martedì 31 dicembre 2019

Ultime chicche sioniste del 2019 - "Israele ha sempre ragione anche quando ha torto..."


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Qui di seguito una lettera scritta dal dr. Ireo Bono  pubblicata il 18 dicembre 2019  sul Secolo XX ed in calce la  foto della risposta, carta carbone delle direttive implementate sul suolo nazionale che mi risulti e forse dovunque.

Mai una volta che si prenda no in considerazione i fatti contestati e mai una che ci riferisca al nostro contesto costituzionale e culturale... mai una volta che si risponda nel merito delle critiche, solo vittimizzazione quando non si sposa il progetto del governo (i)  Israeliano e si ricorda la storia, legge internazionale etc ed accuse personali a chi non condivide. 

Buona lettura di fine anno e poi... anno nuovo vita nuova, inshalla, Paola Manduca

p.s. pare che il Secolo XX sia disponibile a pubblicare lettere, chi volesse può provare a stigmatizzare questo scambio.




Sig. Direttore, ascoltando nella trasmissione radiofonica ' Prima pagina' il ricordo di Piero Terracina che univa alla memoria della Shoah la ricerca della giustizia, principio sottolineato anche dall'intervento di un sopravvissuto ad una strage nazifascista, vorrei chiedere ai dirigenti delle Comunità ebraiche italiane : come fanno a non rendersi conto dei crimini che i diversi governi israeliani commettono da anni nei confronti dei Palestinesi : i bombardamenti di Gaza, gli assassinii extragiudiziali, gli arresti amministrativi, le torture, l'apartheid e la pulizia etnica?Come fanno a non vedere l'ingiustizia dell'oppressione dei governi ebraici israeliani, che si dicono rappresentanti di tutti gli Ebrei, sul Popolo palestinese ?  

I dirigenti delle Comunità ebraiche sostengono la politica dei governi israeliani qualunque cosa facciano, si oppongono al riconoscimento di uno Stato palestinese e ad Stato comune israelo-palestinese ed identificano l'antisionismo con l'antisemitismo, cercando di delegittimare il movimento BDS come antisemita. In questi giorni il dottor Ilan Brauner, della Comunità ebraica di Treviso, ha denunciato lo Chef Rubio per incitamento all'odio ed antisemitismo perché Rubio aveva definito abominevoli i cecchini israeliani che sparano proiettili dirompenti su civili disarmati e  lo Stato d'Israele non  veramente democratico. Da marzo 2018 ad oggi, i cecchini israeliani hanno ucciso 305 palestinesi civili disarmati , e tra questi 59 bambini, che manifestavano per la libertà e per il diritto al ritorno e ne hanno feriti oltre 17000. Ma quello che ha detto Rubio lo scrivono da anni storici ebrei come Ilan Pappé, medici come Miko Peled, antropologi come Jeff Halper, giornalisti come Amira Hass e Gideon Levy, giuristi come Richard Falk e John Dugard, responsabili di Ong come Hagai El-Ad, direttore di B'Tselem e tanti altri. Proprio il 10/11, 60 Ong, di 14 Paesi, che si battono per i diritti umani, in considerazione dei crimini compiuti dall'esercito israeliano, hanno presentato alla International Criminal Court la richiesta di aprire al più presto una inchiesta sulla situazione in Palestina.

In questi giorni, in Italia ed in Europa, si denuncia l'aumento dell'antisemitismo. Forse é vero che l'antisemitismo é in aumento ma a tale proposito vorrei fare due osservazioni.

La prima é che le Comunità ebraiche sono corresponsabili di tale aumento quando si identificano con la politica dei governi israeliani, come ha già scritto anni fa l'importante intellettuale ebrea Judith Butler, la seconda é che i sondaggi sull'antisemitismo fatti da organizzazioni come la Anti-Defamation League che non distinguono tra antisionismo ed antisemitismo, non hanno alcun valore.   
Cordiali saluti

Ireo Bono- Sv     



P.S. Per quanto mi riguarda, non accetto accuse di antisemitismo e sono orgoglioso di aderire al movimento BDS , antirazzista, che pacificamente, con il boicottaggio delle merci israeliane, sostiene la fine dell'occupazione, dell'apartheid ed il diritto al ritorno dei Palestinesi, per giungere ad una pace giusta attraverso la quale Ebrei israeliani e Palestinesi possano vivere in uno Stato comune, laico, democratico, con uguali diritti per tutti i cittadini.      




Commento di F.G.: " La risposta del Secolo XIX (non XX), quotidiano genovese finito in bocca agli Agnelli, e sopravisionato dal Molinari, ultrà atlantosionista direttore de La Stampa, delegata impropriamente al talmudista di turno, è in perfetta coerenza con tutto quello che i falsari dei tre quotidiani uniti (Repubblica, La Stampa, Secolo XIX), hanno il mandato di scrivere. Ha fatto comunque bene Ireo a sfruttare lo spazio “democratico” che quel giornale, dalle tradizioni meno puttanesche (sempre nell’ambito degli interessi della megaborghesia genovese), sente di dovere ai suoi lettori, ora che concorrenti come “Il Lavoro” o “Il Corriere Mercantile” sono stati fatti fuori. Spazio “democratico” ancora elargito dal Fatto Quotidiano, da qualche giornaletto locale, e da tempo assolutamente non più dal “Quotidiano Comunista”, organo dello Stato Profondo Usa, caro ai nostri Servizi e al PD..."


1 commento:

  1. Commento di J.E.: "Tralascio altri argomenti e stupefazioni varie, per far notare che la risposta del sionista genovese è parecchio interessante sotto vari punti.
    Ne faccio notare uno: l'autolegittimata organizzazione sionista IHRA viene citata, come fosse un'autorità legislativa e giuridica internazionalmente riconosciuta e super partes, da un cittadino italiano, che come tale ha l'obbligo di rispettare in primo luogo le leggi del proprio Paese, là dove afferma che "è antisemitismo" (reato specifico del Codice penale italiano, se non erro oppure smentitemi) "accusare i cittadini ebrei di essere più fedeli ad Israele che al proprio Paese".
    Nella pratica, qualsiasi cittadino ebraico di qualsiasi Paese al mondo sarebbe così autorizzato, ad esempio, a sottrarre al proprio Paese segreti militari o di altro genere a favore di Israele. E questa cosuccia viene rivendicata orgogliosamente da un rappresentante ufficiale della Comunità ebraica italiana e pubblicato da un giornale nazionale senza che nessuno abbia nulla da obiettare. Lo facesse un rappresentante islamico l'avrebbe già rapito la CIA per conto del Mossad, o viceversa. Omar è stato invece rapito per molto meno. D'altra parte, l'Iran mica è una democrazia facente parte della Comunità internazionale...
    Quel che distintamente si nota nello scritto sionista è il linguaggio e il punto di vista politico. Si trascura di rispondere nel merito, e si pone immediatamente la Comunità ebraica italiana tutta non a rappresentanza della cultura e religione israelita in Italia, ma come dipartimento sociale della rappresentanza diplomatica israeliana in Italia. Il termine "Gazawi", ad esempio, denota una dimestichezza con le questioni locali della repressione, dell'occupazione e dell'espansionismo israeliano che non ci si aspetterebbe di trovare in un rappresentante regionale di una comunità minoritaria in Italia, com'è vero che non si riscontra in esponenti di altre comunità sia pure storiche come la slovena o la sudtirolese, o recenti come la bengalese, cinese etc.
    Insomma, tanti auguri di fine anno anche alla comunità ebraica italiana, nell'auspicio che possa emanciparsi per trovarsi rappresentanti migliori e soprattutto di pensiero indipendente, come tra le righe ha scritto pure Ireo Bono".

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