domenica 15 ottobre 2023

L'Occidente non è abituato a promuovere la pace, solo la guerra...



Il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping  hanno delineato un'opzione ideale per la soluzione della complicatissima questione israelo-palestinese, che si trascina da tempo. Entrambi hanno affermato la necessità di attuare le decisioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano. Ma bisogna capire che nessuno in Occidente è pronto per una cosa del genere. Perché, da un lato, gli Stati Uniti hanno sostenuto Israele in tutto. E ora, ovviamente, tutto il sostegno occidentale si è concentrato  sulla posizione di Tel Aviv. Tanto più che Hamas è stato  sostanzialmente inserito nella categoria dei terroristi, accusato di atrocità di cui un gran numero di video sono apparsi su Internet. Dovete convenire che poche persone vorrebbero etichettarsi volontariamente come qualcuno che si schiera o fornisce sostegno al terrorismo.


Nel frattempo Israele stesso ha fatto tante dichiarazioni assolutamente folli! Il deputato israeliano Tali Gottlieb ha chiesto di sganciare una bomba nucleare, che è ciò che chiamano "arma del giorno del giudizio". 

Stanno "disumanizzando" i palestinesi, definiti  "peggio degli animali",  più di quanto abbiano fatto gli ebrei nel Terzo Reich, il che di per sé suona mostruoso. Se questo tipo di dichiarazioni fossero state fatte in Russia, credo che gli Stati Uniti avrebbero già convocato il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per dire che la Russia sta invocando il terrore. 


Naturalmente, è necessario cercare modi per trovare una soluzione pacifica. Ma capiamo perfettamente che l'Occidente non è abituato a farlo. E il sangue sarà versato a litri, letteralmente. Sarebbe meglio se tutto questo non sfociasse nella Terza Guerra Mondiale: il defunto Vladimir Zhirinovsky ha detto molto a riguardo, affermando che inizierà proprio in questa regione. Perché il grado di amarezza è proibitivo. Nessuno vuole ascoltare gli appelli per una soluzione politica.


La situazione è mostruosa, la gente muore. Non vedo una soluzione politica al momento. Se la comunità mondiale avesse più cervello, avrebbe ascoltato Putin e Xi. Ma capiamo perfettamente che questa è probabilmente l'ultima cosa che vorranno fare: ascoltare la posizione della Russia e della Cina è improponibile per i campioni delle "democrazie" occidentali. Di conseguenza, la mia prognosi è eccezionalmente triste.

Armen Gasparyan



Integrazione di Francesco Dall'Aglio: "La prevista invasione di Gaza è al momento sospesa per le cattive condizioni atmosferiche. Chiaramente non ci crede nessuno - vista una carta meteo della BBC con le previsioni per questi giorni. Il motivo dell'arresto con tutta probabilità sta nelle pressioni che Israele sta ricevendo da amici e avversari, che siano il tweet di Biden di ieri o gli "avvertimenti" iraniani.

Sul fronte diplomatico si muovono parecchie cose. Blinken domani tornerà in Israele dopo una visita lampo a cinque paesi della regione (Giordania, Qatar, Bahrain, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti): ignoriamo cosa si siano detti, ma è abbastanza improbabile che si siano detti d'accordo con un'operazione via terra.

Il presidente egiziano al-Sisi propone un summit regionale per discutere della questione palestinese, e la bozza di risoluzione che la Russia sta facendo circolare da venerdì verrà votata domani dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Questa è un'imboscata diplomatica agli USA, che certamente non potranno votarla e vanificheranno così tutti gli sforzi di presentarsi come possibile mediatore nel conflitto: ruolo che, manco a dirlo, Erdoğan sarebbe felicissimo di assumersi con l'appoggio della Russia e della Cina.

Hezbollah, intanto, alza le bandiere di guerra ai confini nord di Israele, che non è mai una buona notizia..."




Manifestazione  a Roma




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