lunedì 1 novembre 2010

Papa Ratzinger che non conosce l'amore...

“Voi giovani non potete e non dovete adattarvi ad un amore ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto per sé e per gli altri, incapace di castità e purezza. Questo non è libertà.”

Queste la parole del Papa rivolte ai giovani dell'Azione Cattolica.
Evidentemente Ratzinger ha fatto, volente o nolente, confusione tra amore e sesso.

Dante scrisse che l'amore non era altro che "unimento spirituale de l'anima e de la cosa amata".

L'amore è un sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare al suo bene e di ricercarne la compagnia (Treccani). Esistono molti tipi d'amore, materno, filiale, fraterno, etcetera.

Insomma, l'amore è un sentimento profondo, vero, sentito e quindi non è barattabile.

Naturalmente è possibile fingere l'amore, ma un amore finto non si può chiamare amore, manca il sentimento. Ciò che invece può essere merce di scambio è il sesso. Si può far sesso, offrire il proprio corpo, per ottenere favori, regali e denaro. Il sesso non è amore anche se il sesso fatto con amore è la cosa più bella al mondo. Per questo si può consultare la “Filosofia della Pansessualità” sul sito http://www.pansexuality.it , che racconta ciò che il sesso realmente è.

La gerontocrazia vaticana ha abusato della santissima parola amore della quale non conoscono il significato, compreso forse meglio duemila anni fa da un Cristo che certamente non avrebbe permesso quella pedofilia ed il plurifavoreggiamento di essa perpetrata senza amore, per puro sfruttamento sessuale di bambine e bambini da preti frustrati e senza scrupoli, insieme con corruzioni e riciclaggi vari (IOR), che sono veri e propri delitti contro l'umanità.

Il cardinale-presidente Cei Angelo Bagnasco ha ricordato giustamente che “gli adulti hanno sempre il dovere di essere d'esempio per i ragazzi sia nei comportamenti che nelle scelte di vita”. Parole decisamente mistificanti quando pronunciate da coloro che dovrebbero invece aspettarsi la visita in Vaticano di un novello Cristo con la frusta in mano per cacciarli, come già aveva fatto LUI
con i Farisei che mercanteggiavano nel tempio.

Peter Boom - liberopensierovt@libero.it

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