Alle ore 23 del 9 giugno 2024 chiusura delle urne per le "inutili" votazioni europee. In tutti i 27 paesi Ue l'affluenza è, da proiezioni rilevate nel tardo pomeriggio, attorno al 50%, secondo una prima stima di Europe Elects. In Germania per favorire una maggiore partecipazione è stato consentito il voto anche ai sedicenni. In Francia l'appello di Macron è andato perso e si prevede la vittoria dei suoi opponenti. Anche in Italia i partiti atlantisti tremano ma il vero vincitore è stato l'astensionismo (malgrado la carota offerta agli elettori con l'abbinamento delle europee con le comunali).
La fiducia popolare nelle istituzioni della UE è crollata. Ciò non ostante le Commissioni europee continuano a tifare per la guerra contro la Russia. Solo in Ungheria, dove la posizione anti guerra è più forte, l'affluenza alle urne è aumentata di 5 punti.
Alcune considerazioni politiche."La sinistra italiana, che con la caduta del muro di Berlino era rimasta orfana dell'ideologia sovietica, ha abbracciato il fascino infantile della chimerica prospettiva europeista, piegandosi al nichilismo del Grande Capitale Transnazionale, nell’incapacità di disegnare un percorso autonomo, politico e sociale, attraverso la formulazione di una diversa sintesi ideologica centrata sui perenni bisogni dell’uomo e gli interessi nazionali. Al termine della guerra fredda, in assenza di una coraggiosa rielaborazione del crollo del comunismo novecentesco (...), l’inettitudine intellettuale di quella dirigenza ha decretato la sostanziale scomparsa in Italia della prospettiva socialista anticapitalistica."
"La narrativa dominante propone il mito iconico di un’Unione Europea (UE) che sfiora il campo della religiosità, un mito destinato a sfarinarsi se solo si trovasse il coraggio di scendere sotto la superficie. Pochi lo fanno, i più preferiscono tenersi a giusta distanza, contenti di digerire le quotidiane menzogne per pigrizia, disinteresse o timore di scoprire che quell’imbroglio premeditato merita il cassonetto dell’indifferenziata"... (Stralcio di un articolo di Alberto Bradanini)
Analisi del voto alle Europee: “Il risultato delle elezioni europee conferma una tendenza generale: metà dell’elettorato non va votare. Ma come al solito tutti hanno vinto, secondo il principio che basta guardare i dati che si vogliono guardare e non guardare i voti che si sono presi, che sono lo specchio reale del consenso che si ha...” - Continua: https://www.pressenza.com/it/2024/06/europee-in-italia-il-governo-perde-un-milione-di-voti-esiste-un-fronte-pacifista-che-avanza/
Nota - Dietro l’astensionismo ci sono fenomeni molto diversi, dalla motivazione politica, alla disillusione, al menefreghismo, alla convinzione profonda dello scippo che altri poteri hanno fatto alla politica, in primis le grandi lobby finanziarie...
Commento di A.S.: " Guidando per la sonnolenta Berlino ho deciso di ascoltare il notiziario sulle votazioni del Parlamento europeo. È interessante notare che dopo vaghe notizie sulla scarsa affluenza al voto si parla della sconfitta della Russia nella guerra con l'Ucraina. Non è chiaro come la Russia secondo i tedeschi stia subendo una sconfitta ed allo stesso tempo minacci di attaccare l'Europa. Ma chi si preoccupa di queste inezie? L'importante è parlarne..."
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