giovedì 30 dicembre 2021

Geopolitica. Stavolta la Russia non bluffa...

"Vladimir Putin is renowned as a strategic chess player. Looks like the world is going to see what his skills are for playing poker..."



La Russia di Putin  afferma che non bluffa sulle categoriche richieste di sicurezza in vista dei negoziati con le controparti nordamericane a Ginevra. Il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha promesso che la Russia adotterà una linea dura, indicando che il tempo per i compromessi vacui è finito. La storia ha ampiamente dimostrato che parole e promesse sono sacrificabili quando si tratta dei capi di Stati Uniti e NATO che danno false  assicurazioni alla Russia di non aggressione. Tre decenni di militarismo della NATO che invadono i confini della Russia sono prova sufficiente. D’ora in poi, dovranno esserci norme giuridicamente vincolanti per gestire la sicurezza. Ciò non garantisce ancora l’adesione. Diversi trattati sul controllo degli armamenti furono abbandonati dalle amministrazioni statunitensi sin dalla Guerra Fredda. Tuttavia, un quadro giuridico è premessa di base.

Tuttavia, dopo ciò, deve esserci un meccanismo di allerta alternativo credibile per far rispettare le regole. Le richieste avanzate da Mosca stabiliscono che l’alleanza militare NATO guidata dagli Stati Uniti cessi ogni espansione ad est, inclusa l’adesione delle repubbliche ex-sovietiche Ucraina e Georgia. In secondo luogo, gli Stati Uniti devono ritirare le armi collocate nell’Europa orientale come Polonia e Romania o qualsiasi altra prevista installazione negli Stati baltici. Il fatto che gli Stati Uniti abbiano risposto coi negoziati a Ginevra il 10 gennaio e colloqui con funzionari russi il 12 gennaio dimostra che Washington ed alleati hanno colto la gravità delle preoccupazioni di Mosca. Queste preoccupazioni ribollono da anni sull’incessante espansione della NATO dalla fine della Guerra Fredda. Ma le tensioni sull’Ucraina, in cui la Russia veniva falsamente accusata di pianificarne l’invasione, hanno esaurito la pazienza di Mosca.

Per come la vede la Russia, Stati Uniti e partner della NATO hanno creato la pericolosa instabilità e il rischio di guerra colla loro sconsiderata presenza militare nell’Europa orientale e in Ucraina in particolare. La pronta risposta ai colloqui a Ginevra da parte di Stati Uniti e NATO segna certamente un cambio di atteggiamento. Per anni, nordamericani ed europei respinsero gli ammonimenti dalla Russia. Incredibilmente, la NATO non ha vertici con la Russia da due anni e mezzo. Ora, all’improvviso, pare che Washington e NATO stiano finalmente prestando attenzione. Tuttavia, i segnali sono che le potenze occidentali rimangono incapaci di comprendere le richieste di sicurezza della Russia. Stati Uniti e NATO avevano già sprezzantemente respinto le linee rosse russe nel precludere un’ulteriore espansione verso est. Un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca affermò dei prossimi negoziati a Ginevra che gli Stati Uniti non prenderanno alcuna decisione senza il contributo di alleati e partner della NATO, inclusa l’Ucraina. Ciò significa che la risposta iniziale di Washington alla Russia sarà limitata dalle opinioni anti-russe e irrazionali di Polonia, stati baltici e regime nel marasma di Kiev. Il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale avrebbe detto che i negoziati comprenderanno “nulla circa i nostri alleati e partner, senza i nostri alleati e partner, compresa l’Ucraina… L’approccio di Biden in Ucraina era chiaro e coerente: unire l’alleanza dietro due tracce, deterrenza e diplomazia. Siamo uniti come un’alleanza sulle conseguenze che la Russia dovrebbe affrontare se si sposta sull’Ucraina”. In altre parole, i segnali sono che Washington ancora non capisce. Fondamentalmente, persiste nell’arrogante illusione dell’unilateralismo e russofobia nei confronti della Russia. Ecco perché Mosca sa che deve essere pronta ad alzare la posta a un livello pari ad immediata minaccia esistenziale agli Stati Uniti. Solo in quella grave situazione si capirà il linguaggio della preoccupazione per la sicurezza. Questo è ciò che si intende con la Russia dire che non bluffa e che è disponibile ad opzioni tecnico-militari.

Quali potrebbero essere queste opzioni? Randy Martin, analista degli Stati Uniti, ritiene che Mosca porrà la minaccia di guerra nucleare sulla testa di Washington svegliamdo gli indifferenti nordamericani sulla realtà di quanto siano alla deriva le loro macchinazioni. “La Russia ha stabilito ciò di cui ha bisogno per una vitale sicurezza nazionale. La Russia spiegherà agli Stati Uniti di cosa ha bisogno e si aspetterà un accordo legale. Qualsiasi cosa meno di questo sarà inquietante per l’occidente. Se Stati Uniti e NATO non agiscono rapidamente per garantire la sicurezza che la Russia si aspetta, allora Mosca si muoverà opportunamente per puntargli la spada nucleare alla gola. Comprenderà armi nucleari tattiche sottomarine con capacità di attacco in pochi secondi, missili da crociera in pochi minuti e annientamento delle difese spaziali occidentali e guerra elettronica che renda inutile la difesa navale e aerea”. Sembra significativo che il mese scorso la Russia lanciasse con successo un missile antisatellite. Fu uno shock per Stati Uniti e NATO. Evidentemente, era la dimostrazione di ciò che la Russia farà ai satelliti della difesa nordamericani rendendo gli Stati Uniti inermi. Il commentatore John Rachel affermò che la Russia potrebbe spostare i suoi sistemi missilistici nel presunto cortile dello zio Sam. “I missili da crociera ipersonici a Cuba, Venezuela e Nicaragua potrebbero attirare l’attenzione di qualcuno a un cocktail a Washington”, osservò seccamente. Lo sviluppo delle armi ipersoniche della Russia le conferisce un vantaggio sugli Stati Uniti. Quest’ultima mossa segue il precedente degli Stati Uniti che piazzavano sistemi missilistici balistici nell’Europa orientale a pochi minuti dal colpire Mosca. Pertanto, per la Russia mettere armi d’attacco a pochi minuti dallo spazzare via Washington non è un’aggressione ingiustificata. Piuttosto è ricalibrare l’equilibrio del terrore che i compiacenti governanti nordamericani erano abituati a pensare di avere il monopolio.

Una cosa sembra certa. Gli imminenti colloqui sulla sicurezza tra Stati Uniti e Russia si preannunciano come alcun altro. La Russia ha raggiunto la soglia dell’intolleranza verso ulteriori doppiezze nordamericane e vuote assicurazioni. Se non vengono prodotte garanzie di sicurezza di vasta portata, la prossima mossa è che la Russia metta sul tavolo certe carte militari serie. Il Presidente Vladimir Putin è rinomato come scacchista strategico. Sembra che il mondo vedrà quali sono le sue abilità, oltre che al gioco degli scacchi,  anche al poker...

 


Traduzione di Alessandro Lattanzio: http://aurorasito.altervista.org/?p=21717

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