L’apparizione in scena dell’ultima trovata politici-taria italiota è, con drammatica evidenza, specchio e misura del comatoso stato in cui versa la politica nel nostro paese. Parliamo, se non lo si fosse capito, del neonato movimento che riempie le piazze - soprattutto quelle televisive - che si appresterebbe, secondo malevoli, ma non per questo poco arguti, opinionisti, a fare da paracadute al tracollo, per smarrimento di identità, del movimento fondato anni addietro a suon di improperi da Beppe Grillo, oltre che a quello del sedicente partito democratico, da sempre in balìa di pulsioni secessioniste dei suoi adepti, ordinariamente impegnati a spalancare finestre che creano insidiose e autolesionistiche correnti d’aria… per lo più, fritta e malsana!
Se questa è la scena sul versante del “progress pride”, sul fronte opposto, non si può certo esultare di gioia: la minaccia della ridiscesa in campo del più devastante distruttore di identità e valori della Tradizione – a dispetto anche delle recenti gravi(ane) esternazioni nei tribunali che si occupano del contrasto all”’orgoglio mafioso“ – insieme al permanere di assenza di una autentica, autorevole leadership, degna del nome, fanno seriamente riflettere sulla necessità di correre ai ripari.
Tanto più, non sottovalutiamolo, in un mondo ormai preda degli INTERESSI SOVRANISTI DI CAPITALI FINANZIARI che, con la somministrazione massiva, su scala globale, di imbarbarimenti culturali, morali e civili per il tramite di migrazioni forzate e mutazioni antropologiche indotte, pongono in atto, senza scrupoli, politiche di aggressione di chiaro e subdolo stampo neo dittatoriale che tentano astutamente di nascondere con la denuncia posticcia di ridicoli incombenti pericoli di nazi-fascismi rinascenti e in agguato! Gli stessi interessi che hanno inventato e spacciano per vero il Gretinismo planetario come fenomeno autentico di reazione alle plastificazioni ambientali in atto. Quegli stessi interessi che, mentre accreditano mostruosità contro natura con la scusa dei diritti delle minoranze, colpevolizzano con accuse di inesistenti fobie chi sostiene i diritti dell’ovvio.
Di fronte a tutto questo, una sola strada è possibile, oltre che necessaria, per salvare il salvabile, prima che sia troppo tardi: la Rifondazione del P.C.I. (non è chiaro se debba essere comunista o cattolico ndr) - nella sua veste inalienabile di sostenitore, difensore e promotore dei valori non negoziabili di cui è depositario - finalizzata alla tutela e valorizzazione del Bene Comune in tutte le sue espressioni di interesse pratico della società civile.
Per farlo – è vero! – ci vuole coraggio, …. per non farlo, …. basta la codardia!
Adriano Colafrancesco
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.