habitatnaturale, ma anche la salute dei cittadini nel rispetto delle norme nazionali ed europee. (4-16920)
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