sabato 10 dicembre 2016

Avventure di viaggio a Treia e memoria su Gianni Rodari "vegetariano" a Roma



In qualunque posto ci troviamo c'è sempre un legame che unisce l'agire dell'essere umano. Alcuni mesi fa sono andato a casa di Pietro a Montecorone di Zocca perché c'è stata la proiezione di un film, un altro mondo. Parlava di varie forme di sapere, di ambienti di vita, di conoscenze scientifiche scoperte migliaia di anni fa dall'uomo e che si stavano riscoprendo adesso, parlava di uomini e donne che sono comunque tutti uniti, in qualunque parte del mondo essi si trovino e soprattutto che l'azione di ogni entità influenza inevitabilmente le altre entità. Parlava anche della vita vissuta attimo per attimo nel presente: La consapevolezza non esiste se la vita non è vissuta così e, niente si può creare se non siamo presenti.

Poi c'è stata la seconda edizione della Fierucola delle eccellenze bioregionali di Treia, alla quale anche quest'anno ho avuto la gioia di partecipare, dove uomini e donne, saperi, conoscenze ed ambienti si sono incontrati per far vibrare la nota dell'unità, dell'armonia, dell'amore reciproco.... se vuoi dare ricevi sempre.
 Senza saperlo (...) abbiamo riprodotto (vuoi anche con certe differenze) la trama del film così il "lavoro" svolto per noi stessi si è trasformato in un lavoro per tutti, presenti vicini e presenti lontani... così pure per gli assenti vicini e lontani.... del resto il lavoro che ognuno fa è volto a creare benessere e non c'è bene più grande che far felice un'altra persona.

Il giorno dopo siamo partiti per fare ritorno, ero in compagnia dell'amico Pietro che ho lasciato ad Orte a prendere il treno per Bologna, mentre io ho proseguito per Roma per partecipare alla presentazione del libro "Il quaderno vegetariano"che veniva presentato al Palazzo dei Congressi di Roma da Stefano Panzarasa, Mavi, F. Agostini e la Signora Maria Teresa Ferretti moglie di Gianni Rodari e che fino all'acquisto non riuscivo a ricordarne il nome.
Il libro ovviamente lo devo ancora leggere, ma da quel che ho capito è un libro di sane ricette vegetariane col particolare di essere, le ricette, condite di "alimenti" come buon umore, allegria, ironia, coinvolgimento, salute interiore, gioco, entusiasmo, sale di vita e tanti altri elementi che sono si indispensabili questi.
Tutta la presentazione è stata accompagnata oltre che  dalle canzoni di Stefano, da una sana euforia che regalava il senso di unione tra le persone li presenti(la sala era piena).... anche così ci si alimenta.

Unione e umano credo abbiano molto in comune, l'essere umano è un'unione di organi e distretti corporei che agiscono in armonia mantenendo la vita; l'uomo ricerca l'unione sia con il sesso opposto che nella formazione di nuclei, quando famigliari, quando in associazioni per altri vari scopi: L'essere umano tende verso l'unione e l'unità.


Ad un certo punto della presentazione mentre F. Agostini raccontava di Gianni Rodari ha detto: i bambini sono il polline della vita e vanno di "fiore in fiore" facendo cose....
Quanto fanno pensare queste poche parole, dentro c'è un mondo senza fine che vuole parlarci del vero ruolo dell'umano sulla Terra. I bambini sono l'innocenza possono sbagliare senza averne coscienza, essi giocano sempre sia in estate che in inverno, sono pieni di amore  e dimenticano in fretta ogni dolore, ogni torto subìto, tutte le volte che si sono arrabbiati, l'attimo dopo dimenticati, per loro hai sempre una possibilità di essere un nuovo amico anche se prima non l'avevi capito..... è un gioco, un gioco eterno come la vita stessa.

Così va che la riscoperta del bambino che sta dentro di noi è la più grande salvezza che può evitare al genere umano la tanto temuta catastrofe, l'esaurimento delle risorse, le guerre, l'inquinamento, la violenza sugli animali, sugli uomini, l'abbattimento delle foreste, l'estinzione delle specie animali ecc.

In tutto questo breve viaggio, durato circa un paio di mesi, ma ricco di lavoro collettivo tra gente, che pur essendo divisa da spazi è unita in dimensione, in contenuti, ho avuto la fortuna di notare questa unità che esiste, proprio come raccontavano nel film un altro mondo. Non posso che ringraziare quanti ho incontrato che hanno partecipato a questa esperienza, Stefano Panzarasa, Mavi, F. Agostini e la Signora Maria Teresa Ferretti, Paolo e Caterina del circolo vegetariano VV.TT., Pietro, Michele, Amerigo e tutte le persone che ci sono state.

Giuseppe Finamore

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