giovedì 3 giugno 2021

C’era una volta il covid… Un parere

 IC LATISANA » C'era una volta il Covid di Ivana Saporito

Vita e salute. Alcuni amici, qui a Treia ma anche da altri luoghi, mi chiedono cosa ne pensi del covid e dei vaccini. Premetto che non sono un tecnico ma un comune essere umano che osserva e ragiona senza paraocchi. Non sono un “negazionista” e riconosco l’esistenza di un contagio dovuto ad un virus influenzale che negli ultimi due anni ha subito variazioni che rappresentano un pericolo per la salute.

L’uomo sin dalla sua comparsa sul pianeta ha dovuto affrontare malattie perniciose originate da varie cause ed è proprio per affrontare questi rischi che la natura l’ha fornito di un meccanismo di difesa naturale: il sistema immunitario. Se l’uomo ha potuto sopravvivere e prosperare malgrado tutti i pericoli di una evoluzione collettiva in continua espansione, assieme a tutte le altre forme viventi che con esso convivono, è grazie a questo sistema. Un sistema strettamente collegato al DNA e che viene in continuazione aggiornato per affrontare le nuove sfide.

Ovviamente il buon funzionamento del sistema immunitario è garantito da una sana e robusta costituzione, ovvero il mantenimento in buona salute dell’organismo, e ciò è legato ad una serie di fattori quali: alimentazione corretta e sufficiente, habitat salubre, rapporti sociali simbiotici, equilibrio mentale, ecc. Insomma l’ambiente ha una grande importanza nel mantenimento della salute psichica e fisica.

Purtroppo ad iniziare dall’ultimo secolo le condizioni di vita nella società umana sono sempre più peggiorate: inquinamento dell’aria della terra e dell’acqua, alienazione e incapacità di rapportarsi umanamente nella comunità, perdita di valori spirituali, aumento dei vizi, sfiducia generalizzata nei confronti delle autorità, ecc. Insomma tutto ciò ha causato una bella sfida al corretto funzionamente del sistema immunitario. La risposta della scienza non è però andata in direzione di cercare risposte riequilibratrici, in chiave naturalistica, eliminando le cause primarie della situazione invivibile in cui l’umanità è precipitata, bensì insiste nel proporre soluzioni che ingigantiscono l’allontamento dell’uomo dalla Natura. Basti vedere l’incremento pauroso di malattie degenenerative come il cancro, che rappresentano pienamente l’impazzimento del sistema immunitario e l’alienazione del sano rapporto tra corpo e psiche. Ad esempio le risposte scientifiche ai nuovi malanni sono in verità palliativi che non risolvono le devianze nel funzionamento sociale e produttivo ma vanno nella direzione di ulteriori modifiche e perdita della naturalità.

C'era una volta il Coronavirus - PeopleForPlanet

E qui arriviamo al caso specifico dell’influenza Covid 19. Le vaccinazioni MRNA possono essere considerate pericolose sperimentazioni illegittime su cavie umane… in quanto esistono cure alternative efficaci che non vengono però privilegiate. L’influenza da coronavirus infatti sarebbe facilmente curabile (come per altro consiglia l’OMS e Harward University) e solo chi è afflitto da altre malattie pregresse può avere problemi con l’influenza Covid 19. Inoltre occorre considerare che gran parte delle mortalità iniziali sono state causate da cure inadeguate o addirittura sbagliate (vedi le famose “intubazioni” o la “tachipirina e vigile attesa”).

Ed allora perché i nostri amministratori e tecnici chiedono alla popolazione di vaccinarsi creando solo il caos biologico e nuovi ceppi influenzali? Quando persino gli scienziati sanno che gli esperimenti di massa con vaccini OGM devastano la biologia umana?

La Natura, se lasciata operare senza intralci, troverebbe le giuste soluzioni. Le persone guarite dal Covid generano un tipo di cellula immunitaria in grado di produrre anticorpi contro il coronavirus per il resto della loro vita. Esattamente il contrario di quanto si prospetta con la vaccinazione, che infatti diventa una sorta di schiavitù farmacologica che va continuamente rinnovata anno dopo anno con ulteriori “richiami”. In conclusione, mi chiedo, perché indebolire ulteriormente il sistema immunitario con interventi sbagliati che ne modificano -peggiorandola- la struttura operativa ed impediscono una spontanea risposta contro le malattie?

Questa Sanità basata sulla farmacologia chimica ed ogm che impone norme peggiorative della salute, come ad esempio l’uso continuato delle mascherine, la detenzione domestica, la sterilizzazione continuata, l’impedimento al moto all’aria aperta ed al sole, ed infine con l’inoculazione di sostanze sperimentali dannose (che causano anche dipendenza) è solo un peggioramento sanitario. Invece lasciando fare alla Natura tutto si risolverebbe da sé… Se qualcuno obiettasse che le operazioni di contenimento del contagio, stabilite da certi tecnici, sono necessarie per evitare nuovi contagi e nuovi decessi rispondo che tali contagi e tali decessi sono solo in conseguenza della disfatta ecologica e biologica in cui siamo costretti a vivere.

Paolo D’Arpini

ecco la vera storia di Saul (Arpino) e del suo Giornaletto | Circolo  Vegetariano VV.TT. Treia


3 commenti:

  1. Commento di Marinella Correggia: “Il paese degli influencer. Già era quantomeno umiliante vivere in un paese dove due tipi come la Ferragni e il marito hanno 30 milioni di italiani come fedeli seguaci che li aiutano a diventare miliardari. Ora i fedeli sono aumentati perché i due astutissimi, come i loro colleghi influencer, si sono pubblicamente vaccinati (ma non era per fasce di età?) e hanno lanciato l’appello “vacciniamocituttidopounannodipaurachiusiincasa”. La cosa si abbina benissimo con l’esultanza dei ragazzi diciottenni che ringraziano per il vaccino inoculato come regalo di maturità. C’è altro da dire? Sì: che ci si sente del tutto apolidi, come durante le guerre di aggressione sulle teste altrui…”

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  2. Dichiarazioni sulla periolosità dei vaccini di Montagnier: "In una recente intervista ad un canale televisivo francese il virologo novantenne Premio Nobel, Luc Montagnier, ex presidente della Fondazione mondiale contro l’Aids, ha duramente criticato la campagna di vaccinazione anti-Covid parlando di un prodotto non sicuro somministrato ai cittadini alla stregua di “cavie umane”, in quanto sono ancora del tutto sconosciuti i suoi possibili effetti negativi sulla salute delle persone. Montagnier ha sottolineato che, solitamente, un vaccino può considerarsi sicuro solo dopo un tempo di sperimentazione molto più lungo. E ha aggiunto che la campagna vaccinale è stata effettuata con errori di carattere scientifico e medico che hanno aggravato la situazione, in quanto, secondo lui, “anche le varianti sono il frutto di questa campagna di vaccinazione, la quale, nel tempo, potrebbe anche agevolare l’insorgenza di forme tumorali”.

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  3. Intervista di Luc Montagnier a France Soir, sui vaccini: https://www.youtube.com/watch?v=kHGtn_vnrJ8

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