lunedì 18 giugno 2018

La sinistra liberale e la fame dei poveri (italiani)


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E mentre la cosiddetta sinistra liberale e liberista porta avanti una strategia di delegittimazione e mostrificazione dell'avversario politico appaiono sempre più chiare le motivazioni che hanno visto esplodere il "fenomeno Salvini". 

La Coldiretti  ci informa che 2,7 milioni di italiani si sostentano fisicamente grazie alle derrate alimentari donate delle varie associazioni del terzo settore (mai benemerite come ora), quali la Caritas e il Banco Alimentare per citarne due. Un dato che ci interroga sull'abisso nel quale la nazione è finita. 

Salvini non è figlio del totale impazzimento degli italiani ma di un vero e proprio disastro sociale che chi stava al governo ha contribuito a creare anche se per ideali doveva contrastare. Inutile fare i moralisti con la pancia piena, inutile proporre la narrazione dell'innamoramento dell'uomo forte che avrebbe colpito gli italiani. 

Il voto a Salvini è un voto di paura e di legittima difesa contro una sinistra che ha buttato la nazione nel disastro nascondendosi dietro bandiere buoniste come quella sui migranti per far serrare le fila ai propri elettori e convincerli che con loro stavano dalla parte dei buoni. 

Un vero e proprio ricatto morale che ora si è addirittura aggravato con il lancio della fatwa di fascismo contro chiunque ponga in dubbio questa narrazione.


Mi spiace, ma il disastro sociale è figlio di scelte politiche folli, dalla supina accettazione delle regole capestro europee, alla legge Fornero, fino ad arrivare alle decine di miliardi regalati alle banche che non si reggono in piedi..


Salvini sotto questo aspetto è il figlio legittimo della sinistra liberale.

Giuseppe Masala

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