Parte dell'intervento del fisico prof. Emilio Del Giudice tenuto nel corso del convengno "Salviamo il pianeta Terra" organizzato dall'associazione culturale Saras. (Paola Botta Beltramo)
" ...Tuttavia quest'energia esce in forma selvaggia e cioè può essere molto utile a scopi militari dove l'obiettivo è quello di distruggere tutto, ma è molto difficile applicarla a fini civili. Tanto è vero che se non ci fosse il problema che ora vi esporrò nessuno avrebbe mai pensato al nucleare come fonte di energia civile in quanto esso, oltre ad avere difficoltà elevate ad essere controllato, difficoltà tuttavia superabili, produce rifiuti radioattivi e queste scorie non decadono prima di molti anni, ad esempio il plutonio decade in 24.000 anni. E' facile creare rifiuti radioattivi ma è difficile liberarsene, un pò come la plastica che essendo molto economica viene utilizzata su vasta scala essendo tuttavia molto difficile da smaltire. Nell'oceano pacifico hanno trovato una vasta area che è un'unica massa di plastica galleggiante, in quanto sia dal lato americano, sia dal lato australiano, i rifiuti vengono buttati in mare. La cultura d'impresa consiste nel ridurre i costi il più possibile non considerando le conseguenze derivanti dall'utilizzo smodato di materiali come ad esempio la plastica che hanno costi e difficoltà di smaltimento molto elevate, incidendo così sulla spesa sociale.
Il nucleare è ancora peggio in quanto non è così economico da costruire come la plastica, costa molto, in più l'uranio è anche raro. Un limite al pericolo del nucleare è dato dal fatto che le riserve di uranio sono ancora più scarse di quelle di petrolio. Ma il buco principale nell'energia nucleare è dato dal fatto che la demolizione di una centrale è molto più costosa della costruzione, cosa che non è vera per nessun altro tipo di impianto. Una centrale a carbone può essere demolita ed i rifiuti si possono mettere da qualche parte, invece in una centrale nucleare i rifiuti non possono essere depositati da qualche parte perché sono radioattivi e quindi bisogna costruire quei monumenti sepolcrali di cemento per circondarli, ma siccome nessun manufatto umano può essere garantito per 24.000 anni ci vorrà un corpo di sorveglianza che controlli che non vi sia mai una perdita. Di conseguenza bisognerà addestrare del personale per tenere sott'occhio i siti. Occupazione noiosissima, quindi potete immaginare che le persone più vivaci non sceglieranno questo mestiere e quindi se ne occuperanno coloro che non hanno nessuna altra possibilità, i più asini di tutti i quali la crepa non la vedranno appunto perché sono asini o perché sono troppo annoiati da passare il tempo a fare altre cose. Quindi quel sito diviene un pericolo.
Questa è la ragione per cui non c'è nessuna società d'assicurazioni privata disposta ad assicurare il nucleare. Il nucleare lo assicura solo lo Stato, ed in ogni contratto d'assicurazione c'è scritto che non assicurano nessun pericolo derivante dalla radioattività. Quindi il nucleare si può fare solo se c'è uno Stato che si assume tutti i costi e quindi non è competitivo se non per l'azienda la quale riceve in dono dallo Stato la centrale, la gestisce con costi d'esercizio minimi, e qui sta la truffa che fa pensare che il nucleare sia economico, però i costi di demolizione sono enormi e quelli se li accolla ancora una volta lo Stato. Quindi all'azienda privata conviene ricevere in dono una centrale nucleare da gestire a patto che lo Stato si addossi tutti i costi e tutte le responsabilità.
Ma allora perché c'è la corsa al nucleare? Perché il nucleare è anche militare ed allora, siccome le società non democratiche si basano sulla violenza, e le società democratiche si basano sulla truffa e sull'inganno, bisogna convincere le persone che lo Stato opera solo a fin di bene, non prepara la guerra e se c'è una guerra è solo in risposta ad un'aggressione esterna. Il nucleare civile è un modo per occultare il nucleare militare e anche per far vedere che il nostro bilancio della difesa è piccolo perché tanto una parte della spesa della difesa militare viene addossata ai bilanci di altri ministeri, questo viene fatto anche in Italia. Noi italiani abbiamo costruito una nave da sbarco, un'unità militare, che di fatto è stata utilizzata anche in Libano, che è stata costruita con i fondi del ministero dell'ambiente perché in caso di calamità naturale questa nave può essere utilizzata per portare i soccorsi.
Per fare le bombe atomiche bisogna avere le tecnologie adatte, avere il materiale esplosivo pronto, cosicché in caso di necessità sia possibile costruire un ordigno in una settimana. Questo lo fanno tutti gli Stati, però quando lo fa l'Iran che è un paese nemico non va bene.
Chi invece la bomba atomica l'ha già costruita non realizza più centrali nucleari in quanto non serve più: gli Stati Uniti hanno costruito l'ultima centrale nucleare nel 1978, stessa cosa per la Russia. Noi che la bomba atomica non l'abbiamo ancora fatta (a qualcuno è venuta la tentazione) dobbiamo attivare un programma di centrali nucleari ovviamente accollando le spese a tutti i ministeri al di fuori di quello della difesa. La Francia, avendo risorse minori rispetto a quelle degli Stati Uniti e della Russia, ha creato delle centrali ad uso duale in cui recuperano pare dei costi vendendo l'energia, che è un sottoprodotto di questa produzione, alla rete.
Quindi non è vero che l'energia nucleare costa meno, l'energia nucleare francese viene venduta sottocosto perché è il sottoprodotto di una produzione militare.
Adesso che i pericoli di guerra aumentano, gli interessi di vari paesi si orientano nuovamente verso il nucleare, anche perché sono stati inventati nuovi tipi di armi nucleari diverse da quelle precedenti che richiedono nuovi tipi di impianti ed ecco la necessità di costruire queste nuove centrali per coprire le esigenze del nucleare.
Se si guardasse solamente al problema dell'energia l'idea di costruire impianti nucleari è così assurda che non verrebbe in mente a nessuno.
[Prof. James Lovelock]
Coloro che sostengono il nucleare usano strumentalmente anche l'argomento dell'effetto serra e purtroppo uno dei personaggi che ha fatto questo è il fondatore di Gaia, il professor Lovelock, inglese che come molti professori anglo-americani ha a cuore le sorti del loro Stato e quindi collabora con le sue istituzioni politiche. L'Inghilterra ha necessità di sviluppare nuovamente il nucleare e il professor Lovelock ci dice che siccome le centrali nucleari non emettono anidride carbonica bisogna utilizzarle per evitare l'effetto serra e per rispondere al fabbisogno crescente di energia a cui le centrali ad energia rinnovabile non sono in grado di far fronte.
Ovviamente la stampa ha dato grande risalto a queste dichiarazioni e a queste ultime si sono aggiunte anche quelle di molti altri scienziati allettati dalla possibilità di nuovi finanziamenti per la ricerca. Io sono in pensione, non ho nessuno che mi finanzia, ma quando uno scienziato parla non crediate che sia esente da interessi: noi pensiamo che quando i politici parlano non sono al di sopra delle parti a differenza degli scienziati, ma credete forse che solo i politici abbiano bisogno di soldi?....."
...
"Il segreto sta anche alla base delle centrali nucleari e agli enormi interessi che vi gravitano attorno. Il potere politico, quello che manda gli eserciti ad uccidersi a vicenda, costruisce le centrali nucleari in nome dell'economia e del progresso, e ciò è un grande vergognoso inganno. Il loro maggior segreto è che, in tutte le parti del mondo, non sono ancora riusciti ad eliminare con sicurezza le scorie radioattive di queste centrali. I bidoni gettati nella Fossa dell'Atlantico avveleneranno il mare quando, fra qualche decennio, esploderanno. Ma chi se ne cura? (da "Il Segreto" pag. 210 ed. 1986 - Bernardino del Boca)
(Discorso tenuto il 3/2/2008)
venerdì 9 luglio 2010
Emilio Del Giudice: "Salviamo il pianeta Terra" - Intervento contro l'ipotesi energetica nucleare....
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