lunedì 15 febbraio 2016

Tutti i droni militari a Sigonella..... (e pure i bombardieri atomici?)



Ramstein si trasferisce a Sigonella, o qualcosa di simile... chi ne sa cosa? Sui media italiani (e siciliani) non ho trovato traccia,lo hanno detto "di passaggio" a Radiouno ed in (logico) collegamento alla tensione che c'è per la questione siriana.

Che in Libia,Siria ed in tutto il Medio Oriente si viva una guerra crudele e sanguinosa è notorio  tutti..; che gli eventi siano manipolati nel presentarli agli italiani (ed a tutti gli occidentali) nella maniera piú confacente al quadro politico delle alleanze militari è (non solo) mia opinione personale. 
Ho spesso trattato l'argomento Siria,prima ancora quello Libia, le Primavere arabe..., negli anni precedenti Iraq, Afghanistan e, da sempre, Palestina ed Israele... insomma, grazie alla ospitalità delle testate pluraliste, ho potuto esporre analisi e tesi "differenti" da quelle "politicamente corrette" dei maggiori media dell'informazione.


Oggi torno a porre l'attenzione su Sigonella e su quello che potrebbe significare lo "spostamento" di Ramstein dalla Germania al profondo "Centro del Mediterraneo" qualora si ampliasse davvero (personalmente non possiedo dati sufficienti) la base ufficialmente italiana (sede del 41^ Stormo) ed "ospitante" la Naval Air Service (NAS) degli Usa.
Crede qualcuno dei lettori che gli americani chiedano "permesso" ai nostri comandi militari od al governo di Roma per quel che fanno a Sigonella ?


Nelle "puntate precedenti" ho esposto quel che di mia conoscenza sulle attività yankee in questa enclave statunitense a due passi da Catania (e da casa mia)..mai nulla di buono che poi non si sia tradotto in realtà con l'utilizzo per varie campagne di guerra (per me aggressioni) dall'Iraq alla Libia e fino alla Siria oggi.


Sui droni, e la loro presenza a Sigonella, ho acquisito addirittura una citazione "internazionale" basata piú che altro sull'avere evidenziato la loro presenza a quanti (ovviamente non "esperti") neppure conoscevano questa base e quel che partiva da essa.


Ora apprendo (molto stringatamente) che, nell'area e nella base di Sigonella, verrà trasferita Ramstein... ovvero la più grande base Usa della Air Force presente in Europa... una base della Aviazione in aggiunta a quella della Marina ??


Persino io, che per gli americani non nutro alcuna simpatia, sono alquanto scettico... Ramstein è enorme,se dovessero aggiungersi a Sigonella le strutture per ospitare tutti gli squadroni alati a stelle e strisce non basterebbe la intera Piana di Catania (che pure è di notevole estensione).

Ed allora, la notizia è falsa ?


Non credo: se consideriamo che siamo a rischio di un conflitto generalizzato nel cuore e sulle sponde del Mediterraneo, avere gli squadroni di caccia-bombardieri a 20 minuti da Tripoli e massimo qualche ora da Raqqa e Damasco è strategicamente importantissimo.


L'arroganza di BombObama non conosce limiti nel voler imporre alle nazioni governi e diktat di ogni genere in nome della "democrazia".... le basi in Turchia non bastano per accerchiare il Nemico.


Che, per quanti ancora non lo avessero capito, non sono il Califfo od il coraggioso Assad.... ma Putin e la Russia.
Lo scontro militare convenzionale è previsto dalle nostre parti,nell'area tra Libia e Siria... gli aerei della Air Force servono il più vicino possibile al teatro di guerra, dove piazzarli se non a Sigonella? 

Vincenzo Mannello




P.S. resta il non piccolo particolare che, a Ramstein, ci sono pure bombardieri con armi nucleari... ospiteremmo pure loro ?


Integrazione: 

Grazie a Vox per le ulteriori informazioni... La base di Sigonella, in Sicilia, sarà la terza struttura al mondo per il comando, il controllo satellitare e la manutenzione di tutti i droni delle forze armate statunitensi.

Il 14 novembre scorso il Naval
 Facilities Engineering Command Office per l’Europa e l’Asia sud-occidentale della Marina militare Usa, ha pubblicato il bando di gara per la realizzazione nella stazione aeronavale n. 2 di Sigonella (NAS 2) dell’UAS SATCOM Relay Pads and Facility, un sito fornito di tutte le attrezzature necessarie a supportare le telecomunicazioni via satellite del Sistema degli aerei senza pilota ed “assicurare lo spazio per la gestione delle operazioni e delle attività di manutenzione” dei droni in dotazione all’US Air Force e all’US Navy per un importo tra i 10 ed i 25 milioni di dollari.

Il progetto per realizzare in Sicilia l’UAS SATCOM Relay Pads and Facility – spiega l’analista siciliano Antonio Mazzeo – era stato presentato la prima volta al Congresso nell’aprile del 2011, ma l’approvazione è giunta solo in occasione della predisposizione del bilancio per le costruzioni militari per l’anno fiscale 2016.

Scrivono dal Dipartimento della Difesa USA

“Nel nuovo centro saranno installati dodici ripetitori UAS SATCCOM con antenne, macchinari e generatori di potenza con la possibilità di aggiungerne altri otto della stessa tipologia. Il progetto prevede inoltre tutti i sistemi infrastrutturali, meccanici, elettrici, stradali, di prevenzione incendi ed allarme per supportare il sito per le comunicazioni satellitari. La costruzione di una SATCOM Antenna Relay facility è necessaria per supportare i link di comando dei velivoli controllati a distanza, in modo da collegare le stazioni presenti negli Stati Uniti con gli aerei senza pilota operativi nella regione dell’Oceano atlantico. Con il completamento di questo progetto saranno soddisfatte le richieste a lungo termine di ripetitori SATCOM per i Predator (MQ-1), i Reaper (MQ-9) ed i Global Hawk (RQ-4). Il nuovo sito supporterà inoltre il sistema si sorveglianza aeronavale con velivoli senza pilota UAV Broad Area Maritime Surveillance (BAMS) di US Navy e le missioni speciali del Big Safari di US Air Force”.

Il nuovo centro di Sigonella coordinerà tutti i droni militari americani a supporto dei principali comandi strategici per fornire informazioni aggiornate ai reparti combattenti.

Continuano dal Pentagono

“Il sito di Sigonella garantirà la metà delle trasmissioni dei velivoli senza pilota UAS e opererà in appoggio al sito di Ramstein, in Germania. Senza l’UAS SATCOM Relay Site gli aerei senza pilota non sarebbero in grado di effettuare le loro missioni essenziali, non potrebbero essere sostenuti gli attacchi armati e si verificherebbe una riduzione significativa delle capacità operative odierne ed un impatto negativo grave per le future missioni d’oltremare. La SATCOM Communications Support Facility avrà un’estensione di 1.200 metri quadri”.

Il nuovo UAS Satcom Relay di Sigonella – aggiunge Mazzeo – opererà come stazione “gemella” dell’infrastruttura ospitata in Germania, assicurando l’“indispensabile” backup alle operazioni d’intelligence e di telecomunicazione satellitare di Ramstein.

La principale base per le operazioni su scala planetaria dei droni USA si trova nella Creech Air Force Base, in Nevada.

Le nuove strutture di Sigonella garantiranno, tra le altre cose, un costante flusso di dati per consentire ai piloti nel Nevada di manovrare i droni in tempo reale a migliaia di chilometri di distanza.

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