venerdì 5 novembre 2010

"Stati Uniti D'America... caduta rovinosa di un impero" - Prove alla mano da Mauro Meneghini



L'Impero sta crollando, ma fino all'ultimo continueranno a negare l'evidenza e a dirvi che la situazione è sotto controllo... (ma di chi?)

Avrete certamente letto dell'iniziativa del presidente della FED Bernanke (soprannominato "elicottero", perché è disposto a spargere dollari anche con gli elicotteri, pur di sostenere l'economia americana) che ha deciso di comprare i buoni del tesoro USA per svariate centinaia di miliardi di dollari, semplicemente stampando nuovi dollari, cioè carta straccia con la quale presto potranno tappezzare le pareti di casa, come si faceva coi marchi negli anni '20 nella Repubblica di Weimar. Le teste fini che si definiscono economisti e che lavorano per i governi, perlopiù di scuola keynesiana e monetarista (non certo della Scuola Economica Austriaca) hanno sempre negato o minimizzato i rischi di una simile follia espansionistica del debito, sia pubblico che privato, che deriva dal stampare denaro disonesto, privo di valore effettivo, le cui ripercussioni inevitabilmente sono deleterie, perché favoriscono la spesa pubblica arbitraria ed i conflitti bellici, i malinvestimenti, le speculazioni estreme e gli abusi finanziari, l'indebitamento ingiustificato, i conflitti esasperati, il malcontento e gravi disuguaglianze sociali, il consumismo compulsivo ed esasperato, ecc..

Non occorre essere degli economisti, ma è sufficiente applicare il buon senso comune, per capire che gli USA con questo tipo di comportamento, prima o poi crolleranno sotto il peso di una situazione insostenibile, da loro stessi creata, che non può più essere camuffata e mistificata, il bluff non può durare in eterno.

Da anni di fronte alle tristi e tragiche condizioni in cui versa in particolare in nostro paese, faccio la battuta che a salvarci ci penseranno i cinesi, che spero comprino il nostro paese e lo amministrino meglio di quanto abbiano fatto i nostri pessimi governanti. Ebbene, fra breve non sarà più una battuta, perché dopo che avranno "comprato" gli USA, per loro comprare l'Italia sarà uno scherzo. Il breve filmato allegato all'articolo (cliccate sul link) vi rivelerà la provocazione, assai realistica.

L'articolo che come al solito proviene dal Movimento Libertario, l'unico che ha il coraggio in Italia di affrontare certi argomenti, in pochi minuti e con estrema semplicità vi rivelerà in che condizioni versano gli USA e vi farà capire quanto sia veritiera ed ormai imminente la previsione effettuata dalla Scuola Economica Austriaca del "Crack up Boom" (fate una ricerca in Internet per sapere cos'è), e prima correrete ai ripari e maggiormente tutelerete i vostri risparmi e patrimoni personali e famigliari, che rischiano di dissolversi, disintegrarsi. E poi non ditemi che non vi avevo avvertito.

Claudio Martinotti Doria - http://www.cavalieredimonferrato.it/

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USA, LO SPOT VIETATO PER NASCONDERE IL DEBITO PUBBLICO
di MAURO MENEGHINI

LO SPOT CHE LE TV AMERICANE NON HANNO VOLUTO TRASMETTERE:
http://www.youtube.com/watch?v=OTSQozWP-rM&feature=player_embedded

Un nuovo spot pubblicitario sul debito pubblico statunitense del gruppo "Cittadini contro il debito pubblico" che le grandi reti televisive ABC, A&E e History Channel si sono rifiutate di trasmettere. Lo spot è un omaggio al film del 1986 "The Deficit Trials" che le reti televisive, anche allora, si rifiutarono di trasmettere.
Probabilmente si tratta di argomenti troppo scottanti per queste reti televisive. Ma forse è giunto il momento di raccontare la verità al popolo americano. Nel 1986 il debito pubblico era di 2 bilioni di USD. Oggi ha raggiunto a passi da gigante i 14 bilioni. Il sogno americano si infrange davanti ai nostri occhi, ma le reti televisive, probabilmente, non sono disposte a spiegare al loro pubblico cosa gli sta succedendo.

La verità è che sotto nessun aspetto il filmato menzionato si può considerare offensivo. Lo spot è ambientato nell'anno 2030 e il protagonista è un professore cinese che tiene una lezione sui grandi imperi, mentre sullo sfondo scorrono le immagini degli Stati Uniti d'America, spiega ai suoi studenti l'atteggiamento dei grandi imperi: "Hanno tutti compiuto lo stesso errore. Si sono scostati dai loro principi fondanti che li hanno resi grandi. L'America cercò di uscire dalla recessione aumentando le spese e le tasse. Giganteschi provvedimenti congiunturali- spese, cambiamenti nel sistema sanitario, la soprafazione alla libera imprenditoria e debiti pressanti".

Probabilmente è quello che viene dopo quando il professore dice: "Naturalmente noi possedevamo la maggior parte del loro debito così che ora lavorano per noi". Ora potete ritenere questa pubblicità offensiva? Qui a seguito lo spot e tirate le vostre conclusioni.

Certamente questa pubblicità chiarisce un paio di concetti. Di mese in mese decine di migliaia di posti di lavoro e miliardi di dollari vengono trasferiti in China. Nel 1985 il deficit della bilancia commerciale americana con la China era di 6 milioni di dollari all'anno. Solo in agosto di quest’anno il deficit commerciale americano è stato di oltre 28 miliardi.

Il governo cinese ha un avanzo commerciale talmente elevato, nell'ordine di centinaia di miliardi di dollari, che i funzionari governativi americani sono permanentemente in viaggio verso la Cina per farsi prestare sempre più soldi per permettergli di continuare a vivere oltre le loro possibilità. Ma il debitore prima o poi cade nelle maglie del creditore e gli americani saranno presto nelle mani dei cinesi. Ma non è detto che debba essere per forza così. Non dobbiamo fondere l'economia americana in un'economia unica mondiale, dove si confrontano operai americani con milioni di operai cinesi, che guadagnano meno di 1 dollaro all'ora, e non ha senso metterli in concorrenza.

Fabbiche, patrimoni e posti di lavoro abbandonano l'America con incredibile velocità. Dal 2001 sono state chiuse 42.400 fabbriche americane. In America si vive una de-industrializzazione ma il triste è che questo non viene ritenuto un problema dagli americani. Alla fine del 2009 lavoravano meno di 12 milioni di americani nel settore produttivo. L'ultima volta che nell'industria vi erano meno di 12 milioni di occupati era il 1941.

Per ogni dollaro, che i cinesi spendono per beni o servizi americani, gli stati Uniti ne spendono 3,9 per beni o servizi cinesi. Dopo questi presupposti non riesco a spiegarmi perché le reti televisive si rifiutino di trasmettere questo filmato. Vogliamo provare a farlo noi?

(Fonte: Movimento Libertario http://www.movimentolibertario.it)

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