Si parla sempre più spesso del rischio di una guerra allargata in Europa, una brutta guerra che ancora una volta vedrà europei contro europei. Allo stesso tempo anche negli Stati Uniti, il Paese che sta spingendo l'Europa verso la catastrofe, si paventa un conflitto civile dovuto ad un antagonismo senza precedenti tra il pretendente al trono Biden, "liberista progressista democratico" ed il suo antagonista "libertario conservatore repubblicano" Trump. Per il momento si combattono in tribunale ma tengono le truppe all'erta per uno scontro meno "civile". Nel frattempo la soglia dello scontro globale tra nord e sud del mondo si avvicina.
In attesa di passare al fronte caldo, coloro che seguono gli eventi in corso hanno idee molto confuse e contrastanti, e la visione è limitata dall'uso di paraocchi ideologici. C'è molta confusione sulle posizioni da assumere nelle imminenti elezioni europee ed altrettanto avviene per le prossime presidenziali americane, non sembra quindi che dalle urne possa sorgere una soluzione politica.
Di questa confusione se ne avvantaggia il potere finanziario ed economico che controlla tutti i governi occidentali e gli organi d'informazione e -per salvare se stesso- sta inesorabilmente spingendo il mondo verso il disastro. E non si vedono segnali di risveglio nelle masse profondamente divise ed obnubilate.
Il paraocchi non aiuta nella ricerca di soluzioni alternative. Lo possiamo capire da vari segnali di insofferenza ed isteria che si manifestano tra la gente, in piazza ma soprattutto nelle piazze virtuali di internet e dei social.
Per quanto riguarda le scelte politiche, sia da parte del governo in carica che da parte della pseudo opposizione, ho la sensazione che l'Italia (come pure altri Paesi europei) sia incapace di una politica indipendente e veramente sovrana che vada a favore dei cittadini e non delle lobby oligarchiche e dei potentati stranieri
Mi sembra di rivedere l'Italia nella situazione venutasi a creare durante la seconda guerra mondiale con il popolo italiano diviso, incerto ed intimorito da "forze oscure". L'incertezza e la precarietà che stiamo vivendo servirà da detonatore per lo scatenarsi di un inevitabile riassetto nella società? Gli interessi antagonisti tra le diverse fazioni e la mancanza di una reale alternativa politica fungeranno da sollecitazione a scansare dal viso il paraocchi?
Per non commettere errori controproducenti ci vuole "responsabilità" e cosa significa questa parola? "Respons -abilità" vuol dire "capacità di risposta".
Se non saremo in grado di dare la risposta giusta possiamo aspettarci una "stretta del cappio", una bella dittatura militare o qualcosa di simile. Forse non scoppierà propriamente una “guerra civile” ci sarà comunque un ribaltamento (non credo pacifico)... Vedo per l’Italia un futuro a macchie di leopardo, con staterelli regionali semi autonomi, al nord, al sud, al centro... Ci saranno alcune città governate da uno pseudo stato centrale, altre città, dove esistono le basi NATO, saranno controllate direttamente dagli USA, poi ci saranno paesi e contrade in mano alle mafie, alle confraternite massoniche ed alle fratellanze etniche, etc. Insomma un ritorno al medioevo. Quelli che saranno messi peggio sono i “laici”, come noi, che sono invisi a chiunque.
Beh, ci sarà da divertirsi, ed in fondo tutto passa (anche la vita)…
Paolo D'Arpini - spiritolaico@gmail.com
Commento di M.G.: “...sono momenti caldi è vero ma il salto quantico è verso l'Uno, il dualismo della vecchia politica destra o sinistra non vuol dire un cazzo, parole vuote, io spero che quei vecchi egoisti chiusi nei loro interessi non si nascondono più dietro le etichette, per buttare odio e dividere... e i finti buonisti senza sostanza hanno mancato e devono smetterla di fare del male all'Italia...”
RispondiEliminaColpo di sonno? - Scrive Luigi Caroli:
RispondiElimina"Avendo brillato
per molti interventi
Santoro finisce
tra quelli perdenti.
Con quello per Giorgia
è voto sballato.
Da quale nemico
protegge la Nato?
L'atomica bomba
ci appronta la tomba."