mercoledì 21 giugno 2017

Politica taroccata, immagini, punti di vista, prospettive… e tutte le bugie dei media mainstream


Cortei imponenti o ammucchiate accroccate alla bell’e meglio si possono vedere indifferentemente su una stessa circostanza. Basta alzare o abbassare l’angolo di visuale. Il fatto è, però, che se la realtà vera del corteo imponente è reale, è una cosa, se invece di tratta di una accozzaglia posticcia, è tutt’altro: una truffa (qualunque siano le ragioni che l’hanno determinata) o, peggio ancora, è un reato!
Che la rappresentazione giornalistica dei fatti debba prevedere e consentire “sceneggiature ad arte” per incidere emotivamente sui destinatari dei messaggi, a me sembra non solo scorretto ma anche oltre il limite della legalità ed è, senza attenuanti, indice di malafede e dolo.
E la malafede e il dolo non generano la “dietrologia” ma piuttosto la sgradevole sensazione di “essere presi per il di dietro”, che è tutt’altro.
Potrei andare molto avanti nella spiegazione di questi principi, tutti riconducibili al tema della criminosità dell’uso che, a mio avviso, si fa dei mezzi di informazione nell’epoca attuale, ma mi fermo qui, rimandandovi solo, per approfondimenti, al manifesto in calce, che non manca certo di spunti documentati su cui ragionare insieme … con chi volesse partecipare.
“Temo che se non ci risvegliamo sarà anarchia! Cominciamo col confrontarci seriamente, allora, perché credo davvero che tutti insieme si possa fare molto per debellare la patologia dell’informazione cancerogena che ammorba il nostro Paese!
Adriano Colafrancesco
(Via B. Brandolini 20 – 00139 Roma – detesto gli anonimi – 3357722977)
Documento menzionato:
Manifesto per la rivendicazione del servizio pubblico televisivo in Italia mediante azione legale di tutela collettiva
La storia d’Italia, dal dopo guerra a oggi, è caratterizzata da un unico tragico filo conduttore, costellato di eventi solo apparentemente disgiunti tra loro. Da Portella della Ginestra alle stragi più recenti, passando per non poche vittime illustri – Mattei, Pasolini, Moro e chi più ne ha più ne metta – è un continuo susseguirsi di vicende accomunate da una costante inequivoca e incontrovertibile: sono tutte storie con punti interrogativi gravi che non hanno mai avuto risposta e sospetti più che ragionevoli di inquietanti ingerenze esterne. La ragione di quelli che potremmo chiamare, ribattezzando il nostro inno nazionale, “sfracelli d’Italia”
https://www.youtube.com/watch?v=bI5kuJQzMbA
è semplice: l’Italia, come diceva il “venerabile Gelli”
https://www.youtube.com/watch?v=oKARRcHjLxs
ha un posizionamento geo-politico molto più rilevante di quello che si possa immaginare. ”Molo importantissimo del mediterraneo” come si avvicendano a dire da sempre i nostri politici, è in verità molto più che un semplice polo logistico per scambi internazionali. E’ avamposto strategico in ottica di presidio tattico, militare e politico su scala internazionale e per questo di altissima appetibilità. Se non si parte da questo quadro di riferimento, tutto risulta vano rispetto ai fini della comprensione autentica della nostra storia contemporanea.
In questo quadro si inserisce e va letta una delle più gravi responsabilità imputabili al soggetto pubblico che, per definizione, dovrebbe concorrere con attributi di chiarezza, completezza e correttezza, al servizio della società civile: il sistema dell’informazione ed in particolare il servizio pubblico televisivo, la Rai Radio Televisione Italiana, ente a ciò preposto e sostenuto per questa ragione con soldi dei contribuenti.
Due espressioni, tra loro agli antipodi, rendono bene la natura del problema affrontato in queste video-pagine:
“Considero il giornalismo un servizio pubblico come i trasporti pubblici e l’acquedotto. Non manderò nelle vostre case acqua inquinata” Enzo Biagi
“Il vero potere risiede nelle mani dei detentori dei mass media”, Licio Gelli.
Da un lato la visione corretta, fondata sulla consapevolezza autentica della funzione civile dei mezzi di informazione, dall’altro la visione strumentale, fondata sulla consapevolezza delle potenzialità abnormi del controllo dell’informazione a fini di condizionamento sociale.
In buona sostanza la televisione è questo: una risorsa preziosa per accompagnare nel modo più nobile la crescita della società civile, oppure uno strumento micidiale per le capacità di impatto negative che può avere col suo uso ingannevole e manipolatorio. Per queste ragioni, per le sue potenzialità di influenza, in particolare nel nostro Paese, è stata ridotta ad ancella della politica.
Tutti sono consapevoli della irregolarità del servizio pubblico televisivo in Italia
https://www.youtube.com/watch?v=Q-4xv1G4Xqw
ma dichiarazioni di denuncia verbale a parte, nulla si è mai fatto per contrastare la presenza di questa grave anomalia, per ovvii interessi di tutela del sistema.
Negli ultimi mesi, per giunta, il governo a guida del mai eletto premier Matteo Renzi, in un più generale quadro di devastanti e illegittime riforme costituzionali, ha prima annunciato e poi messo mano ad interventi che, concepiti all’insegna di un nuovo corso del servizio pubblico televisivo nel nostro paese, si sono in realtà rivelati di consolidamento e, più ancora, peggiorativi, rispetto al quadro esistente.
L’annuncio da parte di Matteo Renzi della introduzione del Capo d’azienda in Rai
https://www.youtube.com/watch?v=ok6t5p1kNLg
punto estremo di perversione della sua proposta di riforma, è di indiscutibile “ispirazione Arcoriana” (dunque bipartisan, ammesso e non concesso che nel nostro Paese si possa parlare di bipolarismo politico effettivo), come dimostrano le affermazioni pubbliche del 15/11/2012 di Giorgio Lainati (Popolo della Libertà) Vice presidente della Commissione di Vigilanza
https://www.youtube.com/watch?v=i-jv_tzkkBI
Questo per una ragione semplicissima, che nessuno denuncia con la dovuta chiarezza: Matteo Renzi è in tutta evidenza la carta di sostituzione di Silvio Berlusconi, nello stesso e unico processo di sottomissione del Paese a poteri diversi da quelli della autentica volontà popolare. Carta di sostituzione preparata con cura e allevata in tivvù….
La preparazione dell’avvento di Matteo Renzi (inciuccio tivvù)
https://www.youtube.com/watch?v=kudzrdGiv0g
….quella stessa tivvù, venuta da molto lontano… sciatta e cafona
https://www.youtube.com/watch?v=-BkA-03QwUU
…..che aveva preparato ancor prima l’avvento di mister B con l’iscrizione a libro paga nelle sue televisioni di due beniamini del grande pubblico….
Vianello & Bongiorno promoter di Forza Italia
https://www.youtube.com/watch?v=_yWUPpDI9PY
Quella tivvù storicamente accreditata presso la gente comune….
….per la sua autorevolezza quasi oracolare… Arbore, Frassica e Troisi/Brazzi
https://www.youtube.com/watch?v=0Njqmvf68Oc
…..erogatrice oggi di un servizio pubblico mostruosamente snaturato, che ha messo il nostro Paese, in balìa da anni di una perversa dittatura della cattiva televisione concepita, con finalità e scopi ben precisi: “Bisogna tenere la gente isolata, e nella nostra società ciò significa incollarla alla televisione. Una strategia perfetta. Sei completamente passivo e presti attenzione a cose completamente insignificanti, che non hanno alcuna incidenza. Sei obbediente. Questo è il trucco. Questo è ciò che i media hanno il compito di fare. Se si esaminano i programmi trasmessi dalla televisione si vedrà che non ha molto senso interrogarsi sulla loro veridicità. E infatti nessuno si interroga su questo. L’industria delle pubbliche relazioni non spende miliardi di dollari all’anno per gioco. L’industria delle pubbliche relazioni è un invenzione americana che è stata creata all’inizio di questo secolo con lo scopo, dicono gli esperti, di controllare la mente della gente, che altrimenti rappresenterebbe il pericolo più forte nel quale potrebbero incorrere le grandi multinazionali” *
Dittatura imposta perché funzionale agli interessi di un sempre più chiaro quadro di involuzione democratica in atto su scala internazionale
“Le democrazie europee sono al collasso totale, indipendentemente dal colore politico dei governi che si succedono al potere, perché sono decise da burocrati e dirigenti non eletti che stanno a Bruxelles. Questa rotta è la distruzione delle democrazie in Europa e la conseguenza sono dittature. Il neoliberismo è un grande attacco alle popolazioni mondiali, il più grande attacco mai avvenuto da quarant’anni a questa parte” *
* (Noam Chomsky – 24/01/2014 – Festival delle scienze, Auditorium Parco della Musica di Roma)
Dittatura imposta spudoratamente con modalità “piratesche”, come denunciano senza mezzi termini personalità storiche, vere fondatrici, della televisione italiana
I pirati del ventunesimo secolo (da una intervista a Ugo Gregoretti)
https://www.youtube.com/watch?v=3P97JYC39nU
Dittatura imposta per un uso di propaganda partigiano sfacciato, degno dei migliori tempi dell’Istituto Luce
https://www.youtube.com/watch?v=vKtkH0SzLI4
Dittatura imposta in un recente passato attraverso portatori di interessi di parte, messi alla
direzione del primo tiggì della televisione pubblica
https://www.youtube.com/watch?v=Fk4qWU3WRek
ridotto a farsa di cronache stereotipate e ripetitive, in cui primeggiava il gossip come corollario ideale per mascherare l’uso strumentale del mezzo… tg monitor 29 giugno 2011
https://www.youtube.com/watch?v=PX92Qva35Wg
Una tivvù, già capace di vera e propria, manipolazione delle notizie (Mills)
https://www.youtube.com/watch?v=uD0Cm0_WCNE
oggi impunemente autrice di vera e propria denigrazione dell’avversario politico
https://www.youtube.com/watch?v=pkBqHJkh4E0
con speculare, al tempo stesso, esaltazione di figure di patetico profilo istituzionale (e, quel che è peggio, internazionale) americani a Roma
https://www.youtube.com/watch?v=6Pe6qfryiEg
abilissimi nell’arte di mentire fino al punto di riuscire persino a rinnegare se stessi senza pudore “o passi dal suffragio elettorale o non sei credibile”
https://www.youtube.com/watch?v=wcgAPysZsAs
In questo contesto – nel quadro di evidente uso manipolatorio del mezzo – si colloca e spiega senza altre interpretazioni possibili, il reato più grave contestabile alla televisione di stato:
L’OMISSIONE DI SERVIZIO PUBBLICO TELEVISIVO
ampiamente documentabile ai fini di supporto di una auspicabile azione legale di tutela collettiva. Il REATO di omissione di servizio pubblico televisivo nel nostro Paese è infatti testimoniato da documenti inconfutabili, di cui la Rai finge di ignorare l’esistenza.
Molto attenta, infatti, alla pubblicazione di notizie ridicole, di fonte anonima e concepite essenzialmente per puri scopi di “distrazione di massa”, come quella che segue…
Isis, annuncio video di Anonymous
“L’attentato sventato era a Firenze”
https://www.youtube.com/watch?v=Em9Q0if3VBE
…..viene meno al compito “grave” per cui è pagata dagli utenti e oscura notizie di grande rilevanza nel drammatico scenario internazionale, su cui incombono pesanti minacce al mantenimento della pace stessa nel mondo, come quelle che seguono, tutte riferite a testimonianze autorevoli e di indubbio valore informativo e formativo della pubblica opinione …..
Michael T. Flynn, Defense Intelligence Agency, USA.- “Armare i Salafiti, Al Qaeda e i Fratelli Musulmani in Siria? Fu “una deliberata decisione del Governo USA”
Servizi segreti USA
https://www.youtube.com/watch?v=m0Xli7y_Jxc&list=PLimc7jftHxGX03Y-osGsA4AnjyFb8vy-L&index=1
Lawrence Wilkerson, ex colonnello della Us Army, già consigliere della sicurezza nazionale e segretario di Stato con Colin Powell, sotto George Bush: “Gli ufficiali militari appena vanno in pensione dall’esercito, sono assunti dai produttori di armi, o dai media per rendere i media a favore della guerra. Gli Stati Uniti sono sempre più orientati, primo, ad aumentare il potere, secondo, a diventare ricchi. Lo scopo della politica estera statunitense è quello di sostenere il complesso che abbiamo creato nello stato di sicurezza nazionale che è alimentato, finanziato, e continuamente potenziato dall’interminabile guerra”. L’Impero non ne ha mai abbastanza. Questa è la natura del potere imperiale: essere insaziabile. Non ha mai uno status quo stabile. Ha uno status quo sempre più instabile…….Una forte minoranza, o anche maggioranza, dei cittadini statunitensi deve levarsi in piedi e dire: ne ho abbastanza. Questo significa fare una rivoluzione? E sia”.
“Questa nave sta affondando” dice l’ex Ufficiale di Bush
https://www.youtube.com/watch?v=kgig1QVU2lY
Raymond Mc Govern, analista della CIA dal 1963 al 1990, a capo del National Intelligence Estimates (sedici agenzie della Intelligence Community USA), estensore del briefing giornaliero del Presidente USA, insignito della Intelligence Commendation Medal.
“Quando gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno attaccato l’Iraq si è trattato di una guerra di aggressione pura e semplice, secondo la definizione stabilita dal processo di Norimberga…..oggi (con la complicità di media come il New York Times e il Washington Post) ci stanno spingendo verso una nuova guerra in modo molto simile a quello che accadde nel 2002/2003 quando invademmo l’Iraq con il nostro esercito, per fermare il terrorismo……”
Intervento al Parlamento Europeo del 1* dicembre 2015
https://www.youtube.com/watch?v=yKi_ng1w3t0
Boris Cyrulnik – University of the South, Toulon-Var, Prix Renaudot 2008. “L’estremismo islamico non è un caso. E’ una organizzazione che esiste da molto tempo…si mette l’odio nei quartieri in difficoltà: è intenzionale, è una politica. Si mette l’odio, si selezionano questi giovani socialmente e psicologicamente sfavoriti, gli si offrono corsi d’addestramento militare. E cos’è questa organizzazione? Dei gruppi politici. Utilizzano il terrorismo come un’arma perché è efficace ed economica. Non è costosa. Si può sconvolgere una società con pochi uomini sacrificabili, è meno cara di un esercito … Una volta che questi giovani sono stati reperiti, fabbricati e sacrificati, scatenano processi politici mondiali”
Toutes les guerres sont manipulées par le meme groupe occulte
https://www.youtube.com/watch?v=iTRyjNiUKnI
Giulietto Chiesa “We must consider the scope of the news that has come out these past few days. That the United States is looking into 9/11 again. What happened is that the Senator Bon Graham made a very important statement during a broadcast of CBS’s famous “60 minutes”.
The United States reopened the case on 9/11
https://www.youtube.com/watch?v=YV49b4p0jvI
Fulvio Grimaldi “L’immigrazione è quella che deve convincere il popolo bue, decerebrato dal costante martellamento dei mezzi di informazione falsi e bugiardi, obbedienti e servili, tentacoli del potere…… sono raccapriccianti le immagini che arrivano dalla Grecia, paese che già è stato scarnificato dalla comunità europea, con il concorso di tutta la comunità internazionale che ha assistito al martirio della culla della nostra civiltà…”
L’immigrazione? E’ una strategia Usa per controllare l’Europa
(fonte Byoblu di Claudio Messora)
http://www.byoblu.com/post/2015/08/18/limmigrazione-e-una-strategia-usa-per-controllare-leuropa-fulvio-grimaldi.aspx#more-35860
Maurizio Blondet “In Francia è stato notato che lo “spontaneo” ammassarsi di immigrati al Pas de Calais, da cui cercano di giungere in Gran Bretagna sotto il tunnel ferroviario, è gestito da una organizzazione che si chiama No Border, di militanti anarchici e dei centri sociali”.
La Commissione Europea finanzia i militanti pro-immigrati
….. oltre che a compendi informativi che da soli possono condizionare totalmente la corretta interpretazione dei fatti, come quelli dei comprovati falsi video sulle bombe all’aeroporto di Bruxelles
https://www.youtube.com/watch?v=CjQzmG1WdDc&spfreload=10
o delle “esercitazioni di polizia in atto” (San Bernardino 2015)
https://www.youtube.com/watch?v=WoxQpwfeTj0
svolte in concomitanza con tutti gli attentati terroristici degli ultimi anni
WTC del 1993, Oklahoma City del 1995, 11 settembre 2001, Londra del 2005,
Boston 2013, Parigi Bataclan 2015, – Fonte Massimo Mazzucco –http://www.luogocomune.net/LC/index.php/15-terrorismo/4338-terrorismo-fatto-in-casa
Tutto ciò a conferma, ancora una volta, dell’uso manipolatorio dei media, denunciato in tempi non sospetti da una delle voci più accreditate del giornalismo televisivo italiano di ieri e di oggi, che sarebbe bello risentire in proposito
“I nostri governanti vogliono farci vivere nel migliore dei mondi televisivi.
Purtroppo questo Paradiso è l’Inferno della democrazia”
Lilli Gruber contro la manipolazione mediatica
https://www.youtube.com/watch?v=68INRAL_ryA&feature=em-subs_digest-g
magari in un confronto professionale aperto al pubblico, con qualificati operatori del mondo della comunicazione, seriamente attenti al tema della manipolazione dei media
(intervista a Marcello Foa – fonte Byoblu di Claudio Messora)
https://www.youtube.com/watch?v=6luR0RS5fWI
“I giornalisti mostrano evidenti lacune nella copertura di eventi drammatici come quello del terrorismo, oscillando fra un’informazione mainstream fin troppo ingenua e che su certi aspetti va contestata e un atteggiamento complottista a prescindere che mira non a verificare i fatti ma a trovare riscontri a idee precostituite. I governi e i servizi segreti tendono, dopo gli attentati, a coprire i propri errori, anche sviando l’opinione pubblica e con una sovrabbondanza di dettagli sorprendente e contraddittoria rispetto ai tempi di un’indagine e al segreto istruttorio. Organizzazioni come l’Isis hanno imparato le tecniche per amplificare l’eco della loro propaganda. E poi c’è chi ha interesse ad ingigantire la percezione delle minacce dell’Isis, manipolando filmati che vengono attribuiti allo Stato islamico ma che molto verosimilmente non sono opera dei terroristi islamici, come dimostrato da esperti di tecniche cinematografiche e dai giornalisti che hanno colto dettagli rivelatori, ma sistematicamente ignorati dalla stampa mainstream, che ama le visioni in bianco e nero. E il cui coraggio intellettuale è alquanto intermittente”.
In conclusione
La centralità del tema del “dovere di servizio” nel campo della comunicazione – di quella televisiva in special modo – è del tutto evidente. E molto più pesante di quanto possiamo immaginare! La televisione, medium per definizione, subìto spesso in modo passivo, perché non cercato, come avviene nel caso di tutti gli altri mezzi di comunicazione, se ha in passato concorso in modo importante alla formazione del modello identitario del paese, oggi ancora di più, col suo ruolo accresciuto e consolidato negli anni, ha responsabilità di faro nell’orientamento dell’opinione pubblica, come a nessun altro medium è dato di avere!
E questa responsabilità del servizio pubblico televisivo è il primo vero bene comune da tutelare e difendere, a salvaguardia della società civile.
Di fronte alla riforma del servizio pubblico televisivo proposta dal governo Renzi, ridefinire RAI come acronimo di Rapina Agli Italiani è quanto mai pertinente e opportuno!
Di fatto ci prendono in giro con finti cambiamenti del sistema televisivo pubblico, perché ben consapevoli che la televisione può tutto. Nel bene e nel male.
· “Sta avendo luogo una rivoluzione molto più significativa di qualsiasi cambiamento del potere economico. Sotto l’impatto della propaganda, le vecchie costanti del nostro pensiero sono divenute variabili. Ad esempio, non è più possibile credere nel dogma originale della democrazia”. Walter Lippmann.
· “Viviamo immersi in una grande finzione, con vari livelli: locale, nazionale e globale, in cui i media di massa per eccellenza si combinano e si appoggiano mutuamente per creare un mondo di teleirrealtà o di irrealtà, in cui lo spirito delle persone viene sottomesso ad un bombardamento costante per lavare il cervello. Se non siete prevenuti di fronte ai mass media, vi faranno amare l’oppressore ed odiare l’oppresso”. Malcom X
In questo scenario, di fronte ad un uso sempre più spregiudicato della televisione pubblica, in un quadro di drammatica aggressione ai dettami costituzionali, la sola risposta possibile sta nella mobilitazione civile, da attuare con una azione legale collettiva. Se ciò accade…….”questa potrebbe essere la prima puntata di una nuova Tivvù…… eventualmente, sarà sempre meglio essere contestati per aver provato a dire delle verità, che continuare a patire a prezzo di certi patteggiamenti!”(Enzo Biagi).
Repertorio interviste ed eventi sul tema della riforma del servizio pubblico televisivo in Italia
“La Rai ai cittadini”, MoveOn Italia
https://www.youtube.com/watch?v=jGzX4cPrEl8
Alessandro Gilioli (L’Espresso)
Il conflitto di interessi è un tabù. Il problema è che su questo problema manca la trasparenza.
https://www.youtube.com/watch?v=cSodcqflKN8
Andrea Melodia (Presidente Unione Cattolica Stampa Italianai)
Avere un cattivo sistema di comunicazione pubblica, significa avere un sistema di comunicazione cattivo in generale
http://www.youtube.com/watch?v=44m20iLYDEE
Angelo Bonelli (Federazione dei Verdi)
Pluralismo nell’informazione è anche impedire l’espulsione dei temi che riguardano la vita quotidiana
https://www.youtube.com/watch?v=pOp4naWCajg
Anna Lodeserto (EIMP)
Alla riforma della Rai manca una cornice adeguata: la legge sul conflitto di interessi e sull’antitrust. Questa è una questione che tenteremo di risolvere anche con altri partner dei paesi europei
https://www.youtube.com/watch?v=NtJq1lFc-xs
Antonello Falomi – Italia dei Valori
Occorre che non siano i partiti nella commissione parlamentare di vigilanza a nominare i membri del coniglio della Rai. Occorre che questo sia rimesso nelle mani dei legittimi proprietari: i cittadini utenti del servizio pubblico
https://www.youtube.com/watch?v=NCJUogysz3U
Antonio Turri (Cittadini contro le mafie)
La democrazia in questo paese è malata. C’è un problema di democraticità dell’informazione intensa come difficoltà di accesso all’informazione. C’è la tendenza nel nostro paese mettere bavagli e censure
https://www.youtube.com/watch?v=W7hHkHT8ci8
Carlo Rognoni (PD)
La Rai non può permettersi di avere un consiglio di amministrazione nominato con la legge Gasparri
http://www.youtube.com/watch?v=BPWpStA5UXs
Carlo Tecce – (Il Fatto Quotidiano)
La televisione deve “servire” nel senso più aulico della parola, deve far sì che il cittadino da inconsapevole diventi sempre più consapevole e preparato.
http://www.youtube.com/watch?v=oa9HOXLZjVA
Carlo Verna (ex segretario Usigrai)
Noi chiediamo a tutti i partiti di presentare, in campagna elettorale, una riforma della governance della Rai
http://www.youtube.com/watch?v=ChRlosmGXvc
Carmine Fotìa (giornalista – Articolo 21)
L’occupazione della Rai da parte dei partiti prosegue ancora oggi. La Rai cambierà soltanto attraverso l’azione dei cittadini
https://www.youtube.com/watch?v=BSyNgXsCOC0
Corradino Mineo (PD)
Nel sistema attuale la Rai è anche una televisione commerciale
http://www.youtube.com/watch?v=3JTj_bYPO_A
Daniela de Robert (Giornalista Tg2)
Continuiamo a credere che il fatto che la Rai non abbia funzionato come servizio pubblico televisivo non abbia funzionato, non significa che non possiamo farne a meno
https://www.youtube.com/watch?v=cogikAuWECc
Domenico D’Amati (Articolo 21)
E’ indispensabile mettere le mani nella riorganizzazione della Rai. Non può continuare la Rai ad essere esposta a pesanti influenze politiche e partitiche
https://www.youtube.com/watch?v=1QPNR_qGEJQ
Ettore Bernabei – (ex DG Rai)
Oggi solo gli inglesi usano la BBC come servizio pubblico, come pilastro della sicurezza culturale, civile…..
http://www.youtube.com/watch?v=hdkWA9OcDbQ
Fabio Granata – (FL)
Bisogna cancellare la legge Gasparri, far uscire i partiti dal consiglio di amministrazione della Rai.
http://www.youtube.com/watch?v=cDsPj91qoEs
Flavia Perina (FL)
Il vero problema del servizio pubblico è quello di tirare fuori i partiti
http://www.youtube.com/watch?v=qsRQN5MWq-Q
Flavio Lotti (Tavola della pace)
Cara Rai o ti apri o ti spegni! Noi chiediamo che la Rai si doti di una struttura editoriale e di un format dei diritti umani. C’è Rai sport, ci deve essere anche iuna Rai per i diritti umani
https://www.youtube.com/watch?v=iBTj_UbklW4
Francesca Fornario (Giornalista e autrice satirica)
La Rai non risponde agli interessi dei cittadini. Io penso che i cittadini dovrebbero informarsi del progetto di MoveOn che permette di partecipare alla gestione della televisione pubblica, come avviene in altri paesi, ad esempio, l’Inghilterra con la BBC.
http://www.youtube.com/watch?v=wywZCvuVuvg
Franco La Torre (Libera)
Le mafie sono cresciute enormemente, non sono più visibili. Questo vuol dire che la mafia può fare meglio i suoi interessi….La Rai ci deve aiutare a capire questo. La Rai ci deve aiutare a non girare la testa dall’altra parte!
https://www.youtube.com/watch?v=A_2Ao7qSsP4
Fulvio Fammoni (Fondazione Di Vittorio)
In Italia bisogna intervenire sul macigno del conflitto di interessi e bisogna intervenire sulla legge Gasparri
https://www.youtube.com/watch?v=7uXGQK4eH2w
Furio Colombo (PD)
E’ evidente che il dominio partitico non è desiderabile perché ha portato fatalmente, non per incidente, la Rai allo stato deplorevole in cui si trova
http://www.youtube.com/watch?v=3d0_eKEl0es
Gian Mario Gillio (Direttore Confronti)
Quello che ci sembra è che la Rai non rappresenti il pluralismo che abbiamo in Italia
https://www.youtube.com/watch?v=MDz_YiyB8rk
Gianfranco Mascia (Popolo Viola)
La corruzione parte da un fenomeno culturale e morale ed è la televisione che, come ci ha educato negli anni 50 e 60 anche a imparare l’italiano, deve rieducare anche dal punto di vista etico per portare giovamento al nostro paese
https://www.youtube.com/watch?v=OexG8lCuE7c
Giovanni Anversa
Più che della Rai ai cittadini, parlerei della Rai dei cittadini
http://www.youtube.com/watch?v=NXPcfiiQyqw
Giovanni Valentini (La Repubblica)
Fino a che la Rai sarà di proprietà del Tesoro e quindi del governo, controllata dai partiti, non si riuscirà a risolvere in modo organico la questione.
http://www.youtube.com/watch?v=dcnJbvANf-s
Giulia Innocenzi (conduttrice televisiva)
E’ soltanto attraverso una riorganizzazione della Rai, della più grande azienda culturale di questo paese, possiamo mettere al centro il cittadino
http://www.youtube.com/watch?v=JAcmOC9yR5Y
Giulietto Chiesa (giornalista)
Noi siamo stati espropriati di una parte di frequenze che sono andate a finire in mani private, cosa che ha rappresentato la causa del disastro morale, intellettuale e politico del nostro paese. Poi c’ è l’espropriazione da parte dei partiti….
http://www.youtube.com/watch?v=O2G6K3v752A
Giulio Cavalli (attore, scrittore e regista)
Se c’è un luogo come l’informazione e ancora di più nel suo senso più pieno la Raiche dovrebbe essere un presidio e invece diventa una spelonca di servitori, vuol dire che c’è qualcosa che non va e camminiamo sulle macerie democratiche
https://www.youtube.com/watch?v=D2Ez7a7TSxQ
Giuseppe Bomprisco (Uni On)
Come studenti crediamo che il freno della ingerenza politica nella Rai rappresenti un freno alle sue potenzialità e responsabilità di servizio
http://www.youtube.com/watch?v=e9Lms7BHQ_Y
Giuseppe De Marzo (Libera)
La situazione dell’informazione nel nostro paese diventa più difficile poiché il potere economico ha assunto un controllo molto forte sull’informazione
http://www.youtube.com/watch?v=TciO1fR6A_w
Giuseppe Giulietti (Articolo 21)
La questione del conflitto di interessi, della libertà nella comunicazione, è vitale per la democrazia
http://www.youtube.com/watch?v=324Ej7b0zPM
Linda Brunetta e Giovanna Koch – Anart e Scat (intervista)
Il problema del rapporto della Rai con noi autori è grave in quanto non riscontriamo il rispetto della nostra figura professionale e questo ha un riverbero abbastanza evidente nella qualità dei prodotti che vengono mandati in onda
http://www.youtube.com/watch?v=NDQHRAFfO6k
Lorella Zanardo (autrice e scrittrice)
Chiedere le riforme che chiedete, a cui noi abbiamo aderito, è fondamentale perché la televisione continua ad essere un agente di socializzazione importantissimo nell’età formativa
http://www.youtube.com/watch?v=j5FtRq9uYlg
Loris Mazzetti (Capostruttura di Rai 3)
Sono convinto che in tutti questi anni c’è stato un soggetto che è rimasto completamente escluso da tutto il dibattito che riguarda il sistema radio televisivo: l’utente, il telespettatore.
http://www.youtube.com/watch?v=R7Aj6HRXb2c
Luca Borgomeo (AGCom utenti)
In evidenza il declino della Rai come servizio pubblico
http://www.youtube.com/watch?v=pzl-8RKakRE
Lucia De Angelis (Indignerai)
Siamo qui per chiedere alla politica di liberarci dalla legge Gasparri. Siamo qui per dirvi che siamo quella Rai che abbiamo conosciuto e che vorremmo rivedere presto, contstualizzandola alla modernità per raccontare tutta l’Italia
https://www.youtube.com/watch?v=qfT6gad2ftQ
Luigi De Magistris
Dobbiamo liberare il servizio pubblico dalla lottizzazione partitocratica e dei poteri forti, espressione talvolta, attraverso i colletti bianchi, dello stesso sistema partitocratico
https://www.youtube.com/watch?v=0sWHJi2iByg
Marcello Masi – (Direttore Tg2)
In questi ultimi anni abbiamo vissuto purtroppo situazioni complicate, rese ancora più complicate da situazioni di ingerenza della politica nell’informazione, da parte di tutti i soggetti politici italiani
https://www.youtube.com/watch?v=2P-A-sIIfDY
Marco Mele (Sole 24 ore)
Nei fatti la Rai, come azienda, non può definirsi servizio pubblico…. La Corte Costituzionale lo ha detto più volte: la Rai percepisce il canone in quanto rappresenta il pluralismo e tutte le opinioni presenti nella società e non tra i partiti
http://www.youtube.com/watch?v=eQIdcYBWMzs
Marco Pierani (Altroconsumo)
Noi sulla questione della Rai abbiamo lanciato una azione di classe a favore dei cittadini perché la Rai torni a rispondere agli interessi dei cittadini e all’interesse generale del paese
http://www.youtube.com/watch?v=NoivsvxY2xw
Mario Sechi (Il Tempo)
La Rai è un patrimonio pubblico che va valorizzato e sviluppato. Le idee di inserire la Rai nel mercato tout court, non mi hanno mai convinto del tutto
https://www.youtube.com/watch?v=B7gaTWHDnEg
Massimo Marnetto (Libertà e Giustizia)
Da anni sappiamo che la Rai funziona da estensione dei partiti e per questo non è e non fa servizio pubblico
http://www.youtube.com/watch?v=cWUqMb6znbY
Matteo Orfini (PD)
Pensiamo che la Rai vada liberata dal controllo dei partiti. Ma da subito però! Non……..
http://www.youtube.com/watch?v=W3VqMZXYedY
Maurizio Sciarra (100)
La Rai è una azienda che dovrebbe produrre cultura e informazione ma che invece è bloccata da troppo tempo e non riesce più a raccontare il paese come peraltro è stato per il passato
http://www.youtube.com/watch?v=dWIFiITZ6Y0
Moni Ovadia
Una televisione come bene comune e a servizio dei cittadini non è un’utopia di anime belle. Con MoveOn è una proposta di legge che si propone di armonizzare il servizio pubblico televisivo sia nelle forme che nei contenuti
http://www.youtube.com/watch?v=wls9iDtU8UQ
Nichi Vendola (SeL)
In questi anni, la Rai è stata umiliata dall’occupazione selvaggia e dalle pressioni mafiose che ha subito, da un mondo del potere politico economico tracotante
http://www.youtube.com/watch?v=LwxoHCtN_A0
Nicola D’Angelo
Ci vuole qualcuno che garantisca la qualità del servizio pubblico e lo faccia per statuto, per legge.
Nicola D’Angelo – AGCom (intervista)
http://www.youtube.com/watch?v=z-gXLRsUcIc
Oliviero Beha (giornalista)
La Rai è un’azienda che potrebbe essere fondamentale per un rinascimento, una svolta, una ricostruzione di questo paese… la questione rai non è avvertita come dovrebbe essere, non è una questione aziendale, ma una questione politica profonda!
https://www.youtube.com/watch?v=oIwRQG5Ma2I
Paolo Gentiloni (PD)
La Rai è in una condizione molto grave
http://www.youtube.com/watch?v=WETyF-7Qdcg
Paul Ginsborg (Storico – Docente Universitario)
Un problema, quello del servizio pubblico, che non possiamo delegare ad altri
http://www.youtube.com/watch?v=qWzi8zrN1IE
Piero Badaloni (giornalista)
Trovo che la proposta MoveOn sia quella giusta per ridare ruolo agli utenti, cosa che ho potuto constatare nella mia esperienza pluriennale di corrispondente da altri paesi d’Europa
https://www.youtube.com/watch?v=GgkwNO3mJX8
Roberto Fico
L’informazione è il problema centrale del paese. Se non si riesce a superare questo problema anche la crescita di comunità del paese, di conoscenza e di libertà ne resta penalizzata.
https://www.youtube.com/watch?v=VG3e_9KzjuI
Roberto Natale (già segretario FNSI – SeL)
Con tutta evidenza la Rai così com’è non regge
http://www.youtube.com/watch?v=TkekfYeASVY
Roberto Zaccaria (PD)
La Rai rappresenta in qualche modo, nella sua dimensione di servizio pubblico un bene di tutti
http://www.youtube.com/watch?v=z-E1zC030-s
Sergio Bellucci (net left)
Se il servizio pubblico diventa un concorrente del mercato radiotelevisivo, non assolve al compito che gli viene affidato dalle leggi
http://www.youtube.com/watch?v=_bo4AFKxHEs
Stefano Fassina (PD)
La Rai ha bisogno di una riforma profonda
http://www.youtube.com/watch?v=oBAqndPz4Us
Tana de Zulueta (giornalista)
Quando parliamo di Rai, non stiamo parlando di televisione in astratto. Stiamo parlando di una Rai dei cittadini…di un bene pubblico
http://www.youtube.com/watch?v=Ohtaxhqh8cE
Ugo Mattei (Giurista)
L’unica resistenza possibile è quella di un’opinione informata
http://www.youtube.com/watch?v=zAOTJ3NTVSI
Ugo Gregoretti (giornalista – regista)
La mia convinzione è che il servizio pubblico è stato ucciso, o per lo meno ferito gravemente, dalla dottrina della privatizzazione
https://www.youtube.com/watch?v=tbtcyCr0HM8
Vincenzo Vita (PD)
La Rai oggi è un bene comune, da tutelare
http://www.youtube.com/watch?v=3MC-LftrDkw
Wolfgang Achtner (giornalista)
Nella mia esperienza internazionale di giornalista, ho potuto constatare che c’è un legame indissolubile e la buona informazione
http://www.youtube.com/watch?v=Sac5S1qCSAo

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