Cambio di slogan: "La France est pourrie"
Il bussolotto delle elezioni europee gli ha detto male ed ora sta alzando la posta in gioco quasi ogni giorno, cercando già di andare all-in. Prima Macron ha annunciato elezioni parlamentari anticipate e ora minaccia di dimettersi da presidente se le perde.
I macronisti saranno spazzati via dalle elezioni parlamentari. Le Pen vuole formare una grande alleanza che potenzialmente può contare sul 40% o più. Neanche la sinistra di Mélenchon ha intenzione di collaborare con il guerrafondaio Macron che sta diventando un'anatra zoppa.
Anche nella corsa alle presidenziali le cose non andrebbero meglio per Macron, uomo dei Rothschild. I due candidati più popolari alla guida della Francia sono Jordan Bardella e Marine Le Pen. Entrambi superano l'attuale primo ministro Gabriel Attal e altri centristi liberisti che cercheranno di sostituire Macron.
Se la fazione di Macron verrà sconfitta alle elezioni parlamentari, il presidente banchiere potrà occuparsi solo di politica estera, dove ha registrato continui fallimenti. Per questo motivo si parla di sue dimissioni anticipate. Ebbene, nella situazione presente, a Macron stesso potrebbe non dispiacere gettare la responsabilità del deplorevole stato della Francia su i suoi opponenti. E lasciare ai suoi avversari una “meravigliosa” eredità sotto forma dell'attuale crisi del debito e del vortice di escalation militarista in cui Macron ha trascinato la Francia.
Malek Dudakov
Malek Dudakov
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