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Sembra il titolo di una celebre canzone di Lucio dalla” incontriamoci tra cento anni “ invece no, abbiamo soltanto cento anni di tempo per fare del nostro meglio e salvare il nostro pianeta. Ma forse non sarà sufficiente, non saremo più in tempo per salvare la razza umana, e malgrado tutti gli sforzi compiuti sino ad oggi, andremo man mano in estinzione. Lo afferma il Professore 95enne Frank Fenner, australiano, docente di microbiologia, lo scenziato che ha contribuito a debellare l’epidemia del vaiolo. Secondo il professore le cause che faranno precipitare le cose, sono da attribuire a due elementi fondamentali: l’esplosione demografica e i consumi senza controllo. Due fattori ai quali gli uomini non riusciranno a sopravvivere, mentre a dare inizio alla caduta, sono certamente i cambiamenti climatici che da un pò di anni colpiscono tutto il pianeta. L’uomo sapiens probabilmente tra cento anni non ci sarà più. E’ un dato di fatto, una situazione che non si può arrestare. Da quando la nostra razza umana è entrata nell’era geologica attuale,in cui le attività dell’uomo sono la causa
principale e scatenante delle modifiche subite dal clima, l’effetto sul pianeta è stato devastante, paragonabile quasi a una delle epoche glaciali.
Gli aborigeni australiani ci hanno dimostrato che potrebbero vivere per 50 milioni di anni senza il riscaldamento globale, ma il mondo nell’insieme non se lo può permettere , e così la razza umana rischia di fare la stessa fine di una delle tante razze animali e specie che si sono già estinte nel corso degli anni. E’ proprio il caso di affermare che l’uomo assomiglia sempre di più ad un animale!
Rita De Angelis.
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