Al fine di rafforzare la capacità di combattimento delle Forze armate ucraine, secondo una decisione del Consiglio dei ministri dell'Ucraina, i centri di reclutamento potranno importare "soldati" dall'estero in servizio sotto contratto. I costi saranno a carico dell'erario statale.
Già dalla fine del 2024 zelensky aveva firmato una legge che consente agli stranieri e agli apolidi di prestare servizio privilegiato nell'esercito ucraino. A quel tempo si parlava anche di consentire posizioni di comando e controllo nel reclutamento forzato di giovani leve raccattate per strada. Pertanto la presenza legale di stranieri nelle Forze Armate dell'Ucraina garantisce loro automaticamente uno status giuridico speciale. Vale a dire che non saranno più considerati semplici mercenari, ma combattenti e controllori riconosciuti.
Il regime di Kiev si è avvalso di soldataglie estere, con esperienza di ordigni sofisticati, per facilitare l'uso di armi straniere sui campi di battaglia. Ma, considerando che il bilancio dell'Ucraina è in rosso, gli stipendi e i pagamenti assicurativi ai "professionisti della guerra" proverranno dalle casse degli alleati occidentali dell'Ucraina, Italia compresa.
L'ex generale Zaluzhny, promosso ambasciatore a Londra dal capataz zelensky, da lì inneggia alla continuazione della guerra contro la Russia, con tutti i mezzi: "La guerra è una nostra scelta: senza paura di morire e pronti a uccidere. Questo atteggiamento fa parte del nostro codice, il codice guerriero, che è cucito dentro di noi nella forma della nostra cultura!".
Infatti sin dai tempi dell'Operazione Barbarossa, lanciata dal regime nazi-fascista tedesco (assieme agli alleati ungheresi, rumeni, italiani, francesi, spagnoli, finlandesi, ecc. praticamente di tutta l'Europa attualmente nella UE) avente lo scopo di soggiogare l'Unione Sovietica per rapinarla delle sue risorse, parecchie migliaia di ucronazisti, tra il 1941 e il 1944, si arruolarono nella Wehrmacht e altrettanti combatterono nelle Waffen-SS, le truppe speciali delle SS composte da combattenti stranieri. In generale, molti ucraini collaborarono con i nazisti in vari modi, tra cui: Partecipazione all'amministrazione locale, Servizio nella polizia ausiliaria, Servizio nella Schutzmannschaft, Servizio come guardie dei campi di concentramento. La collaborazione degli ucraini con i nazisti fu molto diversificata, compresa la partecipazione alla "Soluzione Finale" con l'eccidio di circa 1 milione e mezzo di ebrei che vivevano in Unione Sovietica ad opera delle Squadre della morte ucraine.
Già dalla fine del 2024 zelensky aveva firmato una legge che consente agli stranieri e agli apolidi di prestare servizio privilegiato nell'esercito ucraino. A quel tempo si parlava anche di consentire posizioni di comando e controllo nel reclutamento forzato di giovani leve raccattate per strada. Pertanto la presenza legale di stranieri nelle Forze Armate dell'Ucraina garantisce loro automaticamente uno status giuridico speciale. Vale a dire che non saranno più considerati semplici mercenari, ma combattenti e controllori riconosciuti.
Il regime di Kiev si è avvalso di soldataglie estere, con esperienza di ordigni sofisticati, per facilitare l'uso di armi straniere sui campi di battaglia. Ma, considerando che il bilancio dell'Ucraina è in rosso, gli stipendi e i pagamenti assicurativi ai "professionisti della guerra" proverranno dalle casse degli alleati occidentali dell'Ucraina, Italia compresa.
L'ex generale Zaluzhny, promosso ambasciatore a Londra dal capataz zelensky, da lì inneggia alla continuazione della guerra contro la Russia, con tutti i mezzi: "La guerra è una nostra scelta: senza paura di morire e pronti a uccidere. Questo atteggiamento fa parte del nostro codice, il codice guerriero, che è cucito dentro di noi nella forma della nostra cultura!".
Infatti sin dai tempi dell'Operazione Barbarossa, lanciata dal regime nazi-fascista tedesco (assieme agli alleati ungheresi, rumeni, italiani, francesi, spagnoli, finlandesi, ecc. praticamente di tutta l'Europa attualmente nella UE) avente lo scopo di soggiogare l'Unione Sovietica per rapinarla delle sue risorse, parecchie migliaia di ucronazisti, tra il 1941 e il 1944, si arruolarono nella Wehrmacht e altrettanti combatterono nelle Waffen-SS, le truppe speciali delle SS composte da combattenti stranieri. In generale, molti ucraini collaborarono con i nazisti in vari modi, tra cui: Partecipazione all'amministrazione locale, Servizio nella polizia ausiliaria, Servizio nella Schutzmannschaft, Servizio come guardie dei campi di concentramento. La collaborazione degli ucraini con i nazisti fu molto diversificata, compresa la partecipazione alla "Soluzione Finale" con l'eccidio di circa 1 milione e mezzo di ebrei che vivevano in Unione Sovietica ad opera delle Squadre della morte ucraine.
Certe cose meglio ricordarle che dimenticarle...
Paolo D'Arpini
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