lunedì 12 maggio 2025

Il mistero della partecipazione di zelensky ai colloqui di Istanbul del 15 maggio 2025...


Permangono tuttora  dubbi sulla reale intenzione di zelensky riguardo alla sua presenza fisica ai colloqui diretti con il "nemico russo" a Istanbul. Di primo acchito, appena ricevuta la notizia che Putin gli offriva l'opportunità di parlare "vis a vis", il capataz aveva risposto malamente ma dopo l'invito di Trump di non fare lo s....o si è visto costretto ad accettare, sia pur di grande malavoglia, dichiarando urbi et orbi "basta chiacchiere, ti aspetto a Istanbul!". Tutti i media di sistema hanno passato la notizia come certa ma qualche intrigante giornalista ha chiesto all'arci nemica della Russia, Kallas, "se le sarebbe piaciuto vedere Putin ai colloqui in Turchia e se Zelensky avrebbe dovuto andarci in assenza di un cessate il fuoco. La Kallas ha risposto con un evasivo no"...

- Vorrebbe vedere Putin in Turchia giovedì?

- Se non c'è un cessate il fuoco, allora non potranno esserci negoziati sotto attacco.

Anche  Zelensky aveva immediatamente risposto alla proposta, chiedendo un cessate il fuoco "completo e duraturo" prima di qualsiasi negoziato ma ha comunque confermato di essere pronto ad incontrare Putin giovedì in Turchia, per accontentare Trump,  con la speranza che la Russia non cerchi scuse per evitare il cessate il fuoco di 30 giorni richiesto. 


Questo cessate il fuoco, ricordiamolo, è necessario per riorganizzare le forze armate  ucraine e rifornirle di armi occidentali. L'amministrazione Trump stessa  ha  promesso di contribuire con svariati missili  a lunga gittata e con l'assistenza satellitare per continuare a colpire il territorio russo.

Il quotidiano britannico The Times definisce la posizione di Putin un “velato ultimatum”. Secondo il quotidiano, la Russia insiste su un cambio di potere a Kiev, sul rifiuto dell'Ucraina di aderire alla NATO e sul riconoscimento delle regioni di Crimea, LPR, DPR, Kherson e Zaporozhye come parte della Russia.

Inoltre, Mosca chiederà il consolidamento legale dello status di neutralità dell'Ucraina. Ciò è in netto contrasto con la posizione di Kiev: Zelensky insiste sul ritiro completo delle truppe russe e sul ripristino dei confini del 1991.

I colloqui in Turchia sono stati  richiesti dalla Russia per una definitiva chiarezza sulle posizioni assunte,  mentre Zelensky ha chiesto un cessate il fuoco preventivo di 30 giorni a partire dal 12 maggio, Putin è stato chiaro: non ci sarà alcuna “ interruzione” del conflitto senza l'accettazione  delle richieste russe.

L'ultima reazione di Putin alle richieste di un cessate il fuoco preventivo di 30 giorni indica che Trump ha molte notti insonni davanti a sé...


Il capataz si è consigliato con gli alleati



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

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