mercoledì 18 dicembre 2019

MARXITALISMO - Né marxismo né capitalismo... è solo questione di noia



L’alleanza “fusionale” tra società di sinistra progressista e l'ipercapitalismo/neoliberismo è una completa falsificazione, la vittoria senza meriti delle peggiori ubbie del secolo passato. Il progressismo di ascendenza marxista e libertaria è totalmente dipendente dal Sistema, un suo utile idiota che va incontro al destino servile. Figlio del nostro tempo, contraffatto, finirà sulla ghigliottina della storia.
Il punto essenziale che separa gli pseudo neo-marxisti postmoderni dai vecchi marxisti è l’indifferenza per la dimensione collettiva. È la completa negazione di ogni aspetto della solidarietà, di ogni riferimento concreto che consenta di andare oltre l'individuo a favore di una dinamica che, oltre il marxismo storico, pensi in termini di comunità, di un’ontologia che integri l'individuo nella rete familiare, nazionale, sociale, identitaria, professionale che dà senso al suo destino, come proposto dalla Tradizione.
L'individualismo della sinistra progressista aderisce completamente all'ipercapitalismo fornendogli una presunta moralità, una filosofia da bazar e da talk-show che ben si sposa con la mediocrità dei suoi ciarlatani; offre una dialettica ideologizzata in un quadro di destrutturazione, dissoluzione ed entropia sociale. Per il resto emergono tratti di vanità, egoismo e la ricerca comune del piacere che nasconde un clamoroso abbassamento del carattere, un'intelligenza atrofizzata, una gaia servitù volontaria postmoderna spiegata ai Dummies, nell’Italia di questi giorni il popolo delle sardine, gregge felice in corsa verso il nulla.
La politica di sinistra è perfettamente compatibile, se non sovrapponibile, con l’agenda dei giganti aziendali globali. Le multinazionali e gli attivisti di sinistra vogliono le stesse cose. Il globalismo - in termini marxisti, internazionalismo - è sempre stato un obiettivo della sinistra ed è il fine ultimo del corporate power. Gli uni espandono i mercati e gli altri pensano di far avanzare in forma nuova l'obiettivo marxista “lavoratori del mondo, unitevi”.
L’immigrazione senza limiti fornisce manodopera a basso costo per le imprese; a sinistra si sentono politicamente e moralmente superiori in quanto anti-razzisti. Danno il benvenuto a tutti - indipendentemente dalla razza, religione, sesso o orientamento sessuale - compresi i membri di mafie multietniche che vendono droghe ai ragazzini, riducono in schiavitù le loro vittime ed estorcono denaro a chi lavora. Tutto questo, ovviamente, lontano dai quartieri d’élite dei progressisti al caviale.  
Il transgenderismo e l’omosessualismo, nuove frontiere avanzate e progressive, sono ottime per il business. Creano nuove nicchie per i prodotti delle multinazionali, dividono la forza lavoro e distraggono l’ex sinistra dalle ingiustizie quotidiane. Sbarazzarsi delle nazioni, degli Stati, della famiglia stabile naturale, della cultura occidentale e, di passaggio, del cristianesimo imprime il marchio di progresso e di politica di avanguardia, ma soprattutto è un immenso favore per gli obiettivi delle oligarchie globaliste, eliminando tutti gli ostacoli al dominio degli affari, al mercato “misura di tutte le cose”.  
(Sintesi inviata da Adriano Colafrancesco)

 Risultati immagini per Adriano Colafrancesco

(*) FUSIONE SINISTRA E CAPITALISMO (di Roberto Pecchioli)


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Canzone in sintonia: https://youtu.be/Xef4cAb7xJg

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