sabato 5 novembre 2016

Democrazia: "Sic transit gloria mundi" - Campane a morto e trombe al "Deguello"


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Passato il ponte dei morti, in senso non soltanto figurato, causa le scosse che sconvolgono ancora il cuore dell’Italia, l’attenzione degli organi d’informazione si sposta tutta sulla corsa alla casa Bianca.
La prima “campana” d’allarme è suonata nelle borse di tutto il mondo, specialmente quello occidentale. Salta agli occhi che i mercati non credono nella vittoria della Clinton e Wall Street, sensibile come nessun altro ad anticipare i “fatti”, sta già pensando che quando le cose vanno male non potranno che peggiorare. Infatti, nei priveé delle banche d’affari ragionano sul fatto che vincesse la Clinton sarebbe una presidenza piena di scandali inchieste  e debole sul piano politico. Dall’altra parte vi è la figura ingombrante (per i mercati) di Trump con il suo “popolo di miserabili” come definito dalla Clinton, e che gli stessi vertici del partito repubblicano giudicano “strano”.
Lo stesso intervento di Obama contro l’FBI, colpevole secondo il quasi ex presidente di aver dato retta a segnalazioni anonime, rivela quanto sia crescente la preoccupazione del partito democratico per la situazione della campagna elettorale della Clinton. Il problema dei Hillary, ormai, è chiaro che non è Trump, ma la stessa candidata democratica. Ha perso la fiducia dell’elettorato più radicale, lo stesso che voleva Sanders, quell’elettorato che per due volte è stato l’elemento trascinatore di Obama.
In molti commentatori cominciano a cambiare bersaglio e guardano alla vittoria di Trump come un fatto certo. Lo scandalo delle mail della Clinton ricorda il Watergate e una sua vittoria le renderebbe dura tutta la presidenza. Occorre che i “puri e corretti dem” si ricordino che la Hillary è sotto investigazione criminale e adesso si trova a raccogliere tutta l’imprecisione nel gestire la vicenda.
Tutto quanto dimostra che la corsa avrà degli esiti imprevedibili, anche perché per la prima volta nessun sondaggio riesce ad inquadrare gli elettori di Trump, il candidato più strano nella storia moderna delle elezioni presidenziali, un miliardario che parla di populismo e protezionismo. Da qui il batticuore.
Ecco perché i maggiori giornali italiani titolano che la rimonta di Trump fa salire la paura. La conferma si ha dalla televisione che ormai guarda ad una probabile sconfitta democratica, paventando addirittura l’intervento degli hacker russi, nuova Spectre riveduta e corretta. La paura, però, non è dei cittadini. La paura è quella dei mercati e dei progressisti.
Ricordate quando pochi giorni prima del voto per la Brexit, fu uccisa una deputata laburista, favorevole a rimanere in Europa? Il colpevole fu subito preso e, guarda caso, era di destra, nazista e un poco matto. Nonostante questo la Gran Bretagna votò per uscire dalla Ue. Ma ai “padroni del vapore” la cosa non è andata giù. Ecco quindi la sentenza dell’Alta Corte inglese che obbliga il governo di Theresa May a chiedere l’ok del Parlamento. E’ proprio vero che quando i referendum non vanno come vogliono i burattinai, ecco che la magistratura ci mette una pezza a colore!
Oggi l’America rischia un presidente contrario ai poteri forti e che parla al popolo? Ecco che il governo americano lancia un preallarme per un probabile attentato alla vigilia del voto. E due. Dopo le decine di morti degli ultimi mesi, la corsa di Trump non si è fermata. A chi toccherà morire, ora, per fermare la rivoluzione populista di un miliardario americano?
Tralasciamo commenti sull’Italia: tra terremoti, referendum e prime rivolte locali contro l’inserimento coatto di finti migranti all’interno di paesi e città, avremmo bisogno di tante parole. Pensiamo che contro Renzi e l’attuale classe politica ne basta una sola: VAFFANCULO!

Antonino Saccà


Campane a morto:  https://www.youtube.com/watch?v=VuExexsI598


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Integrazione di Claudio Martinotti Doria:

A parte il finale in stile complottista, lo svolgimento a collage del breve documento (al link che segue) è tratto da inserti pubblici andati in onda nei media americani, ma che da noi ovviamente non sono mai stati mostrati essendo la tv italiana asservita al mainstream made in USA.
Vedendolo ci si potrà rendere conto di quanto sia degradata la politica USA, ma noi che ci aggiorniamo ogni giorno, sappiamo che è anche peggio, in quanto il breve video non è aggiornato con gli ultimi scandali emersi sulla famiglia Clinton, ormai una mezza dozzina, emersi grazie ad una recentissima presa di posizione dell’intelligence americana che parrebbe schifata dai Clinton, considerati una famiglia criminale e psicopatica e sociopatica, e seppur non dichiarandolo, preferirebbero Trump come presidente, cioè il male minore, come sempre.
Il problema è che tra trucchi elettorali (possibili in svariati modi, per l’assurdità e complessità del sistema elettorale americano, in molti stati privo di controlli degni di questo nome) ed abusi di presunte minacce informatiche, potrebbero anche inficiare le elezioni e prendere misure estreme antidemocratiche, per quanto già adesso la democrazia negli USA siano una farsa.
In ogni caso, qualunque sarà l’esito, abbiamo seri motivi di inquietudine.

1 commento:

  1. Ormai tutto il mondo politico è allo sbando. Stanno tentando il tutto per tutto, ma sono solo i colpi di coda (anche se potenzialmente molto pericolosi) di un sistema con un andazzo contrario ad ogni logica sensata. Sfruttamento dell'UOMO per millenni e poi, recentemente, anche della TERRA, sia come suolo che come sottosuolo, con tutte le sue risorse. Con l'aggiunta dell'avvelenamento da energia nucleare dovuto agli esperimenti sotterranei e non. Il karma di millenni di soprusi e ingiustizie incombe su coloro che, reincarnandosi nelle vari epoche, hanno provocato quello che sta accadendo oggi. E mal gliene coglierà, a loro e a tutti coloro che li hanno/abbiamo sostenuti o anche solo lasciati fare, salvo volersene rendere conto oggi e cambiare atteggiamento, cercando di rimediare per quello che è e sarà possibile.

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